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Il Personaggio Della Settimana – Franco Uncini

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L’ultimo campione del mondo 500 prima dell’arrivo del fenomeno Valentino Rossi. Marchigiano doc, cresciuto a Recanati, contro tutto e tutti ha scritto una pagina indelebile del motomondiale. Fisico esile e longilineo per tanti addetti ai lavori non aveva la forza di guidare quelle bestie sacre ma in realtà dimostrò di meritarsi prima la moto ufficiale e poi di saperci vincere con maestria. Uno degli incidenti più brutti della storia del motomondiale lo ha visto protagonista. Ma con la sua solita forza ha stupito tutti ancora una volta e si è salvato nonostante le ferite riportate. Franco Uncini è sinonimo di serietà e signorilità, caratteristiche si rispecchiavano nel suo stile di guida, rendendolo unico e riconoscibile, come la voce per un cantante. Non a caso negli ultimi anni ha lavorato ha stretto contatto con la Dorna per la sicurezza rappresentando sempre con onore il suo ruolo e lavorando con occhio attento per salvaguardare la sicurezza dei piloti.

Uncini ha speso la sua giovinezza a Recanati, patria di Giacomo Leopardi, e come solo un vero poeta sa fare ha messo la sua passione al di sopra di tutto invece che a colpi di parole e scritture a colpi di pennello ma sull’asfalto di tutto il mondo. La sua prima moto fu una Laverda 750 con la quale vinse la Coppa Campidoglio nel 1974 a Vallelunga, prima di iniziare a correre con la Rossa della Motor Valley, la Ducati. Dopo due anni il salto nel motomondiale in 250 con la Yamaha e contemporaneamente in 350. Uncini faceva parte della generazione italiana che ha scritto la storia delle due ruote insieme a Lucchinelli, G.Rossi e Virginio Ferrari. L’ultima prima del grande avvento del figlio di Graziano, Capirossi e Biaggi. Conquista subito risultati di rilievo nelle categorie minori. Sale sul podio qualche volta, con la prima assoluta in Italia quando fa segnare un secondo posto. Anche con la Bimota, casa di Rimini, motorizzata Harley Davidson mette in mostra il suo talento portando a casa la sua prima vittoria in assoluto nel cuore della Motor Valley, a Imola all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Replicò anche in Repubblica Ceca sul circuito di Brno. Dopo alcuni anni di apprendistato nel 1979 arriva il grande salto nella 500 con un team privato in sella ad una Suzuki.

Franco Uncini in sella alla Suzuki – credits to motogp.com

Inizialmente Uncini trovò l’opposizione della stessa casa che gli forniva la moto, in quanto reputato troppo esile per guidare la potenza del cavallo di Hamamatsu dai giapponesi stessi. Franco li fece ricredere molto presto conquistandosi il titolo di miglior team indipendente e di conseguenza la sella nella squadra ufficiale. 1982, il suo primo anno sulla moto del team factory ripagò tutte le speranze in lui riposte. Cinque vittorie e mondiale vinto con cinque gare di anticipo a Silverstone. Un anno dopo la gloria invece si dovette confrontare con la paura. In Olanda sul circuito di Assen fu vittima di un incidente pauroso. A causa dei tanti cavalli della sua moto all’uscita da una curva perse il posteriore subendo un highside violentissimo dal quale si rialzò velocemente cercando di fuggire nella via di fuga per evitare le altre moto che giungevano. Purtroppo quella di un giovanissimo Wayne Raney non riuscì a scansarlo in tempo e lo colpì in pieno e violentemente alla testa. Uncini rimase senza conoscenza in mezzo alla pista e riportò delle gravi lesioni craniche oltre a diverse rotture alle costole e un ematoma tra cuore e polmone. Nonostante la gravità si riprese in abbastanza in fretta anche se per tornare in sella dovette aspettare la stagione successiva. Dopo quel bruttissimo episodio corse altre due stagioni ma senza ottenere più i risultati di un tempo, se non qualche altro piazzamento.

Decise di ritirarsi nel 1985 e si dedicò ad altri ruoli nel mondo delle due ruote. Fece il team manager per la Ducati in SBK nel 1991 quando Polen vinse il titolo con la Ducati 888. Ha dedicato gran parte della sua carriera post moto a essere responsabile della sicurezza per Dorna insieme a Capirossi, mettendo a servizio dei suoi colleghi la sua esperienza e la sua serietà sempre considerate con gran rispetto da tutti gli addetti del circus. Franco Uncini è rimasto per ben 19 anni l’ultimo italiano ad aver dominato la 500 prima dell’avvento di Rossi, e a suo dire è stato un onore per lui cedere lo scettro a un conterraneo che poi ha scritto la storia dei motori.

Franco Uncini nel paddock del motomondiale – credits to motoGP.com

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