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Il Personaggio della Settimana – Jean-Eric Vergne
Vergne non sarà stato un fulmine di guerra in Formula 1, ma probabilmente il suo nome più di qualche tifoso se lo ricorda. Non credo il motivo sia per la sonorità o pronuncia francese rimarcata tutte le volte che viene pronunciato, ma negli anni che ha corso tra i venti piloti della classe regia si è dimostrato costante e capace di sfruttare le sue vetture, anche se i risultati non sono stati dei migliori. Comunque il suo animo francese è stato per molte stagioni legato all’Italia e soprattutto alla Motor Valley. Jean ha corso dal 2012, anno del suo debutto in F1, fino al 2014 in Toro Rosso e poi ha svolto il ruolo di collaudatore per la Ferrari per alcuni anni successivi.
Nelle formula minori si è messo in mostra in varie categorie dalla GP3 alla Formula Renault dove ha vestito anche i colori del Red Bull Junior Team per sostituire Brendon Hartley, altro nome in orbita Toro Rosso. La sua prima Formula 1 fu una RB5 provata al Goodwood Festival of Speed ad Assen nel 2010, ma la sua avventura non finì lì, perché a fine stagione provò una STR5 a Yas Marina stampando ottimi tempi. L’anno successivo la squadra ex Minardi conferma che Jean avrebbe corso come pilota titolare insieme a Daniel Riccardo, dopo che il pilota francese svolse alcune prove libere già nel 2011. Nella sua prima stagione ufficiale Vergne raggiunse per quattro volte la zona punti sempre con lo stesso risultato. Un ottavo posto alla seconda gara in Malesia, ripetuto poi in Belgio, Corea del Sud, dove aveva svolto le sue prime sessioni in pista e in Brasile. Nelle stagioni successive il trend nella zona punti rimane più o meno lo stesso, con tre apparizioni nel 2013 migliorando però la posizione finale con un sesto posto in Canada. La sua migliore stagione la portò a termine nel 2014 con ben sette piazzamenti nei punti tra cui in Ungheria dove riuscì per qualche giro a lottare anche per la seconda posizione, complice una gara bagnata. Nonostante alla fine dell’anno fece registrare il suo record personale di punti, nulla servì a convincere i vertici della Scuderia a tenerlo per il 2015 lasciandolo senza sedile. Arrivò da lui un altro team della Motor Valley, la Ferrari che gli offri un posto da collaudatore ricoperto dal francese fino al 2016 ufficialmente.
Vergne a bordo della Toro Rosso nel Gran Premio d’Australia 2012 – credits to Red Bull Content Pool
La rinascita di Jean avviene in Formula E, della quale ad oggi è considerato forse il miglior pilota della sua recente storia. Debuttò nella categoria elettrica nel 2014 nel Team Andretti con Renault. Ottenne subitp due podi con un secondo e un terzo posto, risultati ripetuti anche gli anni successivi fino al suo approdo nel Team Techeetah con il quale conquista la sua prima vittoria a Montreal. Nella stagione successiva alla sua prima volta sul gradino più alto del podio, Jean riesce a portarsi a casa anche la corona di Campione del Mondo con 4 vittorie e due podi. La maestria di Vergne sta però nel ripetersi l’anno successivo nella stagione 2018/19 diventando il primo bi campione del mondi della Formula E ed il primo a vincere due mondiali di fila oltre che essere ancora ad oggi l’unico. Jean nella stagione corrente corre ancora insieme al Team DS Techeetah, diventato Penske nel 2022, squadra con cui ha vinto molto e con la quale ha conquistato la prima posizione in India nello scorso Gran Premio febbraio.
Non solo ruote scoperte ma anche prototipi nel WEC dove corre dal 2017 e dal 2022 indossa i colori Peugeot. Tuttavia il suo unico podio nel mondiale endurance è arrivato in Messico nel 2017 quando correva in classe LMP2. Il resto delle apparizioni solo sporadiche presenze senza portare al termine il calendario completo della competizione. Jean si è dimostrato un pilota duttile che ha saputo guidare più tipo di vetture, reinventandosi dopo aver lasciato la F1.
Vergne nel 2021 all’ E-Prix di Berlino con la DS – credits to Formula E
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