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Il Personaggio della Settimana – Olivier Gendebien
Un asso sulle auto a ruote coperte, il primo detentore di un record della 24 Ore di Le Mans che poi è stato ritoccato solo due volte nella storia. Nato e cresciuto in una famiglia nobile la sua classe e la sua raffinatezza lo hanno contraddistinto sempre come persona all’interno del motorsport e dei paddock che frequentava. Il suo carattere al contrario era duro e forte in pista, caratteristiche gli hanno permesso di vincere molte gare, tra cui alcune storiche. Il suo aplomb lo ha reso un vero gentlemen di natura, ricordato anche per le sue doti umane oltre all’incredibile talento che sprigionava in pista. Un fulmine, che sapeva adattarsi a tutte le condizioni, ma che soprattutto andava forte con qualsiasi vettura, in ogni macchina abbia corso è sempre stato competitivo pe poter puntare podi e vittorie.
Prima di dedicare la sua vita alle corse si è laureato in ingegneria con la specializzazione in agronomia. Le sue passioni principali erano i cavalli, sciare e giocare a tennis. Impegnato anche sul fronte civile, grazie ai suoi studi e alla sua conoscenza dell’inglese, durante la seconda guerra mondiale si arruolò nella resistenza belga contro i nazisti e fu un supporto con la lingua per gli agenti segreti britannici che operavano nella zona. Dopo il conflitto si trasferì nel Congo belga, dove conobbe Charles Fraikin, un pilota da rally. Da quell’amicizia nacque la passione per i motori, così forte che volle provare subito. I due formarono un equipaggio e con una Jaguar arrivarono secondi alla Liegi-Roma-Liegi e da quel momento Olivier decise che non sarebbe più sceso da una macchina. Iniziò a correre da solo in altre gare e nel 1955 ripetendo quella in cui ha esordito, la vinse oltre ad arrivare settimo alla Mille Miglia su una Mercedes 300SL.
La sua storia con Le Mans iniziò nello stesso anno. Esordì su una Porsche 550 RS Spyder arrivando quinto overall e secondo nella sua classe. L’anno successivo, vista la sua bravura, Enzo Ferrari gli spalancò le porte di Maranello e lo ingaggiò per correre con le Sportprototipi. Nel 1956 partecipò alla sua prima maratona della Sarthe vestito di rosso con una Ferrari 625 LM. Nel 1957 esordisce anche alla 12 Ore di Sebring, gara in cui su 6 edizioni corse collezionò tre vittorie di classifica generale, una vittoria di classe e due secondi posti overall. Ma tornando a Le Mans, il suo rapporto con il circuito francese gli permise di scrivere la storia.
Nel 1958 vince la sua prima 24 Ore a bordo di una Ferrari 250 TR58 insieme all’americano Phil Hill. Nella stessa stagione vince anche la sua prima Targa Florio, insieme al compianto Luigi Musso, che scomparve in quell’anno. Si ripeté nel successo della storica gara italiana anche nel ’61 con Wolfgang Von trips e nel ’62 con Ricardo Rodriguez e Mairesse. Gli altri successi ottenuti a Le Mans sono arrivati tra il 1960 e il 1962 sempre in coppia con l’amico Hill, con il quale si dimostrò imbattibile. Non solo ma con queste vittorie segnò il record di maggior vittorie ottenute nella classica francese, battuto poi solo da Ickx con sei e in tempo recenti dal Signore di Le Man Tom Kristensen con nove vittorie complessive.
Gendebien non poteva evitare l’esperienza in Formula 1 e il Drake vista la sua potenzialità riuscì a fargli corre qualche Gran Premio. L’esordio arrivò in Argentina nel 1956 con la Ferrari 555 con la quale ottenne un 5° posto e i suoi primi punti iridati. In altre sette occasioni corse con la monoposto del Cavallino e altre sei con altre scuderie.
Decise di abbandonare le corse dopo la sua vittoria alla maratona della Sarthe del 1962 dopo aver evitato possibile incidente disastroso nella notturna della gara. La vita di Olivier dopo le corse è stata dedicata alla moglie e ai tre figli oltre che ai cavalli, sua altra grande passione che ha portato avanti come allevatore.
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