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Il Resto del Carlino – La maledizione di Tokyo: Giochi verso lo slittamento

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Forte apertura del Cio allo slittamento delle Olimpiadi. Nella giornata di ieri infatti, il presidente Bach si è arreso all’evidenza: “Le vite umane hanno la precedenza su tutto“. Dichiarazioni che lasciano intendere le esigue possibilità di alzare il sipario sui Giochi di Tokyo il 24 luglio. La pandemia rendeva impossibile rispettare il calendario; un’Olimpiade è da sempre una festa planetaria, ma nessuno sarebbe stato in grado di garantire la salute di atleti, allenatori, dirigenti e addetti ai lavori.

Tuttavia, Tokyo 2020 al momento non è da considerarsi cancellata. Si valuta l’ipotesi di un rinvio: l’idea dei vertici Cio è quella di invalidare le vecchie date (24 luglio-9 agosto), spostando la manifestazione verso la fine dell’anno. Trattasi in ogni caso di uno scenario ottimistico.

Al di là delle ripercussioni economiche, l’azione del Cio punta anche a difendere il diritto degli atleti a presentarsi ai Giochi nelle miglior condizioni possibili. Attualmente, con tutte le competizioni bloccate, ciò non sarebbe possibile. Non a caso diverse federazioni avevano richiesto nei giorni scorsi quantomeno la sospensione dei Giochi.

Emotivamente il trauma è gigantesco: soltanto in tre occasioni la fiaccola non si è accesa alla scadenza quadriennale (1916, 1940 e 1944). E Tokyo fu coinvolta anche allora: le Olimpiadi del ’40 si sarebbero dovute disputare proprio nella capitale giapponese.

Fonte: Leo Turrini – Il Resto del Carlino

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