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il Resto del Carlino – Olimpiadi 2032 a Bologna e Firenze: sognare è lecito

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Uno degli eventi sportivi da sempre più seguiti sono le Olimpiadi: se in questo e negli anni avvenire i giochi sono già fatti, le Olimpiadi del 2032 sono banco di discussione per le forze di Emilia Romagna e Toscana: infatti, come sottolineato da Paolo Fichera sulle pagine odierne de “il Resto del Carlino”, c’è stato un incontro a Palazzo Vecchio tra il sindaco di Firenze ,Dario Nardella, e Stefano Bonaccini. Argomento principe è stato l’eventuale organizzazione delle Olimpiadi 2032 sull’asse Bologna-Firenze.

Una visita inaspettata, quella dell’appena rieletto governatore dell’Emilia: si è parlato di moltissimi temi e di come sfruttare al meglio una ricca alleanza, fino dunque ad arrivare ai Giochi Olimpici che si disputeranno tra 12 anni. Ufficialmente, i due sono al lavoro per la costituzione del comitato promotore e il 5 marzo ci sarà un incontro esplorativo con il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. La decisione più importante è, ovviamente, quella dei nomi dei possibili partecipanti al comitato; quel che è certo però è che l’idea delle Olimpiadi stuzzica e non poco, sarebbe un evento di portata mondiale che arricchirebbe Emilia, Toscana ed Italia in maniera totale.

Serve organizzazione ma anche appoggio, come sottolineato proprio da Bonaccini: “Aiutateci. L’idea di candidare Bologna e Firenze per le Olimpiadi del 2032 c’è, ed è venuta al sindaco di Firenze. Le Olimpiadi sono un volano strepitoso sia per le infrastrutture ma anche per le infinite occupazioni. Firenze e Bologna sono due città confinanti, quindi gli spostamenti sarebbero comodi per disputare le varie competizioni. Abbiamo tanti impianti, tra stadi e palazzetti, piscine di nuovo e palestre: è davvero una buona qualità di impianti”.

Sono tanti i sostenitori che già si sono schierati a favore di quest’idea: oltre Bonaccini, Nardella e il sindaco di Bologna, Merola, è sceso in campo anche l’ex premier Romano Prodi, entusiasta di questa opportunità che vede coinvolta l’Italia e sicuro che sia una grande chance, a livello mondiale, per tutto il Paese.

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