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Il Semaforo Rosa – L’Indy 500 delle donne
Domenica sera si è chiusa un’altra gara storica per eccellenza. L’edizione No. 107 della Indy 500 è andata in scena nella solita cornice di pubblico, che rende unica la classica americana, con ben oltre 300.000 spettatori sparsi tra le tribune del catino ovale di Indianapolis. Dopo Daytona e la 24 Ore del Nurburgring questo weekend appena trascorso è toccato alla storica pista dello stato dell’Indiana ospitare il terzo evento più seguito negli States, dopo il Super Bowl e la gara regina della Florida. I colpi di scena non sono mancati, soprattutto dopo i primi 90 giri in cui la gara sembrava congelata. Passata quella soglia è successo di tutto, sorpassi e controsorpassi, tre bandiere rosse e la vittoria che si è decisa all’ultima tornata utile.
Nello studio della tv a stelle e strisce che seguiva la gara è apparsa con il suo tailleur fucsia, poco appariscente, una donna che dell’Indy Car ha fatto la storia: Danica Patrick. In questa occasione, in veste di commentatrice, ha guardato da lontano le gesta dei suoi colleghi, su quello stesso asfalto che lei ha percorso per più di un’edizione, conquistando anche un bellissimo terzo posto nel 2009. La serie americana a ruote scoperte generalmente non sorride molto alle donne, ma quelle che riescono ad arrivarci solitamente entrano poi nella storia. Correre la 500 Miglia di Indianapolis è il sogno di tanti, se non molti, vincerla un desiderio quasi impronunciabile, perché in quell’ovale di quasi 5 km, già quando entri respiri la storia del motorsport. Dopo la beniamina di casa, Danica Patrick, a tingere di rosa l’Indy Car e la 500 miglia è stata Simona de Silvestro, pilota svizzera con passaporto italiano che fu l’ultima donna a partecipare ad un’edizione della storica gara americana nel 2021. Almeno fino a due giorni fa.
Dopo una pausa nel 2022, quest’anno è tornata una ragazza a portare in alto il vessillo del motorsport al femminile. Katherine Legge era presente sulla griglia di partenza dell’edizione 2023 della Indy 500, pronta a dare battaglia e giocarsi le sue chance. Già in qualifica la pilota britannica, che tornava dopo 10 anni, aveva fatto qualcosa di magico facendo segnare un record. Nella seconda sessione di qualificazione è riuscita a prendersi una casella dello schieramento della domenica. Non solo è risultata la migliore della sua scuderia, la Rahal Letterman Lanigan, stando davanti a Christian Lundgaard, Jack Harvey e Graham Rahal suoi compagni di squadra, ma lo ha fatto segnando anche il giro più veloce di una donna sull’ovale in 231,596 MPH e una media di 231,070 MPH. Considerando che i suoi colleghi di squadra hanno girato in 230 MPH, quello di Katherine non è stato certo un brutto andare. Purtroppo la sua gara è durata meno del previsto, in quanto si è dovuta ritirare a seguito di un incidente, dopo aver già rischiato nella corsia box mentre tentava di scaldare le gomme.
Katherine Legge durante dei test prima della Indy 500 – credits to IndyCar.com
La pilota inglese ha costruito la sua carriera in America tra Champ Car e IndyCar Series con una parentesi elettrica nel 2014/15 quando fece due apparizioni in Formula E. Forse però non tutti sanno che Legge è legata alla nostra Motor Valley in modo diretto. Infatti nel 2005 Katherine prese parte ad un test a Vallelunga con la PS05 della Scuderia Minardi, poco prima che diventasse Toro Rosso (l’acquisto da parte di Red Bull era già stato concluso). In quella occasione divenne la prima e unica donna a guidare la vettura della squadra di Faenza oltre ad essere l’ultima pilota in assoluto a salire sulla Minardi prima che venisse dismessa.
Anche questa stagione sembra tingersi sempre più di rosa, per un movimento che sta continuando a crescere e a portare numeri sempre più consistenti. Le ragazze nei sono sempre di più e molte di loro sognano proprio di seguire le orme che oggi stanno marcando donne audaci e coraggiose che sanno osare. In attesa della prossima pagina da scrivere nel mondo dei motori, ci godiamo i record che passo dopo passo si stanno riscrivendo nei libri di storia.
Katherine Legge a bordo della PS05 nell’ultimo test della Scuderia Minardi a fine 2005 – credits to Wikipedia
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