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Imola – Mondiale World Super Bike 2015 – Le immagini: Dedicate a (E.T.G)- 18 Mag

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Vi voglio raccontare una storia il cui finale mi ha fatto emozionare, nonostante le complicazioni, capitatami nella periferia di Imola. Domenica mattina, giorno della gara, mi organizzo e vado in scooter per evitare la lunga fila che di solito c’è al casello in uscita e lungo la strada per arrivare al circuito. Prendo il mio due ruote e parto, Imola non e’ lontanissima, circa 40-45 km e ci sono. Il mio scooter, decidendo di complicarmi la domenica, ha iniziato ad aver problemi, facendomi correre il rischio di impedirmi di assistere sia alla Superbike che, alla sera, la partita interna della Fortitudo basket, e ,a 700 metri dal casello, magicamente si spegne. Panico… nella mia assicurazione non e’ prevista la possibilità di carro attrezzi per venirmi a recuperare e quindi penso a come fare per uscire dall’autostrada e sopratutto il pensiero va alla sera, per tornare a casa. Osservo un po il quadro, cerco di muovere chiavi, tasti, spinotti, ma niente… non ne ha voglia per niente..completamente morto. Sono le 9 del mattino, chi chiamo? Mi si accende la lampadina in testa e provo a vedere se ho la fortuna che il mio meccanico mi risponda al cellulare e cosi’ e’.. gli spiego la situazione. Lui, dopo averci pensato un attimo, mi dice la stessa cosa a cui io avevo pensato, ma non ho guardato.. I FUSIBILI.. infatti provo a cambiare il fusibile, quello piu’ grosso e magicamente riparte tutto.. Meno male, penso, faccio i 700 metri, la fila per pagare e sono fuori. Chiedo ad passante, che credo fosse operatore Anas, se in zona c’era un meccanico; lui mi risponde che era domenica e che era tutto chiuso e dentro me penso, oltre ad essere domenica, i meccanici sono a vedere la gara, perche’ chi fa questo mestiere, spesso ha la passione per le gare e quel giorno, dovevano essere tutti in circuito. Proseguo..funziona, un po mi passa “il panico”, faccio la mia strada per evitare le lunghe file e di colpo, si ferma tutto, come in autostrada. Il problema e’ che se prima mi potevano anche recuperare, ora sono in mezzo alla campagna, nel nulla cosmico… solo una casina, a 300 metri da dove mi son fermato forzatamente. Comincia a fare caldo, mi tolgo la giacca, il casco e porto con me la sacca pesantissima della macchina fotografica e vado in direzione di questa casa. Forse era troppo presto, o forse anche loro erano gia’ in circuito, ma non c’era un anima viva da chiedere qualcosa… passano ciclisti che ti guardano e quasi ti ridono dietro, le moto vanno veloci, manca solo mezz’ora e comincia gara 1 e io sempre li, fermo sotto il sole che non so cosa fare. Ad un certo punto, arrivano due biciclette, una Signora (Tiziana) e la figlia (Gloria) ed io che provo a dirgli…scusi, sa dove posso trovare un meccanico? Si fermano, mi guardano e dicono… CIO’ QUI NON C’E’ NIENTE.. FORSE LA’ A DUE KILOMETRI POTREBBE ESSERCI QUALCOSA… MA RISCHI DI ANDARE LA’ E NON TROVARE NIENTE DI APERTO… (Io.. benessum)…penso, ciao gara 1 .. ciao foto alla Fortitudo.. e come faccio a tornare a casa ora?..LEI..Tiziana.. spetta un attimo, prende fuori il cellulare, fa una chiamata al marito (EZIO) che abita a 10 km da dove sono io.. PENSO, ma dai, chi fa 10 km per uno sconosciuto, non puo’ esistere.. Lei invece mi passa al telefono il marito, dopo avergli spiegato dov’ero, perche’ io non avrei mai saputo dirgli la via. Me lo passa, mi chiede se il fusibile era a baionetta, di quelli piatti con due zampine, per capirci e mi dice che arriva. Io gli lascio il mio numero, sai mai che questo venga davvero e poi non mi trova, almeno mi chiama… e incredulo, comincio a sperare che forse era la giornata dei miracoli e sopratutto, dei SAMARITANI, quelli che ti vengono in soccorso… intanto Tiziana e Gloria, mi salutano e continuano a fare il loro giro in bici. Io intanto ho spostato lo scooter all’ombra e aspetto fiducioso l’arrivo di uno “sconosciuto”. Dopo circa 10 minuti, forse meno, mi suona il telefono e sento dall’altra parte… DOVE SEI…? AH ECCOTI LI’.. e vedo una macchina con un Signore fermarsi e scendere con una scatolina di fusibili. SONO ANCORA INCREDULO, non solo in quel momento, ma anche adesso mentre sto scrivendo, che una persona abbia percorso 20 km, andata e ritorno son quelli, per uno mai visto e mai conosciuto e dalla scatolina, mi tira fuori un paio colorati con le indicazioni dei vari amperaggi, dietro alla scatola, tolgo il principale, metto il nuovo e BRUMMM… siamo di nuovo in pista.. Gli chiedo, se PAGANDO, posso averne anche un altro paio, non si sa mai, 2 in un giorno, forse qualcosa non funziona per benino e lui non fa una piega, faccio il gesto di offrirgli dei soldi, perche’ davvero mi ha “salvato la giornata”, ma lui non vuole niente, anzi mi saluta e mi dice che fara’ un altra strada, perche’ quella che aveva fatto c’era del casino, causa la gara.. e se ne va’.. Ho davvero avuta moltissima fortuna e la cosa mi ha davvero colpito, che alla sera (meno male che mi aveva lasciato altri fusibili, perche’ si e’ fermata un altra volta) li ho chiamati per dirgli che ero arrivato e che gli avrei fatto questo articolo per ringraziarli, perche’ GENTE DEL GENERE, SE NE TROVA DAVVERO POCA… in questo momento, sto pensando alle foto che troverete sotto, all’atto finale il Podio.. Loro, EZIO, TIZIANA E GLORIA, SONO DA PODIO, MA SUL GRADINO PIU’ ALTO.

 

Sono 500 e passa foto, una scelta su 4.500, le dedico interamente a loro. Gente cosi’ non ne esiste quasi piu’…IO DOMENICA, NE HO TROVATE TRE TUTTE ASSIEME.

 

Grazie 1000 di Cuore/RossoBlu.

 

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