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La domenica dei motori: F1 GP di Singapore – MotoGP da Buriram

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F1 – GP di Singapore: Perez vince! 2° Leclerc, Sainz 3°.

Weekend iniziato all’insegna del cattivo tempo quello del gran premio di Singapore e che sembra destinato ad avere un epilogo in condizioni da gomma intermedia. Oltre un’ora di ritardo a causa della forte pioggia che si è abbattuta sulla pista asiatica. Tutte le vetture partiranno con gomma intermedia nella speranza che la pista dreni il più rapidamente possibile. C’è la Ferrari numero 16 di Leclerc in pole position, al suo fianco Perez poi Hamilton. Parte ottavo Verstappen che dovrà mantenere la calma e risalire il gruppo. Partenza a fionda per Perez, ottimo lo spunto del messicano allo spegnimento dei semafori, un po’ meno brillante la progressione di Leclerc che esce da curva 1 in seconda posizione. Parte all’attacco Carlos Sainz che infila Hamilton e si prende la terza posizione in avvio di gara. Safety car dopo appena otto giri per un contatto tra Latifi e Zhou in curva 5. Sembra essere estremamente lento il processo di drenaggio della pista di Singapore, dopo mezz’ora di gara e oltre quindici tornate l’asfalto è ancora molto umido, costringendo i piloti a portare al limite la mescola intermedia. Si ritira intanto Alonso per problemi al motore dell’Alpine, ringrazia e passa comodamente Max Verstappen che sale al sesto posto dopo ventitré giri dei sessantuno previsti.

Coraggiosa, forse un po’ azzardata la mossa della Mercedes che sceglie di montare gomma slick sulla monoposto di Russell che è ora costretto a gestire delle perdite di aderenza paurose mettendo la macchina sempre di traverso. Sbaglia la staccata Hamilton che va lungo e finisce per toccare il muretto, rientra in pista il britannico ma dovrà fermarsi ai box per cambiare l’ala anteriore danneggiata dall’impatto. Dopo oltre trenta giri arriva finalmente il momento di montare gomme slick, rientra prima Perez, seguito da Leclerc e Sainz. Fa lo stesso anche Verstappen. L’ennesima safety car della gara ricompatta il gruppo ed il regolamento viene applicato: la gara, che non può superare la durata di 2 ore, sarà da questo punto fino al traguardo una corsa di durata, (30 minuti dall’uscita della safety car). Precipita nel frattempo Max Verstappen , errore dell’olandese che è costretto a girare la macchina in via di fuga e rientrare in tredicesima posizione. Si è difeso da Leone per oltre quindici minuti Perez resistendo agli attacchi incessanti di Leclerc. Il monegasco ha potuto anche sfruttare il DRS in diverse occasioni. Non c’è stato però niente da fare per il ferrarista, Sergio Perez vince il gran premio di Singapore. Prestazione maiuscola quella del messicano che ha tenuto la testa alla corsa dall’inizio alla fine. Chiude secondo Leclerc dopo averci provato in tutti i modi fino alla fine, peccato per la partenza. Fa terzo Sainz, sempre molto costante ed affidabile il numero 55 della Ferrari. Settimo al traguardo Max Verstappen, che deve rinviare la festa mondiale a più avanti.

Questa la top 10 del GP di Singapore: 1 Perez, 2 Leclerc, 3 Sainz, 4 Norris, 5 Ricciardo, 6 Stroll, 7 Verstappen, 8 Vettel, 9 Hamilton, 10 Gasly.

 

 

MotoGP – Pazza Thailandia: vince Oliveira. Miller è 2°, Bagnaia 3° che vale oro! Quartararo 17°.

Dopo un sabato di qualifiche ricco di colpi di scena, principale tra questi il super giro di Marco Bezzecchi che gli è valso la pole position, la domenica del GP di Buriram è cominciata all’insegna del mal tempo. La partenza del gran premio ha subito infatti più di trenta minuti di ritardo a causa delle condizioni proibitive della pista thailandese. A fare da cornice al circuito internazionale di Buriram c’è un cielo nero e minaccioso, la visibilità è scarsa e le condizioni di bagnato metteranno a dura prova la tempra ed il talento dei piloti. A pochi minuti dal via arriva la comunicazione da parte della race direction: wet race, ciò significa che tutti i piloti partiranno con gomme da bagnato ma saranno liberi di rientrare a cambiare moto nel caso la pista dovesse asciugarsi con il passare dei giri.

Allo spegnimento dei semafori scattano benissimo Bezzecchi, Bagnaia e Miller che si mettono davanti a tutti a condurre la gara. Impressionante la quantità d’acqua sollevata dalle moto in uscita dalla curva 3, i piloti nelle retrovie si sono ritrovati nel bel mezzo di un muro fatto di minuscole goccioline di umidità sollevate dagli pneumatici da bagnato. A sei giri dal via c’è Jack Miller davanti a tutti. L’australiano, specialista del bagnato, conduce la gara davanti alla KTM di Miguel Oliveira seguita a sua volta dalle Ducati di Bagnaia e Bezzecchi. Alle spalle del pole man inizia a farsi minaccioso Marc Marquez, lo spagnolo ci ha messo un giro a prendere le misure al “Bez” prima di riuscire a passarlo in uscita da curva 1. In gravissima difficoltà intanto Fabio Quartararo che dopo appena dieci giri si trova in diciannovesima posizione. Evidenti le difficoltà nella guida del transalpino, sembra non avere per niente tra le mani la sua M1 quest’oggi “El Diablo”. Al tredicesimo giro di gara le condizioni della pista migliorano lentamente ed il ritmo si alza, c’è sempre Miller davanti a tutti il quale però è in bagarre violenta con Oliveira. Il portoghese di casa KTM sembra avere una feeling pazzesco con il davanti della sua moto riuscendo a frenare fortissimo e portare tanta velocità in curva. In terza posizione c’è Bagnaia, seguito dalla Honda numero 93 di Marquez.

Costretto ad un long lap penalty intanto Aleix Espargaro. Il centauro Aprilia, arrivato al contatto con Binder, ha scontato la sua penalità riuscendo a rientrare in pista in undicesima posizione quando mancano ormai otto giri alla bandiera a scacchi. Oliveira è finalmente riuscito a scavalcare Miller prendendosi così la prima posizione. Poco più indietro il distacco tra Bagnaia, Zarco e Marquez non si riesce più a contare, i tre sono letteralmente francobollati l’uno all’altro quando restano ormai solo 2 giri al termine. Ce l’ha fatta Oliveira, il pilota KTM è riuscito a tenere un ritmo altissimo per tutta la gara nonostante le condizioni proibitive! Chapeau per Miller. l’australiano, reduce dalla vittoria a Motegi, ha comandato per buona parte della gara dovendo cedere solo al ritmo indiavolato imposto da Oliveira. Terzo posto che vale oro per Pecco Bagnaia, il ducatista è riuscito a farsi perdonare l’errore commesso in Giappone riuscendo a recuperare “tonnellate” di punti su Quartararo. Pecco è ora a -2 dalla vetta della classifica mondiale presidiata ancora dal Diablo, il quale dovrà però sbrigarsi a trovare delle contromisure valide per affrontare al meglio gli ultimi tre gran premi della stagione.

Questa la top 10 del gran premio di Buriram: 1 Oliveira, 2 Miller, 3 Bagnaia, 4 Zarco, 5 Marquez, 6 Bastianini, 7 Viñales, 8 A. Marquez, 9 Martin, 10 B. Binder. 

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