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Carspillar – Lamborghini Countach LPI800-4, il ritorno
Giubileo a quattro ruote
A cinquant’anni dalla presentazione di una “concept car” (o vetture ideali come si chiamavano allora) che cambiò l’idea stessa di super sportiva, Lamborghini ha celebrato l’importante anniversario con un nuovo capolavoro. Stiamo parlando della mitica Countach, che vi abbiamo raccontato con “Carspillar” in tutte le versioni proposte dalla casa (dalla LP 400 alla 25th Anniversary), quelle sperimentali (Evoluzione, LP 150) fino alle versioni elaborate esternamente (“Walter Wolf” ed SS). Dall’agosto 2021 si aggiunge alla famiglia la LPI 800-4, una supercar che riprende il discorso interrotto all’inizio degli anni Novanta, quando la Diablo irruppe sulla scena dopo oltre tre lustri di successi per la Countach.
Vecchio e nuovo. In primo piano la Countach LPI 800-4 e sullo sfondo la LP 500 (lamborghini.com)
Al passo coi tempi
La nuova nata è ovviamente figlia degli anni duemilaventi e nasce sulla base meccanica della Sián, la prima ibrida proposta dalla casa del Toro. Il “cuore” è quindi il noto V12 da 6,5 litri capace di 785 CV che grazie all’aiuto fornito dal sistema di recupero di energia passa la soglia degli 800 CV. La propulsione ibrida applicata alle supersportive è diventata una consuetudine, ma ciò che rende originale la meccanica proposta da Lamborghini è la scelta dei componenti. L’energia recuperata non viene infatti accumulata nelle note batterie al litio ma in un supercondensatore. Si tratta di un componente tre volte più potente di una cella al litio dello stesso peso e tre volte più leggero di una batteria di pari potenza, capace di accumulare e restituire energia molto rapidamente e quindi adattissimo per un uso sportivo caratterizzato da secche decelerazioni e successive riprese. Con un peso di 34 chilogrammi ed una potenza sviluppata pari a 34 CV “elettrici”, il rapporto peso-potenza risulta di 1:1, avvalorando la scelta dei tecnici di Sant’Agata. Si giunge così ad un totale di 819 CV a 8500 giri/min e ad una coppia di 720 Nm a 6720 giri/min, con il motore endotermico che resta grande protagonista affiancato da un’elettrificazione non invasiva. L’ energia immagazzinata viene riutilizzata a scelta dal pilota fino a 130 km/h, consentendo una curva di accelerazione più dolce attraverso la riduzione dei “buchi” di potenza nella fase di cambio marcia. La componente elettrica in questo modo lavora anche in ausilio del cambio semi-automatico a sette rapporti ISR (Independent Shifing Rods) migliorandone velocità e fluidità.
Gli interni della Countach LPI 800-4. I colori del primo esemplare mostrato sono un omaggio a quelli della LP 400 s personale di Ferruccio Lamborghini (lamborghini.com)
Linee pulite e richiami storici
Lo stile della vettura si discosta nettamente dalle scelte aggressive tipiche delle “few-off” di Sant’Agata per richiamare la pulizia estetica dell’antenata firmata da Marcello Gandini che ha reso la Countach una bellezza senza tempo. Il frontale affilatissimo è dominato dalla sottile presa d’aria e dai proiettori altrettanto profilati, richiami diretti alla capostipite LP 500. Citazione della Quattrovalvole è invece la forma esagonale dei passaruota, così muscolari e generosi nelle dimensioni da arrivare ad ospitare cerchi anteriori da 20” e posteriori da 21”. Anche questi ultimi racchiudono un omaggio alla storia: il disegno con cinque grandi fori è ispirato a quello dei cerchi di tutte le versioni a partire dalla LP 400 S. Come sulle “antenate”, la superficie piatta delle fiancate è scalfita da una presa d’aria di tipo Naca, di dimensioni decisamente più ampie rispetto al passato per aumentare il flusso verso il vano motore. Omaggi diretti alla prima Countach sono anche le forme dei finestrini e la griglia posta alle spalle degli stessi. Tuttavia è il posteriore la zona di più forte impatto stilistico: i sei singoli proiettori sono riuniti in due gruppi da tre e racchiusi all’interno di elementi esagonali collegati da una sottile fascia che sovrasta l’enorme diffusore. Quest’ultimo è l’elemento che domina il retrotreno, inglobando i quattro terminali di scarico centrali. Tutti particolari che accrescono l’aggressività dell’insieme descrivendo inequivocabilmente la LPI 800-4 come una vera Countach. Anche il colori proposti per la gamma uniscono richiami al passato (come il giallo o il verde pastello) e più moderne tinte metallizzate, per l’esemplare mostrato nelle prime immagini la scelta è frutto di una precisa citazione. Carrozzeria bianco siderale con interni in pelle nera e rossa come la LP 400 S personale di Ferruccio Lamborghini, il fondatore che sarebbe stato orgoglioso di questa nuova versione del capolavoro “made in Motor Valley“.
Anche il disegno del tetto e del cofano motore sono chiari richiami alla Countach LP 500 (lamborghini.com)
Meraviglia per pochi
La LPI 800-4 è nata per essere esclusiva e desiderata. I piani di produzione hanno previsto la realizzazione di soli 112 esemplari, numero scelto in omaggio alla sigla di progetto della prima Countach come ennesimo richiamo alla storia. Un’esclusività sottolineata anche dal prezzo: due milioni di euro che non hanno scoraggiato di certo i potenziali acquirenti, disposti a mettere mano al portafoglio per assicurarsi un pezzo da collezione del valore pari a quasi sette Aventador. Dimostrando che le scelte del management di Sant’Agata Bolognese sono state ancora una volta vincenti.
Il video di lancio della Lamborghini Countach LPI 800-4 (Lamboghini su YouTube)
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