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Sterlino Pallanuoto, serie C – Costa: «Vogliamo mantenere la categoria, ma insieme possiamo sognare»

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Tra i pali dello Sterlino Pallanuoto è approdato, per la stagione 2023/2024, il portiere Davide Costa, classe 2003, prodotto della pallanuoto Ligure ma che, per motivi di studio, ha scelto di spostarsi a Bologna per inseguire una propria grande passione, l’archeologia. Un curriculum di tutto rispetto quello del genovese, cresciuto nelle giovanili dell’Andrea Doria ma che è arrivato a disputare, la scorsa estate, i playoff per la promozione in serie A2 con la storica società della Rari Nantes Sori.

L’iscrizione al corso universitario triennale presso la facoltà di Storia ha comportato il trasferimento di Davide in terra felsinea: «Trasferirsi in un’altra città lontano dalla famiglia devo ammettere che si sta rivelando difficile – racconta il giovane portiere – ma fortunatamente sono riuscito a stringere legami molto in fretta, soprattutto con i ragazzi dello studentato dove ricreiamo quotidianamente una situazione familiare nonostante la lontananza da casa. Allo stesso tempo mi sono integrato molto bene nel gruppo squadra, i ragazzi mi hanno fatto sentire sin da subito uno di loro rendendosi disponibili dentro e fuori dalla piscina».

Un trasferimento fortemente voluto da parte del classe ’03, che ha deciso, spostandosi, di guardare verso il futuro: «Ho deciso di venire a Bologna sia per l’altissima qualità universitaria che offre, sia perché si tratta di una città che mi ha sempre affascinato ma che non ho mai avuto la fortuna di visitare sino a qualche giorno prima delle lezioni, nonostante mi padre vi abbia vissuto negli anni Ottanta e ne abbia sempre parlato bene. La facoltà che ho scelto è stata quella di Storia, una materia che mi ha sempre affascinato e che mi sarà utile soprattutto in ottica magistrale, dato che ho intenzione di iscrivermi al corso di laurea di Archeologia. Dopo questi primi mesi di lezioni sono molto felice della scelta che ho fatto e sono ancora più determinato a portarla a termine».

Parallelamente allo studio, Davide ha deciso di lasciare spazio ad un’altra delle sue grandi passioni, la pallanuoto, sport con il quale è cresciuto data la lunghissima tradizione della disciplina in una regione come la Liguria, una delle patrie della pallanuoto italiana e bacino di tantissime squadre e società che dominano il panorama nazionale e continentale. «La mia esperienza pallanuotistica è iniziata nel 2012 frequentando i corsi di nuoto: un giorno la mia istruttrice mi chiese se volessi provare a giocare a pallanuoto o iniziare il nuoto agonistico. Incuriosito da questo sport a me sconosciuto decisi di provare, e già dopo la prima settimana ne rimasi innamorato. Le Olimpiadi di Londra, che si svolsero proprio in quei giorni e dove il Settebello conquistò un argento, alimentarono ancora di più in me la passione nei confronti di questo sport. La trafila delle giovanili – continua Davide – l’ho passata tra Andrea Doria, Crocera Stadium e Sori, dove ho potuto divertirmi ma anche imparare molto e lavorare sui miei punti deboli e mettendo in luce quelli di forza. La mia prima vera esperienza in una squadra senior l’ho vissuta alla Locatelli, in Serie B, dove ho incontrato un gruppo di ragazzi fantastico e determinato, col quale siamo arrivati a giocarci la finale playoff per la promozione in serie A2. La stagione scorsa sono passato alla Rari Nantes Sori, in quell’anno ho potuto imparare molto dal punto di vista tecnico e umano grazie a un gruppo squadra unito e con esperienza anche in serie A1. Ci tengo a ringraziarli ancora in questa occasione, per tutti i bei momenti passati insieme, per i consigli ricevuti e soprattutto per la bellissima stagione ricca di emozioni: li porterò per sempre nel mio cuore».

Una lunga esperienza in terra Ligure che si è però interrotta con l’arrivo sotto le Due Torri: non c’è stata esitazione nel giovane portiere, che sin da subito ha cercato la soluzione più adatta per studiare e poter continuare a giocare. La scelta di Davide è così stata lo Sterlino Pallanuoto, una realtà neopromossa che ha subito una piccola rivoluzione nel corso dell’estate, vedendo la panchina cambiare con l’arrivo dell’ex tecnico della femminile Francesco Boccia al posto di Alessandro Dozza, e molti giocatori storici dell’ambiente bolognese riallacciarsi la calotta e sposare la causa dello Sterlino. «Il rapporto con la Rari Nantes è nato quest’estate dopo l’esame di maturità – racconta – ed è stato definitivo quando ho avuto la conferma di trasferirmi a Bologna. Nonostante andassi incontro a una realtà completamente nuova a me volevo continuare a praticare questo bellissimo sport, che è stato e sempre sarà parte della mia vita. La dirigenza ha accolto la mia richiesta e a settembre ho iniziato ad allenarmi con lo Sterlino Pallanuoto: i ragazzi mi hanno accolto calorosamente, facendomi sentire uno di loro sin dal primo momento, e l’ambiente in acqua e più che positivo, siamo motivati e vogliamo giocarci tutte le nostre carte in questo campionato di serie C. La squadra è composta da molti elementi nuovi, perciò abbiamo dedicato un lungo periodo a conoscerci meglio sia dentro che fuori dall’acqua. Le amichevoli ed i tornei ci hanno permesso di consolidare la nostra intesa e i risultati da inizio stagione si stanno iniziando a vedere, come il terzo posto nel torneo dell’Immacolata a San Severino. Il nostro obiettivo per questa stagione è mantenere la categoria, ma con il passare dei giorni mi sto rendendo conto che questa squadra può ottenere molto di più, perciò non dobbiamo precluderci di provare a sognare».

Arrivando allo Sterlino il neoacquisto rossoblù ha trovato modo di giocare certamente molto diverso da quello al quale si era abituato negli anni in Liguria: «La tipologia di pallanuoto che ho vissuto in Liguria è per forza di cose diversa da quella che sto praticando ora, anche perché la quasi totalità delle società liguri milita in Serie A o B. Questo mi ha permesso di vedere, giocare ed allenarmi con grandissimi campioni di calibro nazionale ed internazionale, ed ho cercato di assorbire da loro più elementi tecnici possibili. A Bologna sto vedendo un movimento in crescita, le tipologie di allenamento che sto affrontando non si discostano più di tanto da quelle che praticavo gli anni scorsi: questo è avvenuto grazie a mister Francesco Boccia che, con la sua esperienza in serie A1 femminile, ci sta mettendo nelle condizioni di affrontare il campionato di serie C al massimo della forma e delle nostre possibilità. Credo che in questo sport, come nella vita, non si smetta mai di imparare, per cui sono il primo ad aver bisogno di apprendere, anche se dopo tanti anni che pratico questo sport, posso concedermi di dare consigli ai miei compagni, cercando di curare ogni aspetto della difesa, reparto che mi riguarda in prima persona. Dal mio punto di vista l’atteggiamento sarà la componente più importante per questa stagione, perché andremo a giocare in campi difficili e con squadre molto fisiche».

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