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Tra le giovanili rosa della Rari Nantes: parlano Garofalo e Bertocchi

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Il talento mostrato precocemente porta spesso a dover coprire ruoli diversi in categorie diverse, quando l’anagrafe lo permette: è il caso delle giovanissime veterane Serena Garofalo e Emma Bertocchi, che nonostante i loro sedici anni hanno sulle spalle diversi anni passati tra le file giovanili della Rari Nantes e soprattutto la presenza stabile anche in categorie dove giocano atlete ben più esperte di loro, come l’under 20.

Complici in campo, amicissime nella vita, le due giovanissime, reduci dalle semifinali under 16, attualmente impegnate a Brescia con l’under 18 e prossimamente chiamate a vestire per la terza volta i colori Rari in un panorama nazionale a Bogliasco con la formazione under 20, hanno risposto coralmente ad alcune domande:

Serena, Emma, avete appena terminato l’esperienza delle semifinali nazionali under 16 nella vasca di Padova: come vi sentite di definire questa prima soddisfazione, la partecipazione a questa fase nazionale, per la vostra squadra?

“Di Padova non possiamo che essere soddisfatte, perché il nostro girone si presentava impegnativo sin dal principio, soprattutto per la presenza di Padova e Locatelli. La vittoria nella prima partita contro i Castelli Romani ci ha permesso di acquisire sicurezza, e le ultime due partite, nonostante il risultato negativo, ci hanno fatto tirare fuori un bel carattere che ha messo in difficoltà le nostre avversarie. Il nostro terzo posto non ci ha permesso di accedere alla fase finale, ma siamo uscite a testa alta e consapevoli di averci perlomeno provato”.

Nel corso dell’anno avete avuto l’occasione di allenarvi spesso con la serie A1: come credete che questo abbia influito sul vostro gioco, quanto e come vi sentite migliorate?

“Da dicembre entrambe abbiamo iniziato ad allenarci stabilmente con la prima squadra, ed avere avuto la possibilità di giocare e confrontarci con atlete di altissimo livello ci ha costretto ad mettere in vasca una maggiore intensità durante gli allenamenti, portandoci a migliorare giorno dopo giorno. Ci sentiamo sicuramente più tranquille nell’affrontare i nostri campionati giovanili e nel gestire situazioni più complesse nel gioco”.

Lunedì e martedì sarete in scena a Brescia, dove affronterete l’impegno delle semifinali nazionali under 18 e dovrete vedervela con Trieste, Rapallo e Brescia. Come vedete queste tre partite in relazione alle vostre possibilità di superare il girone?

“Delle tre squadre che affronteremo conosciamo bene solo il Trieste, perché abbiamo giocato contro in campionato tante volte negli anni scorsi. Il nostro unico focus è quello di superare il girone per andare a giocarci le finali di categoria: abbiamo un buon organico, con alcune giocatrici di alto livello, per cui ci proveremo con tutte le nostre forze”.

Dopo le semifinali under 18, vi attende il terzo grande impegno pallanuotistico di giugno, le semifinali under 20, dove sarete tra le più piccole al fianco di ragazze che hanno giocato tutto l’anno in serie A1: come vedete questa opportunità?
“In under 20 giocano tante ragazze, sia nella nostra che nelle altre squadre, che calcano da anni i palcoscenici della serie A e di conseguenza con tantissima esperienza e talento: acquisire minuti in campo con e contro di loro non potrà fare altro che permetterci di crescere sempre di più. Sarebbe bellissimo riuscire a strappare il pass per le finali in quella categoria, per cercare di replicare la bella esperienza del 2019, dove lo stesso organico di quest’anno ha conquistato il quinto posto nazionale. Noi ci crediamo e tenteremo in tutti i modi di superare il complicatissimo girone che ci aspetta a Bogliasco”.

 

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