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Gran Premio D’Italia – La Musica Della Domenica

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Il rombo dei motori torna a suonare ancora una volta e per questo fine settimana la musica del motomondiale suona tra le dolci e storiche curve del Mugello, per la prima volta dopo 26 anni svestito di giallo anche se non del tutto

Nuvola Rossa tra le colline

Dopo aver buttato la gara di Le Mans, Pecco si riprende la scena in casa sua. In toscana parte quinto ma ci mette pochi passaggi per recuperare la testa della corsa attaccare Bezzecchi e prendersi la leadership senza più lasciarla. Una prova di forza importante per il numero 63 che da ora in poi deve martellare e dimostrare di essere un protagonista per il mondiale ma soprattutto scalare una classifica che dice -41 da un Quartararo in forma e sempre più concreto su una Yamaha non all’altezza della casa di Borgo Panigale.

Da solo contro tutti

Fabio Quartararo sta dimostrando di essersi meritato il titolo dello scorso anno e la corona che attualmente porta sulla sua testa. La casa di Iwata è sempre più in difficoltà con Morbidelli, Dovizioso e Binder non pervenuti e dispersi nella classifica della gara e del mondiale. L’unico alfiere che combatte e con le unghie e con i denti si è preso e si sta tenendo stretto la testa della classifica di MotoGP è il francese che al momento sembra sopperire ai problemi della moto giapponese e di un Team che in questo fine settimana ha anche perso l’unica squadra clienti su cui poteva contare, in quanto RNF WithU Team l’anno prossimo correrà con Aprilia. Parte sesto e piano piano fa venire fuori il suo ritmo e la forza della sua guida che insieme alle caratteristiche della M1 nella parte mista lo rendevano imprendibile soprattutto in staccata. A suon di frenate imperiose si è liberato dei missili rossi, uno ad uno, fino ad arrivare a Bagnaia che però era ormai lontano e difficile da riprendere. Si prende così un secondo posto importantissimo e in casa Yamaha devono forse fargli una statua perché Fabio è rimasto, ad oggi, l’unico salvagente che li tiene a galla.

Aprilia Mondiale

Per la quarta volta consecutiva sale sul terzo gradino del podio Aleix Espargarò con l’Aprilia. In classifica nel mondiale sono secondo a solo otto lunghezze di distanza da Fabio e ormai dopo otto gare tra cui una vittoria si può candidare ufficialmente alla corsa per la corona iridata. Una costanza pazzesca quella della casa di Noale con il pilota spagnolo che alla vigilia del weekend italiano ha rinnovato fino al 2024 insieme al suo compagno di squadra Maverick Vinales che però deve ancora trovare la quadra.

I rookie sulla luna

Al Mugello si sa, gli italiani hanno una marcia in più e il sabato ne è la dimostrazione. Prima fila tutta tricolore ma guidata da due esordienti per la classe regina delle moto. Pole position per Di Giannantonio che compie un colpo di coraggio assurdo sull’asfalto umido. Seguito da Marco Bezzecchi che si è preso la seconda posizione e Luca Marini. La gara ha però detto altro. Diggia aveva già detto di non avere il passo per poter puntare al podio ma dopo la gioia del sabato c’è una prestazione concreta alla domenica che lo vede undicesimo con un buon bottino di punti. Per i due alfieri VR46 invece c’è stata una lotta serrata per il podio con Aprilia e con Zarco nella quale Marini si è dovuto accontentare del sesto posto mentre Bezzecchi ha lottato fino agli ultimi giri per l’ultimo gradino del podio ma anche lui dopo una splendida gara ha dovuto cedere il passo finendo quinto. Giornata nera per Bastianini che dopo un sabato difficile deve rimontare in gara. Ma la sua rincorsa si ferma quando dopo un piccolo errore scivola e lascia così il circuito toscano con uno zero pesante per la classifica. 

Una brutta Honda

La notizia del weekend è senza dubbi il fatto che Marc Marquez si dovrà operare di nuovo in America al braccio già più volte ferito. Le condizioni in cui affrontava i gran premi non erano più sostenibili per lo spagnolo che dopo la gara di oggi si fermerà e tornerà molto probabilmente nel 2023 per provare a tornare ai suoi livelli. La sua gara tra i colli toscani è terminata con un decimo posto che sa di amarezza ma anche di tanta difficoltà che Marc spera di risolvere con l’ennesima operazione. L’ultima si spera.

Pedrito is back

In Moto 2 è arrivato Pedro Acosta a farla da padrone come era solito far vedere in Moto 3. Il rookie sta tornando sui livelli mostrati l’altro anno. Prima vittoria di categoria e rilancio nel mondiale. Potrebbe fare un’impresa come la scorsa stagione? Il tempo c’è lo dirà.

Sul podio finiscono anche Roberts e Ogura, con il giapponese che prende la testa del mondiale dopo che Canet ha lanciato la sua gara nella ghiaia e Vietti che invece è stato abbandonato dalla sua Kalex per motivi tecnici.

A tutto Gas Gas

In Moto 3 doppietta per il team biancorosso con García che precede Guevara così come nella classifica mondiale. Suzuki con il team Leopard arriva terzo dopo una bella rimonta in seguito ad un Long Lap Penalty. La pattuglia italiana guidata da Migno che arriva quarto vede scivolare il favorito per il mondiale, Dennis Foggia che era in testa da solo e con un piccolo margine da gestire, ma un errore in uscita alla Casanova Savelli non lo perdona e spreca così un’occasione importante in ottica mondiale.

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