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MotoGP – Dovizioso appenderà il casco al chiodo dopo Misano

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Era nell’aria da un po’, ma fino a quando arriva non arriva l’ufficialità in questi casi c’è sempre la speranza che un miracolo cambi il corso della storia. Andrea Dovizioso ha ufficializzato oggi il suo ritiro dalla MotoGP subito dopo la gara che si terrà al Misano World Circuit Marco Simoncelli il prossimo 4 settembre. Le ultime sei gare della stagione saranno disputate sulla Yamaha del WithU Yamaha RNF MotoGP Team da Cal Crutchlow, collaudatore del costruttore giapponese.

Il 36enne forlivese ha commentato così la sua decisione: “Nel 2012 l’esperienza con la Casa di Iwata in MotoGP era stata molto positiva per me. Da allora ho sempre pensato che, prima o poi, mi sarebbe piaciuto avere un contratto ufficiale con la Yamaha. Questa possibilità si è presentata, anche se in modo un po’ particolare, nel 2021. Ho deciso di provarci perché credevo fortemente in questo progetto e nella possibilità di fare bene. Purtroppo negli ultimi anni la MotoGP è cambiata profondamente e la situazione è molto diversa da allora. Non mi sono mai sentito a mio agio con la moto e non sono riuscito a sfruttare al meglio il suo potenziale nonostante il prezioso e continuo aiuto del team e di tutta la Yamaha”.

Il pilota romagnolo continua a raccontare l’ultimo suo anno di carriera, durante il quale non ha avvicinato i risultati colti dal suo debutto nella massima categoria motociclistica dal 2008 in avanti. Prima del 2021, il nativo di Forlimpopoli solo nel 2013, al primo anno di militanza in Ducati, non era riuscito a cogliere almeno un podio stagionale.

“I risultati sono stati negativi, ma al di là di questo, la considero comunque un’esperienza di vita molto importante. Quando ci sono tante difficoltà, bisogna avere la capacità di gestire bene la situazione e le proprie emozioni. Non abbiamo raggiunto gli obiettivi desiderati ma le consultazioni con i tecnici Yamaha e con quelli del mio team sono sempre state positive e costruttive, sia per loro che per me. Il rapporto è rimasto leale anche nei momenti più critici: non era così scontato che accadesse. Per tutto questo e per il loro sostegno, ringrazio la Yamaha, il mio team, WithU e gli altri sponsor coinvolti nel progetto. Non è andata come speravamo, ma era giusto provarci. La mia avventura finirà a Misano, ma il rapporto con tutte le persone coinvolte in questa sfida rimarrà intatto per sempre”.

Quest’ultimo stint di carriera in Yamaha, avviato dopo l’interruzione del rapporto con la rossa di Borgo Panigale e il mancato accordo con Aprilia dopo alcuni test disputati nella primavera del 2021, è iniziato ironicamente proprio con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2021. Sempre a Misano si chiuderà il cerchio per Dovizioso, che lascerà il Motomondiale, salvo miracoli delle ultime gare, dopo aver vinto un titolo iridato in 125 nel 2004, dopo un terzo e due secondi posti in 250 tra il 2005 e il 2007 ed essersi laureato tre volte vicecampione del mondo MotoGP dal 2017 al 2019, dopo esser giunto terzo nel 2011 su Honda. Nel Motomondiale ha vinto 24 gare (5 in 125, 4 in 250 e 15 in MotoGP), salendo per 79 volte sui restanti gradini del podio tra tutte e tre le classi.

Senza dubbio per Dovizioso si è trattato di una carriera di tutto rispetto, alla quale è mancato solo l’alloro in MotoGP con Ducati, sfiorato ma mai conquistato. Alla luce della ritrovata competitività dell’Aprilia è però lecito cosa sarebbe successo se, dopo quei test, il forlivese avesse firmato per la Casa di Noale. Forse il numero 04 della Motor Valley avrebbe avuto un finale di carriera meno travagliato e con qualche soddisfazione in più. Purtroppo non lo sapremo mai. 

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