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Museo Checco Costa – 30 giu
Il giorno giovedì 27 giugno 2013, in occasione dell’arrivo della tappa del mondiale di Superbike a Imola, è stato mostrato una preview di quello che sarà il museo Checco Costa.
Ma che cos’è il “Museo Checco Costa” e che cosa rappresenta?
Partiamo subito dal nome del museo che porta il nome del fondatore dell’autodromo di Imola, Francesco Maria Costa, papà del noto Dr. Claudio Costa medico dei piloti e della Clinica Mobile e dell’Avv. Carlo Costa.
Checco ha voluto fortemente la creazione dell’autodromo in tempi non facili per quel periodo, riuscendo tuttavia a portare l’elite del motociclismo a correre nel suo autodromo, nonostante le difficoltà del tempo. In quegli anni si disputarono competizioni come la 200 miglia, la Coppa d’oro Shell, la Conchiglia d’oro Shell e tante altre. Le più grosse manifestazioni su due ruote motorizzate, ribattezzarono l’autodromo come la “Daytona d’Europa”. Il paragone con la corsa americana più prestigiosa, per quel che riguardava il mondo del motociclismo, ha consacrato l’autodromo voluto da Checco come uno dei più importanti in quegli anni. Per questo motivo, il museo è dedicato a chi ha catalizzato e fatto diventare Imola l’epicentro del motociclismo mondiale.
Ma non si troverà solamente il materiale legato al mondo del motociclismo; infatti il circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola nel corso degli anni ha ospitato tante manifestazioni come ad esempio quelle legate al mondo dell’automobilismo e non solo. Quella che si è potuto ammirare in questo week end rappresenta solo il primo passo di un progetto molto ambizioso e che è solo una minima parte di quello che si potrà ammirare nel corso del 2014, momento in cui il museo sarà completato. Saranno infatti ben due piani di museo, collocato al di sopra dell’attuale sala stampa. Il museo tuttavia non sarà una semplice esposizione, ma sarà qualcosa che dovrà trasmettere emozioni a chi accederà al museo perchè questo è il reale obiettivo di questo progetto. In quest’ottica, giovedì, non ha lasciato indifferenti i presenti all’inagurazione, rivedere la Williams Rothmans originale utilizzata da Ayrton Senna di quel tragico 1° maggio del 1994 in cui perse la vita durante il gran premio di formula 1.
Al taglio del nastro l’emotività trasmessa nel vedere quella monoposto è stata tanta e visibile in tutti i presenti. In sede dell’inaugurazione si sono potuti ammirare anche tantissimi caschi di piloti di moto e formula 1, tante moto dei signori del motociclismo a tantissimi livelli; alcune di queste sono per esempio la moto di Valentino Rossi del 1996, le Ducati di Troy Bayliss e Carlos Checa, ancora la moto di Daijiro Kato prematuramente scomparso durante una corsa, ma anche alcune tute come quella di Capirossi, Dovizioso, Giacomo Agostini, Cadalora e tanto tanto altro ancora. All’interno del museo anche alcuni scatti della visita di Papa Giovanni Paolo II a dimostrazione di quello che rappresenta questo circuito nel suo complesso. Verranno messe anche tutte le manifestazioni che si sono tenute all’interno dell’autodromo come heineken jammin festival del 1998 a cui hanno partecipato artisti di livello mondiale ma anche di casa nostra come Vasco Rossi.
Il progetto permetterà inoltre di prendere visione di quelli che saranno anche tutti i dati delle varie corse, tempi, classifiche grazie all’aiuto di tante persone che stanno contribuendo in questo progetto in maniera totalmente gratuita. Il percorso della memoria e delle emozioni, per tutti coloro che non hanno una grande memoria storica, per i bambini che non hanno potuto ammirare certe situazioni, sarà pronto il prossimo anno e che vi consigliamo a tutti di andare a vederlo, perchè come vedrete dalle immagini che seguono e dalle foto che potrete ammirare, non rimarrete certo delusi ed anzi uscirete con qualcosa in più.
Il video delle preview del Museo Checco Costa
Le foto delle meraviglie del Museo Checco Costa
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