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Chiacchiere da Bar…bieri – E’ tutto ‘No Limits’

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Se non l’avessimo compreso dalle letture dei calendari delle principali manifestazioni motoristiche mondiali (Formula 1, MotoGP e Superbike), è bastato questo primo mese per capire cosa ci aspetterà durante l’anno. Lunghi weekend di concomitanze assurde che ci costringeranno a fare zapping agonistici a ritmi forsennati, o dividerci gli occhi in quattro per seguire tutti i dispositivi necessari contemporaneamente. Ma questo non sempre. Ci saranno anche fine settimane dove questi tre campionati saranno in pausa. E allora uno dice: “Perché?” . Perché in contemporanea con la Formula 1 correranno anche, sempre in Europa, il motomondiale e la Superbike? Ok che a Dorna la contemporaneità delle due categorie fa comodo, impedendo così al campionato dedicato alle derivate di serie di spiccare il volo a danno di quello riservato ai prototipi, però, non si poteva fare meglio? Di certo Carmelo Ezpeleta e Stefano Domenicali si parlano e si confrontano, su questo non c’è dubbio. Evidentemente non poteva esserci un compromesso migliore. E pazienza se i fan, anche a causa di questi campionati XXL, devono fare i salti mortali. E’ tutto senza limiti, dagli impegni per i team e i piloti, alla sopportazione dei tifosi.

Nelle domeniche lasciate vuote dai campionati maggiori si possono sempre trovare altre manifestazioni motoristiche ugualmente interessanti, davvero senza limiti. Nella domenica di Pasqua appena trascorsa c’è stata infatti la 24 Ore di Le Mans Motos, che si disputa sul Circuit Bugatti, la parte permanente del celebre impianto francese. Che ha già fatto partire le polemiche tra gli addetti ai lavori per l’incidente al via che ha coinvolto Bradley Smith sulla Yamaha #96. Il britannico, autore di una partenza a rilento come da procedura in pieno stile Le Mans, vale a dire con i piloti che devono correre da una parte all’altra del rettilineo, salire in sella alla moto e partire, è stato centrato dalla BMW #77 guidata Christophe Seigneur. La gara è stata subito neutralizzata ma le condizioni dell’ex MotoGP non sembravano essere delle più rosee. Fortunatamente non ha riportato ferite gravi, ma questo impatto fa chiedere se sia ancora necessario un via così spettacolare ma anche altamente pericoloso. Inutilmente senza limiti.

Gli highlights delle prime due ore di gara, con la partenza in stile ‘Le Mans’ (YouTube – 24 Heures Motos)

Venendo alle realtà della Motor Valley, se la Ducati del team francese ERC si è dovuta accontentare di un quindicesimo posto assoluto, settimo di classe, molto bene hanno fatto i reggiani del No Limits Motor Team, partecipanti alla categoria Superstock. In gara anche quest’anno con la propria Suzuki GSX-R 1000 numero 44 e confermato il trio formato dal francese Alexis Masbou, Luca Scassa e dall’imolese Kevin Calia, hanno svolto una gara eccellente, nonostante alcuni problemi nelle sessioni d’avvicinamento alla gara. E’ stato proprio Calia a partire dalla ventiduesima posizione alle 15:00 del sabato e, insieme ai compagni di squadra, hanno recuperato posizioni su posizioni fino a contendersi il podio con la Yamaha #18 dei francesi del Team 18 Sapeurs Pompiers e la Kawasaki #33 del Team Louit April, con il quale correvano anche gli italiani Christian Gamarino e Simone Saltarelli. I centauri del No Limits, dopo aver preso la testa della categoria alla diciottesima ora di gara, sono stati superati dalla Yamaha #18 che ha accumulato più di un minuto di vantaggio a meno di cinque ore dal termine. I ragazzi della scuderia reggiana hanno quindi resistito all’assalto della Kawasaki #33, vittima anche di un guasto a mezz’ora dall’arrivo, garantendosi così il bis sul podio de La Sarthe dopo il terzo posto del 2021, ottenuto anch’esso dopo una dura lotta con la Kawasaki Louit April. La ‘nazionale italiana dell’Endurance’, ancora una volta, si dimostra in grado di far fede al suo nome. No limits.

Anche nella pausa pasquale la nostra Regione non ha perso occasione per affermarsi ancora una volta al centro della cartina geografica del motorsport, anche nella sua versione Endurance, meno seguite rispetto ad altre tipologie di competizioni. Questo pazzo calendario ci restituirà il 24 aprile una domenica dalle alte palpitazioni. La piccola Città di Imola, con i suoi quasi 70.000 abitanti, sarà pronta ad accogliere un numero di spettatori più alto della sua stessa cittadinanza. Sono infatti oltre centomila le presenze già previste per i tre giorni del secondo GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di Formula 1, il primo con il pubblico dal ritorno della massima Formula in riva al Santerno. Non ci saranno limiti alla passione.

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