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Carspillar – Pagani Imola, l’hypercar nata per la pista

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L’appuntamento di oggi con Carspillar è fissato a San Cesario Sul Panaro: Pagani Automobili stupisce il mondo con Imola, vettura derivata dalla già nota Huayra ma dal carattere ancor più racing, con cui divertirsi in pista e (responsabilmente) anche in strada. La tiratura è limitata, solo cinque esemplari prodotti; il prezzo? € 5.000.000 (IVA esclusa).

 

1246 kg e 827 CV. La nuova Hypercar modenese è sportività estrema ma soprattutto esclusività

Progetto PS-01 omaggia uno dei più famosi circuiti d’Italia, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Lo storico tracciato ha accolto l’hypercar emiliana per un severo stress test che ha avuto un ruolo determinante nel suo sviluppo: oltre ai soliti scrupolosi collaudi, Imola ha corso più di 16.000 km a velocità di gara, il corrispettivo di circa tre volte la 24 ore di Le Mans. 
L’opportunità di sperimentare in pista le diverse condizioni limite a cui il veicolo può essere sottoposto, ha permesso quindi di testare nuove soluzioni, in termini aerodinamici e meccanici.

«Imola è un luogo sacro per un appassionato di automobili. Un circuito che ha fatto diventare veloci i più veloci, che ha dato luogo a lotte accanite tra avversari e gentiluomini, che ha visto le vittorie più dolci e le tragedie più amare. Un circuito dell’Emilia Romagna, della Motor Valley. Una terra che ha dato tantissimo all’automotive. Che ha dato tantissimo alla Pagani»

Horacio Pagani 

Le linee aggressive della Pagani Imola si esaltano nei passaggi alla Variante Alta (Motorionline)

 

Aerodinamica italiana

Per la nuova di casa, Pagani ha realizzato un efficiente schema aerodinamico che accompagnerà anche la produzione dei modelli futuri. Come sostiene Horacio Pagani, fondatore e “Chief Designer” di Pagani, l’enorme concentrato di tecnologie applicate alla fluidodinamica del veicolo affiora da tre concetti: la forma generale del mezzo, l’aerodinamica interna e l’aerodinamica esterna (pinne, ali, deviatori).
Il nuovo modello emiliano si serve di un’innovativa tecnologia in grado di interferire positivamente sulla dinamica attraverso quattro dispositivi alari mobili. L’intervento dell’aerodinamica attiva è quindi funzionale a facilitare l’impostazione in curva e agevolare la frenata, dando più stabilità alla vettura.

Il nome Imola e l’inconfondibile disegno del tracciato romagnolo non mancano sul portatarga (La Stampa)

 

Materiali 

Il reparto Ricerca e Sviluppo dell’azienda risulta da sempre fortemente profittevole. Per ciascun esemplare sono utilizzati moderni materiali compositi e leghe nobili che hanno permesso una minuziosa ottimizzazione del peso e della meccanica. Un esaustivo esempio è concesso dalle nuove formule Carbo-Titanio HP62 G2 e Carbo-Triax HP62; nate per aumentare la rigidezza complessiva del mezzo, sono utilizzate per la realizzazione del monoscocca. 
Parlando di riduzione dei pesi anche la verniciatura riveste un ruolo importante: viene introdotto Acquarello Light, una nuova evoluzione delle già sofisticate colorazioni Pagani. Grazie a ciò, il peso della vernice viene contenuto mantenendo invariata la qualità del risultato estetico. 

 

Meccanica tedesca

Il motore, disposto centralmente, è l’ormai classico Mercedes-AMG V12 bi-turbo 6.0 litri, questa volta portato a 827 CV. L’animo teutonico, con la veste tutta italiana, scarica a terra una coppia straordinaria di 1.100 Nm. Il cambio sequenziale a sette rapporti è dotato di frizione tridisco e assicura velocità di cambiata degne di un’auto da pista.

Fonte: Pagani.com

Anche la vista laterale esprime tutto il carattere della Pagani Imola: una supersportiva brutale (l’ Automobile – ACI)

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