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Rari Nantes, il futuro è tutto tuo

La Rari nonostante il cambio generazionale ha disputato un campionato di altissimo livello dopo la retrocessione dalla serie A1

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Martina Lepore
Martina Lepore, uno dei pilastri della Rari (©Paolo Tassoni)

Forse ha fatto meno rumore rispetto alla qualificazione all’EuroCup della De Akker o alla promozione in B dei compagni al maschile, ma la stagione della Rari Nantes Bologna femminile in serie A2 è stata assolutamente di altissimo livello. Non un grande risultato paragonabile all’Europa o al salto di categoria, ma comunque un approdo ai playoff degno delle grandi piazze. La Rari ha 7 vite e non muore proprio mai, nemmeno dopo batoste come la retrocessione dopo un solo anno di serie A1.

Una stagione da incorniciare

Sembrava solo un anno di transizione. Dopo la discesa dalla serie A1, sanguinosa per il modo in cui è arrivata (ultima piazza nel campionato regolare con un roster che avrebbe potuto tranquillamente lottare per i playoff) e le dinamiche interne che si sono andate a creare, in particolare poco “collante” nello spogliatoio. Quest’anno la parola d’ordine era solo e solamente una: rifondare e cementificare.

Così è stato fatto: rimasta l’ossatura storica del gruppo, la decisione della società è stata quella di puntare sulle giovani del vivaio. Giusto un paio d’arrivi, tutti giovanissimi, in particolar modo per blindare la porta e inserire elementi d’esperienza anche nelle giovanili. Sembrava che si dovesse trattare solo di un campionato di passaggio, dove le giocatrici più esperte avrebbero fatto da “chioccia” ai nuovi inserimenti in prima squadra.

Vedendo i risultati a fine anno, la strabuzzare gli occhi il gioco che ha saputo esprimere un gruppo giovanissimo che per la prima volta è stato fortemente responsabilizzato. Elementi come Perna, Lepore, Mazzia, Marchetti, e Morselli, reduci, per così dire, della serie A1, sono state trascinatrici della squadra. Le nuove arrivate, invece, hanno saputo dare il proprio contributo ognuna a modo proprio, andando a creare la sinergia giusta che era tanto mancata lo scorso anno.

L’epilogo? Gara 3 delle semifinali playoff persa contro la Lazio, che verrà poi promossa ai danni del Volturno in finale. Il tutto con un briciolo di amaro in bocca, perchè la sensazione è quella che si sarebbe potuto fare addirittura qualcosa in più. Ma va bene così, le giovani squadre hanno bisogno di tempo e la Rari ha proprio questo dalla sua parte.

La Rari che verrà

Ci sono già diverse conferme tra le file Rari. Per ora la squadra rossoblù ha confermato in blocco quella che è l’ossatura forte della prima squadra, composta dalle “veterane” che hanno contribuito alla promozione. Perna, Mazzia, Lepore e Morselli resteranno atlete della Rari Nantes. Ma l’intenzione, a oggi, è quella di confermare in toto un organico che tanto ha fatto bene nell’ultimo campionato.

La strada è lunga, anche perché, secondo qualche rumor, è possibile che l’anno prossimo si debba scendere nel girone sud, quest’anno sicuramente più competitivo. Senza scoraggiarsi, senza mollare un centimetro, la Rari ha voglia di tornare tra le grandi della pallanuoto femminile.

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