Pallanuoto
Rari Nantes, una promozione in serie B che viene da lontano
La Rari torna in serie B dopo più dieci anni, ma si tratta di una promozione che arriva da lontano. Il mix giovani ed esperti ha funzionato
Una stagione magica, non ci potrebbe essere altro termine per descrivere il campionato vissuto da Sgobbi e compagni. La Rari Nantes Bologna, la più antica squadra di pallanuoto in terra felsinea, è tornata dopo più di 10 anni in serie B. Una cavalcata vincente, coronata dalla soddisfazione più bella: la promozione.
Il percorso della Rari Nantes: l’epilogo dello scorso anno
Sono cambiate tante cose in due anni. In primis, sulla panchina bolognese è approdato Antonio Viola, ex braccio mancino della prima squadra e già allenatore del settore giovanile. Il suo arrivo ha favorito un sostanzioso cambio generazionale, dato che gran parte dei ragazzini delle categorie under sono stati inseriti nella rosa di serie C. Un nuovo ciclo che portava con se poche aspettative, dato che un gruppo di ragazzi perlopiù inesperti sembrava predisposto al massimo a una salvezza diretta. Il risultato? Gara 3 per la promozione in serie B, contro il favoritissimo Tolentino, persa di 1. Non male per un gruppo di giovanissimi esordienti. Un epilogo che per tanti sarebbe potuto sembrare un mezzo miracolo, quasi una vittoria, ma che ha solo portato la Rari ad avere più fame.
La stagione ’23-’24
Da cenerentola (o quasi) che era nel campionato precedente, la Rari si è presentata ai nastri di partenza della stagione ’23-’24 da super favorita. L’arrivo di due giocatori di peso come Cecconi e Baldinelli, volti noti a Bologna, ex serie A1 e A2, unito alla crescita esponenziale di alcuni ragazzi, ha portato la Rari a essere la squadra da battere. In regular season nessuno è stato in grado di farlo: 18 vittorie di fila, tutti i punti a disposizione nelle tasche di Sgobbi e compagni, tra i migliori attacchi e le migliori difese di categoria a livello nazionale. Mica male.
Ai playoff, come immaginabile, è cambiata la musica. Come ogni seconda fase che si rispetti, serve alzare il proprio livello per potersi togliere grandi soddisfazioni. E di livello è stata certamente Certaldo, la sfidante della Rari ai playoff promozione: due sfide mozzafiato, da far balzare il cuore in gol a ogni azione. Se in gara 1 la Rari era riuscita a spuntarla di misura, nella resa finale allo Sterlino sono stati i toscani ad avere la meglio, sempre di una lunghezza, sui ragazzi di Viola.
Si va ai rigori, ma sarebbe sbagliato definirli una lotteria. Ogni singolo giocatore della Rari ha letteralmente buttato il cuore, quel pomeriggio di giugno, nella propria vasca, e i 5 rigoristi, insieme al capitano Sgobbi in porta, non sono stati da meno. Chiude i conti proprio il numero 1 felsineo: parata, serie B. Che storia.
Il miglior finale
Nello sport serve pazienza. Nella pallanuoto un po’ di più. Serve pazienza per innamorarsene, ma soprattutto per continuare ad amarla. Serve pazienza per vedere i risultati. Ecco, la Rari Nantes ne ha avuta: dopo quasi un decennio a inseguire un sogno, vedendolo sfumare anno dopo anno in modo diverso, la caparbia e i sacrifici di 15 giovani pallanuotisti sono riusciti a ripagare tutti questi anni passati a ingoiare magoni.
C’è chi ha vissuto in vasca tutti e dieci quegli anni, ma c’è anche chi, dieci anni fa, non aveva ancora mai preso in mano un pallone da pallanuoto. Una squadra giovanissima ma entusiasta, dove ognuno, nella sua storia alla Rari, ha saputo contribuire alla causa alla propria maniera. Poteva sembrare una debolezza, due anni fa, questo mosaico di esperienze, ma è stato in realtà la forza di questo gruppo vincente.
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