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Pop&Sport – Gli adolescenti hanno il potere di cambiare le Olimpiadi

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Nelle Olimpiadi di quest’anno abbiamo potuto osservare degli sport fuori dal nostro immaginario comune. Il CIO ha implementato nei Giochi discipline più urban, come skateboard, basket 3×3 e bmx freestyle, per rimodellare l’immagine dell’intero evento. 

Le tavole sono le protagoniste di Tokyo 2020 dove, oltre l’inserimento del surf come sport olimpico ( che ha visto surfare i migliori atleti al mondo nello stesso mare che ha ispirato La grande onda di Kanagawa), ha visto l’introduzione dello skateboard, caratterizzato dalle due sfide park e street, dove a gareggiare e a vincere sono stati degli adolescenti. 

Questo rientra nel tentativo del Comitato Olimpico Internazionale, di rendere i Giochi più in voga e di tendenza. Come ha affermato il CIO: “Le novità di Tokyo segnano un passo storico nel portare i Giochi ai giovani e nel riflettere la tendenza all’urbanizzazione dello sport”. L’aggiunta dell’urban dimostra la volontà del CIO di attrarre un pubblico più giovane, di Millennial, cresciuto durante il boom di questi sport. Nel mirino del CIO c’era anche la Generazione Z dei nativi digitali: surf, skate e arrampicata ben si prestano a essere condivisi sugli amati social grazie alla vivacità delle gare.

I giovanissimi, come detto prima, sono al centro delle gare, essendo loro i migliori atleti per queste discipline, che provvedono anche a documentare i giochi sui loro account. Per esempio, le skaters  Sakura Yosozumi (19), 81.3K followers, Cocona Horaki (12), 43.1K followers, e Sky Brown (13), 1.3 MLN followers, durante la fase di qualificazione e di gara, hanno filmato tutta la loro avventura olimpica, fino alle medaglie. 

Insomma, i Giochi Olimpici vanno incontro a una trasformazione necessaria della propria immagine è tutto questo tramite i teenager, pronti a  rimodellare l’intero sistema.

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