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Pop&Sports – La tecnologia e lo sport, un legame sempre più forte
La tecnologia evolve in concomitanza del fabbisogno umano, creando rapporti dove l’uomo, alla fine, non riesce più a farne a meno. Questo è successo con tutto: dalla ruota all’ingranaggio, dalla elettricità al computer. Mano a mano che la tecnologia si evolve e diventa sempre più tascabile, l’uomo ne diventa sempre più dipendente.
Il rapporto tra tecnologia e sport non è mai stato così intenso e, andando avanti col tempo, saranno destinati ad essere sempre più legati. Dagli accessori smartwatch ai sensori wereable che monitorano gli atleti: l’innovazione, seppur rinnegata all’inizio, prende spazio nella quotidianità sportiva di non solo atleti professionisti. A pari importanza, la tecnologia viene in sostegno anche alle decisioni arbitrali, per un più corretto svolgimento di un match sportivo. Gli esseri umani sono organismi complessi e per natura svolgono compiti diversi. Per quanto possano concentrarsi o specializzarsi su singoli compiti o attività, essi non saranno mai efficaci come una macchina progettata per svolgere al meglio una determinata attività. Errare Humanum Est, errare è umano.
Quindi, come ben avrete capito, ci sono diversi dispositivi per monitorare o azzerare la possibilità di errore nello sport. Ecco alcuni esempi.
Il VAR e la Hawk-Eye Tecnology
Partiamo da quello che pensiamo tutti quando si parla di tecnologia e sport: il VAR e la tecnologia che vede dove va la palla. Io gioco a baseball e sono tante le volte che, andado a battere, l’arbitro mi ha chiamato strike invece che ball, facendo quindi una chiamata che per me era errata. Così anche in situazioni dove per me era out un determinato giocatore a fine di un’azione e per l’arbitro no. Così più o meno anche nel calcio, oltre che nella pallavolo, nel basket, nel tennis e negli altri sport. Con l’aiuto del VAR (Video Assistant Referee) queste situazioni si possono evitare. Innanzitutto, a differenza delle altre tecnologie che andremo ad affrontare dopo, il VAR sono persone e non macchine, che con l’aiuto di telecamere, registrano e riproduco il video fatto per visualizzare meglio l’azione da verificare. L’aiuto effettivo lo da l’Hawk-Eye Tecnology, ovvero la tecnologia occhio di falco: questo sistema si basa sulla riproduzione della traiettoria della palla, con registrando il percorso che essa ha seguito, fatta su base statistica. Il sistema si basa sulla triangolazione delle immagini prese da sette telecamere poste in determinati angoli del campo da gioco. Questa tecnologia viene utilizzata principalmente per vedere se effettivamente la palla è dentro o fuori al campo da gioco e per i cosiddetti goal fantasma nel calcio.
Sensori all’interno del materiale sportivo e Wereable
Ti è mai capitato di chiederti “cosa sto sbagliando”, durante un allenamento o una partita? Principalmente è il tuo allenatore che te lo dice, ma quando sono più di uno e tutti ti danno una risposta differente diventa difficile scoprirlo. Tramite wereable e sensori ora si può. Il football è stato forse il primo sport ad utilizzare il sensore dentro al pallone: la tecnologia Wilson X Conneceted Football sono sensori, all’interno del materiale di gioco, che raccolgono dati sulla traiettoria, velocità, potenza ed energia sprigionata durante il lancio. Tutti i dati raccolti possono essere analizzati dai quarterback e dalle difese avversarie per capire le abitudini degli atleti e adattare di conseguenza il proprio gioco. Successivamente, questa tecnologia viene portata anche negli altri sport e i sensori non rimangono più solo all’interno del materiale sportivo, ma diventa pure indomabile. Per il calcio, l’azienda statunitense Zepp fu la prima a rendere i sensori wereable, mettendoli anche sugli schinieri. Oggi, l’adidas ha portato la tecnologia wereable anche nel mondo sportivo ludico, creando l’Adidas GMR, un sensore sulla soletta della scarpetta da calcio che consente di migliorare le prestazioni della propria squadra sul videogame FIFA Mobile, tramite le gesta espresse sul rettangolo verde.
Data Analytics
Certo determinati sensori sono costosi e solo le squadre professionistiche possono investire in questa tecnologia, ma l’importante è che anche nel mondo dello sport si inizia ad utilizzare i Big Data, dati raccolti tramite wereable e sensori. La data analytics permette di realizzare dei piani di allenamento personalizzati per ogni atleta e di capire come affrontare al meglio i propri avversari, oltre che per correggere gli errori. La raccolta di dati porta alla ricerca dei club sportivi di figure specializzate nell’analisi di essa, percui saper analizzare numeri e statistiche diventerà sempre più importante nel curriculum di un preparatore atletico o di un allenatore.
Smartwatch e SmartShoes
L’atra tecnologia per ottenere il massimo dai propri allenamenti è l’ormai classico Smartwatch. Con la tecnologia ECG, contapassi , gps e app apposite (Apple x Nike Co., per esempio) questi orologi elettronici rendono ancora più semplice e divertente fare allenamento, utilizzando per calibrare meglio lo sforzo e trasformare la debolezza in resistenza. A sostituire l’orologio, arrivano le SmartShoes. Esse sono scarpe che integrano dei sensori e raccolgono dati sulla distanza effettuata, sul numero di passi e anche sulla postura che ha la persona che le indossa. Le SmartShoes avranno forza sul modo di allenarsi dei maratoneti e permetteranno di raccogliere una quantità di dati che mai sono riusciti ad avere in precedenza.
App Sports Fan
Ultimo le app inerenti allo sport. La tecnologica si è innovata anche per i suoi fan, con applicazioni sullo smartphone che permettono di seguire la propria squadra del cuore in maniera più vicina, con video/foto, contenuti e servizi riservati ai soli registrati all’app, creando una ulteriore fidelizzazione.
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