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Presentazioni F1: Alpine vuole la cima
La ex-Renault si svelata oggi on line
Tutti i tasselli del prossimo Mondiale di Formula 1 si vanno componendo rapidamente. Ieri vi abbiamo anticipato la presentazione della “regina” Mercedes (presentazione Mercedes) svelata stamane, alle 16 è stato il turno della Alpine F1. La squadra francese di sede inglese (che fu Renault, che fu Lotus, che fu Renault, che fu Benetton e che fu ancor prima Toleman) si è presentata nella sede di Enstone con un ormai consueto evento on line.
Riscoperta di un marchio
Luca de Meo, italiano dallo scorso anno amministratore delegato del gruppo Renault, ha dato una importante scossa all’ambiente della quadra che, dopo il rientro in Formula 1 nel 2016, sembrava essere quasi rassegnata ad un ruolo da comprimaria. La stagione 2020 si è chiusa con un quinto posto nel campionato costruttori condito da tre podi che viene visto come un punto di partenza per i più ambiziosi piani di questa stagione. Obiettivo nemmeno troppo nascosto è la terza posizione nel mondiale costruttori già “annusata” lo scorso anno, rilanciando al contempo un marchio dal grande valore sportivo. Un’operazione quest’ultima ben nota a de Meo, che negli anni passati al gruppo Fiat ha fortemente voluto il rilancio del marchio Abarth. La scelta di rinominare la squadra con il nome Alpine, noto per i trionfi nei rally mondiali ed a Le Mans ma mai visto al via nella massima formula, diventa strategica nel piano “Renaulution” che caratterizzerà le strategie del gruppo per i prossimi anni. Piani nei quali avrà un peso fondamentale, come ormai di consueto, la propulsione elettrica.
Un “esordiente” di lusso
In una stagione di Formula 1 basata soprattutto sulla stabilità, il team anglo-francese sembra andare invece in controtendenza. Unici confermati nei loro ruoli sono Esteban Ocon, reduce dal suo primo podio in carriera a Sahkir, ed il direttore esecutivo Marcin Budkowski. Gli altri ruoli chiave sono invece rivoluzionati, ad iniziare dal nome dell’altro pilota. La notizia del rientro di Fernando Alonso è infatti nota già da diversi mesi, più inatteso invece è stato vedere in pista l’asturiano nei “rookie test” di Abu Dhabi riservati agli esordienti. Abbastanza singolare definire in questo modo un bi-campione del mondo, ma le due stagioni di assenza dalla massima formula hanno permesso all’iberico di scendere in pista per queste prove, preziosissime vista la scarsità di giornate consentite dal regolamento. Fernando è apparso in remoto alla presentazione (è in fase di ripresa dopo l’incidente in bicicletta avvenuto nelle scorse settimane durante un allenamento a Lugano), ma la sua presenza per i “preseason tests” in Bahrain non è mai stata in dubbio. Ancor meno incertezze sono riservate alla sua voglia di riscatto. Più inattesa è stata invece la nomina di Daniil Kvyat come pilota di riserva. Il russo uscito dall’orbita Red Bull continua ad alternare stagioni da titolare a stagioni “in panchina” e chissà se ci sarà per lui la possibilità di tornare in gara. Il collaudatore cinese Guanyu Zhou è invece ormai una conferma nel vivaio Renault ed esperto titolare in Formula
2. Sarà invece molto interessante vedere all’opera il nuovo team manager Davide Brivio. Il dirigente monzese è alla sua prima esperienza nel mondo delle quattro ruote dopo avere portato al successo la scorsa stagione la Suzuki in MotoGP. Pochi avrebbero pronosticato il trionfo di Joan Mir nel mondiale e buona parte del merito va ascritto al grande lavoro di Brivio. Saprà ripetersi anche nel ruolo che fino a dicembre è stato ricoperto da Cyril Abiteboul?
La tecnica: continuità e concretezza
Dal punto di vista tecnico la nuova A521 (anche la nomenclatura segue la tradizione Alpine interrompendo il legame con Renault) si presenta come una strettissima discendente della R.S.20 dello scorso anno. Le ali usate in gara come di consueto saranno visibili solo in occasione dei test, il muso ricalca le forme della Renault 2020 e le fiancate hanno forme più generose rispetto alle vetture motorizzate Mercedes in quanto la power unit francese richiede pacchi radianti di dimensioni maggiori. Al momento a colpire maggiormente è la livrea caratterizzata dal “blue France” tipico delle Alpine ufficiali separato dal rosso al posteriore con una striscia bianca. Rispetto ai primi “render” mostrati è scomparsa la predominanza di nero per lasciare spazio ad uno schema cromatico che riprende il tricolore francese. Fernando Alonso ha già parlato di stagione di transizione e di sguardo rivolto al 2022, quando i nuovi regolamenti tecnici e l’imposizione del tetto di spesa potrebbero rimescolare le carte. Sarà davvero così? Lo scopriremo solo a partire dal Gran Premio del Bahrain.
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