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Radiabo – Paolo Canè: “La Coppa Davis a Bologna grande chance per vedere i campioni italiani”
Ai microfoni di Radiabo, all’interno della trasmissione Portici Rossoblù, è intervenuto Paolo Canè, grande campione di tennis bolognese, per parlare della recente assegnazione della Coppa Davis 2022 a Bologna. A far compagnia al conduttore Pietro Maresca, in studio erano presenti anche Paolo Chinellato, direttore della Virtus Tennis Bologna, e Gabriele Giordani, consigliere e direttore sportivo sempre della Virtus Tennis. Dopo una fase introduttiva nella quale Paolo Canè ha condiviso i suoi ricordi legati alla Virtus Tennis Bologna, la conversazione si è concentrata sulla Coppa Davis. L’ultima volta che l’evento avvenne a Bologna fu nel 1976 quando l’Italia vinse la coppa. Già recentemente la Coppa Davis era passata per l’Italia. L’anno scorso infatti il torneo si era svolto a Torino, dopo le ATP Finals di fine anno. Paolo Canè ha voluto sottolineare l’importanza della posizione di Bologna, che può rivelarsi un aspetto fondamentale per il buon successo dell’organizzazione, proprio grazie alla centralità del capoluogo emiliano. Fondamentale sarà anche la presenza di tutti i campioni, da Berrettini a Sinner, passando per Fognini, Sonego e Musetti, in quanto nelle ultime partite la squadra non era mai stata completamente a disposizione del capitano Volandri. Tra i doppisti la coppia più forte (anche vista la superficie) italiana è quella composta da Fognini e Bolelli, vincitori anche di uno Slam. Su un campo veloce però il ligure potrebbe essere svantaggiato. Un’idea potrebbe altrimenti essere Vavassori, specialista proprio del doppio, e migliore italiano in classifica, dopo Fognini e Bolelli.
Anche la formula sarà volta all’intrattenimento, tornando al meglio dei 5 match (l’anno scorso era al meglio dei 3). Il doppio rimane comunque fondamentale, soprattutto se ci sono dei doppisti, in maniera tale da poter far rifiatare i singolaristi. Negli ultimi anni la formula era stata rivista, causando anche un raffreddamento da parte dei tifosi. Spesso i giocatori avevano anche rifiutato la convocazione, preferendo concentrarsi sulla preparazione dei tornei individuali. La Coppa Davis dà la chance ai tifosi italiani di assistere a match tra grandi campioni. Così successe nel 1990 quando proprio Paolo Canè sconfisse a Cagliari Mats Wilander.
Sotto certi punti di vista la formula della Davis era dovuta cambiare, adattandosi ad un format più adatto allo spettacolo e alla tv, ed anche in seguito all’aumentare degli altri tornei, che hanno portato ad un calendario molto fitto. Così anche la bellezza e la tradizione del torneo era stato stravolto, perdendo anche di fascino. Certo che la presenza per 5 anni in Italia della Davis potrà far tornare in auge il valore dell’evento, anche grazie alla presenza dei tanti giovani giocatori di talento mondiale, e far così riavvicinare i tifosi.
La Coppa Davis riporta il grande tennis in Italia, in un processo già iniziato grazie alle Next Gen Finals a Milano e alle Finals ATP di Torino. Il tennis era mancato per tanto tempo dalla nostra penisola, soprattutto se si pensa al passato quando i tornei italiani erano molto frequenti, primo tra tutti il Torneo di Bologna, disputatosi fino al ‘98 e vinto dallo stesso Canè nel 1991. La Coppa Davis a Bologna, arriva l’anno dopo del Torneo ATP 250 di Parma
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