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Rugby – Bologna espugna Padova di misura!

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Vincere giocando male: succede (di solito ai grandi club) e per questo weekend va bene così.

Insomma, che la partita da disputare contro gli Universitari Padovani fosse impegnativa non destava alcun dubbio. Che fossero decisissimi a vendicare l’incontro di andata dove – a tempo scaduto – mancarono la segnatura decisiva per pochi centimetri, neppure. Quello che non si era messo in preventivo però, erano le enormi raffiche di errori a tinte rossoblù.

Andiamo avanti, sperando che le amnesie si siano concentrate tutte in una singola sfida.

 

La partita. Agli ordini del signor Francesco Renzi di Parma si comincia con l’Emilbanca che pressa subito gli avversari, mantiene il possesso di palla ed affronta a viso aperto i padroni di casa, per nulla intimoriti dalla disparità di classifica.

L’equilibrio però non riesce a sbloccarsi e nella maggior parte dei casi sono i felsinei a “fare e disfare” con errori di scelta o di trasmissione.

Le punizioni ottenute a favore, anche in situazioni intriganti, vengono calciate per guadagnare terreno e non si tenta mai la via dei pali proprio per quella sensazione di sicurezza che spesso può regalarti brutte sorprese.

Constatato però che lo sforzo risulta esser vano, a metà primo tempo, si decide di convertire una punizione da poco fuori dai 22 metri: Sergi calcia bene, ma sfiora il palo esterno. Padova risponde a sua volta con una punizione da posizione difficile ed ancora nulla di fatto ma, al secondo tentativo, verso fine della prima frazione, centra i pali per il momentaneo vantaggio.

3-0.

Rabbiosa reazione di Bologna che  – proprio sulla linea di meta –  vede vanificato lo sforzo per un “velo” sul portatore poco prima di segnare. Padova si libera dalla pressione ma sulla riconquista di palla, l’EmilBanca costringe al fallo i padroni di casa: da una zolla più agevole riprova Sergi. Palo, con ovale che torna in gioco senza esiti; calcio di liberazione e fine del primo tempo.

Guermandi cerca di mettere ordine nell’intervallo spiegando le consegne e motivando i ragazzi.

Ad inizio secondo tempo, vengono sostituiti in pochi minuti i 2 piloni che ben hanno figurato, pur dovendo assecondare alcune decisioni non sempre uniformi del direttore di gara nella gestione delle mischie chiuse.

Le nuove forze danno ulteriore ritmo alla contesa ma, anche a causa dell’eccessivo stazionare attorno ai raggruppamenti dell’ovale, non si arriva alla segnatura.

Alcune sgroppate dei ¾ danno l’impressione di poter portare punti da un momento all’altro, ma si trattata del solito “nulla di fatto”.

Poco oltre la metà del secondo tempo, dall’ennesimo “pick and go” si arriva finalmente alla segnatura nei pressi dei pali; il giudice di linea però attira l’attenzione dell’arbitro che, dopo aver assegnato la segnatura, la converte in una mischia in favore della difesa oro-amaranto per passaggio in avanti. Peccato.

Ad ogni modo, l’episodio ha il merito di riaccendere la gara.

A causa falli ripetuti viene sventolato un cartellino giallo al Cus, ma Bologna non ne approfitta, anzi, in inferiorità numerica i padroni di casa aggiustano la mira e raddoppiano, portandosi sul 6 a 0 quando mancano 10 minuti al termine.

Il 1928 risponde d’orgoglio. Il neo-entrato Neri porta sprazzi di energia davvero notevoli e, ad una manciata di secondi dall’ingresso in campo, si tuffa in meta: nell’atto di appoggiare a terra, l’ovale gli sfugge in avanti.

Altra occasione persa.

La linea avversaria sembra stregata, Bologna attacca da ogni dove ma con poca lucidità. Saltano un po’ gli schemi ed ognuno si adatta al ruolo necessario in base alle esigenze del momento; Padova ci crede e resiste, mentre i rossoblù ingenuamente non allargano il gioco. Crampi e stanchezza cominciano a farsi sentire; Francesco Macchione è costretto ad uscire sostituito da Gambacorta.

Da un raggruppamento sui 5 metri avversari, una serie di ripartenze portano a pochi centimetri dall’ultima striscia bianca: Sergi è il più lesto nel raccogliere e scavalcare i compagni per la marcatura pesante, anche se in posizione molto defilata.

Stavolta, al contrario dei precedenti tentativi, lo stesso Sergi infilza l’acca dalla piazzola tra il tripudio dei compagni e la giusta delusione dei padroni di casa.

Cus Padova 6, Bologna 7.

Vittoria importante, ottenuta pur non giocando bene. Poco importa, al momento.

Complimenti al CUS, che ha mostrato ottima organizzazione di squadra e capacità di confrontarsi con chiunque; con prestazioni del genere, si toglierà parecchie soddisfazioni.

Per coach Guermandi invece la necessità in settimana di compattare la squadra, rendere più fruttiferi gli sforzi e finalizzare alcune individualità al servizio della squadra.

Sabato ci sarà il “big match” contro la prima della classe e l’intento è quello di giocarsela fino alla fine. Qualora dovessero dimostrarsi più forti, riceveranno i nostri complimenti al terzo tempo.

 

 

Cus Padova v. EmilBanca Rugby Bologna 1928 6 – 7

(punti in classifica 1-4)

 

Rugby Bologna 1928: Soavi, Zambrella, Alberghini, Piazza, Signora, Bottone (70° Neri), Sergi, Vedrani, Schiavone, Guatelli, Cesari, Macchione Fr.(77° Gambacorta), Macchione E.(42° Fadanelli), Anteghini, Sandri (43° Barbolini)

A disposizione N.e. Guandalini, Gambelunghe, Wright

All. Fiorenzo Guermandi

Accompagnatore: Franco Rizzoli

Marcatore: Sergi (meta + trasformazione)

 

Foto Marta Dera

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