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Rugby- Bologna Rugby 1928 v. Amatori Parma 7-6 – 06 Nov
“The Winter is coming”. Già, l’inverno sta proprio arrivando: intanto si sente (diciamo che attualmente la tribuna scoperta del centro sportivo “La Dozza” non aiuta nessuno), ma soprattutto si nota sul campo. Le partite cominciano ad avere un peso specifico differente e la classifica sta iniziando a selezionare chi parteciperà ai nobili banchetti della parte alta e chi invece verrà relegato nel paludoso limbo della terra di mezzo. Divisione non semplice, soprattutto in un girone così equilibrato.
La partita. Sotto la plumbea trapunta celeste, i rossoblu partono benino ma non riescono a marcare punti. Il piazzato di Sergi è frenato dal vento, la sgroppata laterale di Signora dal disperato ripiegamento difensivo parmense. Nulla di fatto dunque nelle due occasioni iniziali e per buona parte del primo tempo si resta inchiodati sullo 0a0. Sino al 17’ circa, quando l’equilibrio si rompe grazie alla precisa pedata mancina del numero 15 ducale. Il piazzato parmense però, non scatena la reazione felsinea ma bensì sembra inserire altra polvere negli ingranaggi bolognesi, tanto da portare la macchina rossoblu ad un temporaneo “Black out collettivo”. Prima il signor Boraso sventola un giallo sotto al naso di Macchione concedendo agli ospiti 10 minuti di superiorità numerica, poi -grazie al solito sinistro dell’estremo- sono loro stessi bravi ad infarcire il risultato con la seconda punizione consecutiva per un inaspettato parziale di 0-6.
Tuttavia, in svantaggio negli uomini e nel punteggio, Bologna ha il merito di non disunirsi e grazie ad una caparbia difesa riesce a chiudere la frazione senza aggravare il gap sul tabellone.
Ad inizio della ripresa, il match per la verità non sembra poi volersi sbottonare più di tanto dall’evidente equilibrio e la sensazione è che l’Amatori si stia accontentando di pilotare l’incontro senza affondare il colpo del definitivo K.O.
Ecco, quando al 47’ i rossoblu si beccano il secondo giallo della partita (stavolta rifilato ad Alberghini) la percezione generale cambia anche sugli spalti e la partita svolta. I ducali sanno che il momento per portarsi a casa il prestigioso scalpo bolognese è ormai maturo, ma ancora una volta la banda di Ogier è superba nel difendere il minimo svantaggio. Già, perché in giornate come questa, bisogna saper restare attaccati al treno che porta al successo per poi tentare di salirci al volo alla prima occasione.
Detto fatto. Minuto settanta o giù di lì, Bologna va in touch invece che piazzare per accorciare ulteriormente le distanze. Scelta indubbiamente coraggiosa. Dalla rimessa laterale sull’out sinistro si creano un paio di fasi all’interno dei 22 avversari, da cui finalmente si riesce ad uscire riaprendo il ventaglio sino all’accorrente Soavi sulla corsia di destra che vola dritto in meta.
I gradoni si trasformano in un pericoloso formicaio di ombrelli saltellanti, ma calma c’è ancora da insaccare la trasformazione se si vuol passare in vantaggio.
Neanche a dirlo: da posizione impossibile Sergi centra i pali mandando il punteggio sul 7 a 6 e contestualmente al manicomio il manipolo di goliardici sostenitori rossoblu rimasti ad incitare la squadra infischiandosene della pioggia battente. Sembra fatta, ma la pazzia di questo sport sta proprio in questo, cioè che in sfide come questa nulla è certo. Tant’è vero che negli ultimi, risicati minuti prima del fischio finale, Parma colleziona ben due calci piazzati (non 1, ma 2!) per riportarsi in vantaggio. Mentre il primo da distanza sostenuta termina fuori di poco con buona pace di tutto il pubblico, il secondo (certo decentrato, ma molto vicino) non lasciava troppo scampo alle speranze. “ Ultima azione” il vociare dell’arbitro; ovale sul sostengo, piede mancino del solito numero 15 che scocca la bonarda e palla che dopo essersi alzata in volo, accarezza il palo esterno della porta rossoblu prima di spegnersi sul fondo!
Tripudio.
Forse immeritato, ma una volta tanto siamo noi a non subire il colpo gobbo a tempo scaduto.
Bologna batte Amatori Parma 7 a 6.
Quattro punti fondamentali che ci consentono la difesa del secondo posto in attesa che termini la classica pausa autunnale dedicata agli impegni della nazionale, e che da dicembre si possa riaprire la caccia alla volpe Pesaro!
Foto di Mauro Chiesi
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