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Rugby – Vittoria al cardiopalma contro Mirano: al “Dozza” finisce 39 a 38!

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Riprende la corsa del Bologna 1928 che, dopo la sconfitta a domicilio della capolista Casale nella scorsa giornata, supera Mirano e si prende così il terzo posto in classifica.

Una battaglia equilibrata, emozionante ed incerta sino all’ultimo istante. Merito di un Bologna voglioso di riscatto e di un Mirano difficile da superare.

La partita. Per il 1928 sblocca l’incontro Macchione al 7’, poi Zambrella ed il piede di Giannuli pareggiano il precedente contro sorpasso veneto figlio di una meta in carrettino al 9’ seguita dal timbro di Negrato -convertito da Masaro – al 23’.

Prima dell’intervallo, una percussione di Schiavone riporta di nuovo avanti l’Emilbanca e grazie al solito destro di Giannuli si va sul 19 a 12. La risposta veneziana però è veemente e si conclude nuovamente con la meta di Negrato che, arrotondata dal piede di Masaro, chiude la prima frazione sul 19 pari.

Nella ripresa, Giannuli sfrutta due calci piazzati per trascinare i rossoblù sul 25 a 19, mentre Signora (oggi man of the match!) trova la meta del bonus offensivo sul binario di sinistra. Giannuli, neanche a dirlo, centra l’acca da posizione semi – impossibile ed i padroni di casa volano sul 32 a 19.

Passano 5 minuti e Campagnaro (sì, il fratello del nazionale Michele) risponde presente trovando nuovamente lo spunto vincente: trasformazione precisa e Mirano di nuovo sotto break.

Al 30’, Bologna sfrutta la superiorità numerica con Zambrella che firma la sua doppietta personale. Giannuli arrotonda dalla piazzola per un (teoricamente) “rassicurante” + 13.

39 a 26 e tutto finito?

Manco per sogno. Il finale diventa un thriller.

Minuto 37’. Sari segna, la “conversion” entra e i bianconeri si avvicinano per l’ennesima volta. 39-33. Passano pochi minuti e Will Wright raccoglie al volo un calcio esplorativo di Alberghini e segna in tuffo. Lo stadio “Dozza” esplode per la giocata del talento inglese, ma l’arbitro annulla per una posizione di partenza irregolare. Peccato. Scampato al colpo del K.O. definitivo, Mirano contrattacca. Proprio allo scadere, da una touch sulla sinistra, gli ospiti trovano la piattaforma per la meta che ammutolisce il popolo di fede bolognese. 39 a 38. La conseguente trasformazione calciata da Campagnaro parte bene, ma si spegne sul fondo sfiorando il palo sinistro della porta felsinea.

Sospiro di sollievo e partita che finisce qui.

5 punti sofferti ma tutto sommato meritati. Onore a Mirano, nobile rivale mai domo fino alla fine.

Domenica prossima appuntamento contro Mogliano, nuovamente fra le mura di casa, per la sesta giornata di campionato prima della pausa di fine mese.

Le Fenici impattano. Tornano sotto le Due Torri con un pareggio le ragazze di coach Zuccherelli che, a Badia contro Ferrara, nella ripresa recuperano lo svantaggio di 10 punti grazie alle marcature di Neri e Rovatti e mantengono inalterata l’imbattibilità stagionale.

 Foto di Andrea Malossini

 

 

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