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SBK – Doppietta Davies. Sua anche gara due davanti alle “verdone” di Rea e Sykes – 14 Mag
SBK – Gara 2. Davies imprendibile. Rea limita i danni con un altro secondo posto. Podio per Sykes, solo quinto Melandri.
Nuovamente Chaz. Il numero 7 di Ducati Aruba.it si impone anche in gara 2, completando un weekend perfetto in cui la sua superiorità non è mai stata in discussione.
Nella gara odierna il gallese è stato costretto a partire dalla nona casella sulla griglia per via del nuovo (e rivedibile) regolamento che ad ogni round del mondiale inverte le posizioni rispetto all’ordine di arrivo di gara 1. L’alfiere della casa di Borgo Panigale non risente minimamente di tale svantaggio, rimanendo anche oggi il più veloce in pista. Spettacolare e di chirurgica precisione il sorpasso con cui infila Sykes alla Variante Bassa, prendendosi il comando della corsa nel boato di tutti i tifosi che gremivano le tribune ai lati della pista.
Probabilmente la marcia trionfale di Davies avrebbe subito un sicuro ritardo se non fosse stato per Badovini. La rottura del motore accusata dal pilota del team Grillini, ha costretto i commissari a sventolare anche oggi la bandiera rossa, vista la pericolosità della scia di olio presente lungo tutto il tratto in discesa che dalla Variante Alta porta alla curva della Rivazza. In quel momento la Panigale numero 7 si trovava a più di tre secondi dalla Kawasaki di Sykes. Come poi ammesso dallo stesso Davies nelle interviste a fine gara, tale interruzione gli ha semplificato il compito, cancellando la brutta partenza che lo aveva relegato in mezzo al gruppo.
Jonathan Rea limita i danni centrando nuovamente la seconda piazza. Il campione del mondo aveva trovato un setting migliore, dimostrando già nel warm up della mattina di essersi avvicinato ai tempi dell’imprendibile gallese di casa Ducati. Il numero uno ha però commesso un inconsueto errore alla variante che precede la linea del traguardo, perdendo di fatto la possibilità di tentare un eventuale ricongiungimento con Davies. Terzo posto per l’altra Kawasaki ufficiale di Sykes che, come in tante altre occasioni, si è visto rimontare e poi superare dai suoi connazionali che lo hanno poi preceduto sotto la bandiera a scacchi.
Giù dal podio la coppia Ducati di Fores e Melandri. Il primo si conferma ottima guida del team privato Barni, sin qui protagonista di un ottimo avvio di stagione. Il ravennate, invece, chiude male il weekend dopo la piazza d’onore ottenuta in gara 1. “Macio” era terzo alla fine del primo giro, dopo aver risposto anche al sorpasso di Rea. Tre giri dopo un errore (e non è stato l’unico nel corso della gara) lo ha relegato in una quinta posizione che non è poi riuscito ad abbandonare. Sicuramente ci si attende di più da un pilota come lui, ma siamo convinti arriveranno piste più congeniali allo stile di guida del numero 33 di Ducati.
Sesto posto per Lowes che comanda il nutrito gruppo di inseguitori costituito da Laverty (ottimo in settima posizione con la prima delle Aprilia), Torres, autore di una super rimonta dall’ultima posizione all’ottava dopo essersi ripreso dal virus intestinale del sabato, VdMark con l’altra Yamaha del team Pata e Mercado a chiudere la top ten.
Weekend da cancellare per le Honda che, in gara due, non sono andate oltre il dodicesimo e quattordicesimo posto con Hayden e Bradl. La caduta nelle libere del venerdì a cui si sono aggiunti ieri i problemi di elettronica in gara, non hanno di certo giovato a “Kentucky Kid”, incapace di trovare la quadra. Al tedesco suo compagno di squadra, si può perdonare il fatto di essere alla sua prima partecipazione ad Imola, ma gli errori di guida sono stati molteplici e ripetuti. Male anche Savadori, piazzatosi tra le due Honda senza mai essere riuscito a risolvere i suoi problemi di assetto e mancanza di grip. Infine sfortunata la gara di Camier, unico pilota MV Agusta, caduto nel corso del terzo giro quando occupava la seconda posizione.
Le alte gare di giornata
Bandiera rossa protagonista anche nella classe SuperSport 600, esposta dai commissari per ben due volte a causa delle cadute di Rolfo su MV Agusta. Nella prima l’italiano ha accusato un problema ai freni che lo hanno mandato fuori traiettoria e poi costretto alla caduta all’interno della Variante Bassa. La moto ha attraversato la via di fuga, prima di essere colpita da quella di un altro pilota del folto gruppo di partecipanti. La gara è quindi stata interrotta per consentire ai commissari di pulire la pista e riportarla ad essere praticabile.
Poco dopo la seconda ripartenza, ancora Rolfo, che aveva potuto riprendere il via grazie all’intervento dei propri meccanici durante la precedente pausa forzata, alla curva Tosa veniva sbalzato dalla moto per il più classico degli high side, coinvolgendo altri due piloti. Nuovo stop e gara posticipata a quella delle SBK. Alla terza ripartenza Sofuoglu, campione in carica in sella alla Ninja ZX-6R, superava in successione i propri avversari andando ad imporsi in volata sul francese Mahias, attuale leader della classifica mondiale. Completa il podio lo statunitense Jacobsen su MV Agusta.
Dominio Ducati anche in SuperStok 1000 grazie alla vena di Michael Ruben Rinaldi. Scattato dalla pole, l’italiano si è immediatamente messo al comando delle operazioni prima di vedersi sventolare per l’ennesima volta in questo weekend la solita Red Flag a causa del contatto con conseguente caduta tra l’australiano Jones e Luca Marconi (Yamaha R1), portato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna. Fortunatamente solo contusioni e un grande spavento per l’italiano che probabilmente rivedremo in pista già nel prossimo round a Donington.
Alla ripartenza, copione invariato con il numero 12 di Ducati Aruba.it a fare nuovamente l’andatura in una gara sprint di soli nove giri, alla fine dei quali è arrivata una meritata vittoria. Completano il podio Tamburini e Razgatlioglu, rispettivamente terzo e secondo nel mondiale, con Rinaldi sempre in testa a quota 70 punti.
Concludiamo con la SuperSport 300, classe dei giovani talenti sempre ricca di colpi di scena. A differenza del finale concitato nel turno precedente sul tracciato di Assen, questa volta a giocarsi la vittoria sono stati due soli piloti. Successo ottenuto dallo spagnolo Garcia che brucia Coppola in volata. Secondo posto utile all’italiano per accorciare nel mondiale sul leader Scott Deroue, solo undicesimo al traguardo. Piazza d’onore per l’ucraino Kalinin che si è imposto su Sanchez e De Gruttola nello sprint per il podio.
(foto: Valentino Orsini)
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