Tennis
Sinner: la ciliegina sulla torta ad una stagione stupenda
Coppa Davis e ATP Finals hanno concluso l’anno storico di Jannik e del tennis italiano. Ma ora attenzione alla WADA
L’Italia ha vinto anche la Coppa Davis, insomma. E lo ha fatto con sorprendente facilità, anche grazie alla mancanza di diversi top player, come Zverev e Djokovic, oltre alla gestione discutibile di Spagna e USA. Ma poco importa, perché in questo trionfo, il secondo di seguito, c’è tutto: la rivalsa di Berrettini, il sogno di Vavassori e Bolelli e la chiusura dell’anno storico di Sinner.
Italia sul tetto del mondo
Quinta BJK Cup, terza Coppa Davis (seconda consecutiva, peraltro) e prima “accoppiata” per un movimento che è più vivo che mai. Due coppie di doppio solidissime, due numeri uno di classe come Paolini e Sinner e una vastissima scelta per il secondo singolarista hanno portato la nazionale sul tetto del mondo. Poco male, visto che pochi anni fa sia uomini che donne arrancavano nell’ormai defunto Gruppo I, a volte retrocedendo in seconda serie.
Però… C’è un però, come sempre, questa volta dovuto all’ennesimo cambio di regolamento di una competizione ormai vista in tutte le salse. Dopo il solito primo turno, da cui l’Italia è esente in quanto campione, 14 nazionali maschili si sfideranno a settembre, ottenendo sette pass per la fase finale, in cui si aggregheranno alla nazione ospitante. Per il femminile, invece, restano i gironi, ma alle Finals arriveranno solo otto compagini.
Due ciliegine per Sinner
Torniamo ora al nostro numero uno di fine anno. Jannik Sinner ha chiuso la stagione con numeri clamorosi (73/6), mostrando un tennis dominante, ma anche duraturo all’interno degli undici mesi di stagione. A differenza dei suoi avversari, come Alcaraz, Djokovic e Medvedvev, che hanno mostrato una bellezza “fragile”, discontinua, l’altoatesino ha tenuto un livello straordinario nonostante un fastidio dovuto al costante fiato sul collo di casa WADA. Che, tra l’altro, deve aggiornare i suoi standard sul controllo degli sportivi, come ha detto il direttore Oliver Niggli a L’Equipe, ma questa è un’altra storia.
Il processo sancirà certamente un punto chiave della sua carriera, ma la notizia che potrà giocare in Australia è già positiva, e, soprattutto, le parole del direttore della WADA lasciano intendere una certa transigenza. Anche perché, come avevamo già anticipato qualche mese fa, una squalifica, che potrebbe comunque arrivare, sarebbe poco logica, visto il modo in cui Sinner è stato contaminato.
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