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Troppo Orizzonte per la Rari, a Catania finisce 20-2

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Se nella partita d’andata tenutasi allo Sterlino era stata lodata la grinta messa in campo dalla squadra bolognese (6-19 finale in favore delle siciliane, ma ottima la pallanuoto espressa dalle padrone di casa) nella piscina di Nesima la squadra di mister Posterivo è entrata in acqua confusa ed arrendevole, già sconfitta nella prima frazione di gioco (parziale 9-1 per Catania: più di un gol al minuto realizzato per la squadra di Miceli) e timida nelle conclusioni tentate nella porta difesa da Condorelli.

Il monologo catanese inizia dopo 10” dal fischio arbitrale, con Palmieri che si libera e scarica nella porta di Sesena. Dopo il 3-0 nei primi due minuti di gioco, Mazzia trova il gol restituendo entusiasmo alle sue, ma Catania con un perentorio parziale di 6-0 (3 reti per Williams) chiude anticipatamente i giochi e va alla prima pausa in vantaggio di 8 gol sulle avversarie. Il secondo tempo non sembra scuotere le bolognesi, certamente più attente in difesa (ed aiutate da alcuni ottimi interventi di Sesena) ma continua a subire la buona pallanuoto avversaria e viene forata per quattro volte (doppietta di Marletta, reti per Halligan e Palmieri, incontenibile ai due metri: su di lei ottima la parata di Sesena dal centro nel terzo parziale).
L’attacco felsineo è in panne, cerca soluzioni prevedibili e di debole potenza, Condorelli viene poco impegnata se non da una palomba insidiosa di Redaelli da molto lontano che il portiere della nazionale riesce a deviare con la punta delle dita. Negli ultimi secondi del terzo quarto Sesena con l’ennesima prodezza stagionale respinge il rigore battuto da Grasso spedendo le due squadre all’ultimo riposo sul punteggio di 16-1.
Il quarto tempo è pura amministrazione da parte di Catania: in porta cambio d’estremo difensore per entrambe le formazioni, da un lato con Celona e dall’altro con la trapanese trapiantata in Emilia Martina Allotta, che è reattiva nel respingere il tiro di Leone in contropiede. Bologna ritrova il gol dopo più di due tempi di digiuno grazie al rigore conquistato da Marchetti e realizzato da Repetto (venticinquesima rete stagionale per lei), e la partita si conclude con la cifra tonda di 20 a 2 grazie alla palomba di Grasso a 12” alla fine del match.

Bologna certamente ha pagato la pesante assenza di Rae Lekness, forte acquisto dal Canada che ha creato non pochi problemi alle squadre incontrate sinora dalla Rari Nantes; anche Catania si è presentato alla partita privo di due pezzi da novanta della propria formazione, Viacava e Gagliardi.
La prestazione felsinea, purtroppo, non tocca ancora la sufficienza: la partita era fuori dalla portata delle emiliane, come è evidenziato anche dalla classica (Catania con 40 punti è ancora in lotta per la prima posizione, Bologna invece occupa il decimo ed ultimo posto), ma se all’andata la squadra di Perna si era mostrata agguerrita e talvolta brillante nell’arginare lo strapotere tecnico e natatorio della formazione campionessa d’Italia (e che da poco ha scalzato la Sis Roma dal ruolo di detentrice della Coppa Italia), nella vasca siciliana la timidezza soprattutto iniziale e lo scarso feeling con il gol hanno portato Bologna ad offrire una performance opaca e con poco carattere, certamente condizionata dalla lunga trasferta e dalla già citata assenza di Lekness (anche se nella partita precedente contro Padova, dove già Bologna aveva dovuto fare i conti con l’assenza della canadese, la prestazione era stata di gran lunga migliore).

Ad analizzare rapidamente il match è stata proprio la numero 13 siciliana Martina Allotta, nata a Trapani ma stabilitasi a Bologna da alcuni mesi: “Immaginavamo purtroppo un risultato del genere, dovuto tanto al valore delle avversarie quanto all’impegno di una trasferta di questo tipo infrasettimanalmente. Sabato prossimo ci aspetta un’altra trasferta molto tosta in casa della Sis Roma, ma nei nostri pensieri deve esserci l’ultima partita delle 18 che prevede il campionato, cioè quella contro Trieste, dove sarà deciso il nostro destino: noi stiamo continuando ad allenarci tanto e ci faremo trovare all’appuntamento nella condizione migliore possibile, per cercare di riscattare la nostra stagione”.

Due giornate alla fine del campionato, e Bologna continua ad occupare l’ultima piazza: servirà attendere i risultati delle dirette contendenti alla salvezza, Como e Brizz Acireale, per capire quello che sarà il destino della Rari Nantes. Il prossimo impegno, forse anche maggiormente proibitivo rispetto a quello odierno, vedrà la rosa emiliana presentarsi al Foro Italico per affrontare la Sis Roma, corazzata alla guida del campionato che ha estrema voglia di confermare la propria posizione (grande attesa per il match di stasera contro le vicecampionesse d’Italia del Plebiscito Padova, unica formazione che potrebbe minare la vetta della classifica dove si trova Roma). Dopo il match contro le capitoline, la Rari sarà costretta a giocarsi il tutto per tutto tra una settimana esatta nell’ultimo scontro della stagione regolare contro Trieste, in un vero e proprio dentro o fuori, mercoledì 22 marzo.

Il tabellino:

EKIPE ORIZZONTE CATANIA 20-2 RARI NANTES BOLOGNA

Ekipe Orizzonte Catania: Celona, Halligan 2, Grasso 1, Oliva 1, Gant 1, Bettini 3, Palmieri 2, Marletta 4, Lombardo, Williams 4,  Londo 1, Leone 1, Condorelli. All. Miceli.

Rari Nantes Bologna: Sesena, Repetto 1, Perna, Mazzia 1, Redaelli, Morselli, Lepore, Marchetti, De Vincentiis, Altamura, Toth, Allotta. All. Posterivo.

Arbitri: Chimenti e Carmignani.

Note parziali: 9-1, 4-0, 3-0, 4-1.

Superiorità numeriche: Catania 5/9 + rigori 1/2; Bologna 0/4 + rigori 1/1.

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