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VERSTAPPEN TORO DEL DESERTO

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L’ olandese vince l’ultima gara del Mondiale F1 precedendo le Mercedes. Notte fonda per la Ferrari

 

Ha ragione Jacques Villeneuve quando dice che il brutto circuito di Abu Dhabi è sempre teatro di brutte gare e che purtroppo è sempre il finale di campionato ma, si sa, “pecunia non olet” e l’Emirato di Abu Dhabi è molto generoso con Liberty Media per assicurarsi la gara conclusiva del Mondiale. Ma oggi abbiamo potuto constatare anche come la loro generosità sia decisiva per avere al via un campione del mondo apparso davvero sotto tono e sicuramente ancora debilitato dopo avere contratto il Covid-19 in Bahrain. Ma andiamo con ordine per raccontare questo atto conclusivo del Campionato del Mondo di Formula 1 più complesso e compresso della storia.

 

Dopo avere mostrato una forma notevole in tre delle ultime quattro gare, in casa Red Bull è finalmente giunta una vittoria figlia della superiorità emersa fino dalle prove libere. Se ad Istanbul Verstappen deve rimproverare soprattutto sé stesso per gli errori compiuti e a Sahkir ha pagato cara una manovra scellerata di Leclerc, negli Emirati Max ha finalmente concretizzato il vantaggio sul passo gara emerso fino dal venerdì. Dopo avere conquistato la sua terza pole position in carriera, l’olandese ha deliziato con una partenza perfetta involandosi al comando e chiudendo di fatto la partita nei primi passaggi in cui ha costruito e gestito un margine sufficiente a controllare le Mercedes alle sue spalle. Al via nessuno ha voluto rischiare (forse i piloti erano memori di quanto accaduto nella doppia trasferta bahrenita) e le monoposto della stella a tre punte hanno mantenuto le posizioni conquistate al sabato. Bottas ha così preceduto per tutta la gara un Hamilton mai così opaco dalla gara di apertura in Austria. Tuttavia sul rendimento delle vetture di Brackley pesa sicuramente la precisa scelta tecnica di una mappatura motore estremamente conservativa che ha tolto smalto e cavalli non solo alle W11 in nome dell’affidabilità assoluta che, a quanto pare, non era a prova di bomba anche per le squadre clienti. Per conferma chiedere a Sergio Perez che dopo essere partito dal fondo per avere sostituito la power unit con una nuova di zecca si è dovuto ritirare all’ottavo giro chiudendo amaramente la “telenovela messicana” di cui è stato protagonista nelle ultime settimane. Cosa sarà della carriera di “Checo” lo scopriremo solo vivendo, intanto si è assicurato la quarta posizione nella classifica finale tra i piloti: un risultato assolutamente non preventivato ad inizio 2020. 

 

Lo stop del messicano mentre era lanciato in una rimonta importantissima per il mondiale costruttori ha anche rappresentato uno dei pochi scossoni della gara, provocando l’ingresso della Safety Car rimasta in pista per quattro tornate che sono apparse decisamente eccessive come tempo necessario alla rimozione della Racing Point di Sergio. La neutralizzazione ha di fatto anche anestetizzato ogni possibile strategia alternativa visto che tutti i protagonisti ne hanno approfittato  per effettuare l’unico cambio gomme e montare le gomme dure con cui concludere la corsa. Tra le poche eccezioni si segnalano le Ferrari. Come spesso accade nelle gare che vedono le rosse in difficoltà, i tattici di Maranello hanno deciso di allungare la permanenza in pista di Leclerc e Vettel per tentare di risalire posizioni. L’effetto è stato solo momentaneo. Charles dopo la sosta è piombato a fondo classifica superando, non senza fatica, le Haas, le Williams e l’Alfa Romeo di Giovinazzi, prima di rimanere bloccato dietro al “muro invalicabile” dell’altra Alfa di Kimi Raikkonen chiudendo tredicesimo. Sebastian Vettel alla sua ultima uscita da ferrarista è stato abile nel gestire le coperture per trentasei passaggi, ma anche per lui la rimonta è terminata alle spalle del compagno di scuderia. La prestazione della Ferrari a Yas Marina ha rasentato l’imbarazzante e la classifica costruttori parla chiaro. Il sesto posto, salvo solo per avere tratto il massimo vantaggio dalla caotica gara turca, è un risultato che la Scuderia non può più permettersi, ma l’inversione di tendenza in chiave 2021 sembra quanto mai improbabile.

 

Da menzionare infine la grande prestazione McLaren. Lando Norris ha bissato in gara la splendida quarta posizione ottenuta in qualifica mentre il sempre grintoso Carlos Sainz ha chiuso alle sue spalle garantendo alla squadra di Woking un’ insperata terza posizione nel mondiale costruttori. Risultato non solo platonico visto il premio in denaro frutto della spartizione dei diritti televisivi tra le squadre. Sconfitta e delusa la Racing Point, prossima a diventare Aston Martin, che rimasta con una sola vettura in gara ha ottenuto un decimo posto figlio dell’opaca prestazione di Stroll. In attesa dell’arrivo di Vettel.

 

La stagione è appena conclusa ed il 2021 è già alle porte. Mancano solo novantotto giorni al Gran Premio d’Australia ed il programma di test prevede un’unica sessione per tutte le squadre a Barcellona i primi tre giorni di Marzo, mentre il 2020 si chiuderà questa settimana a Yas Marina con la consueta sessione di prove dedicata ai giovani. Tra essi si segnala anche uno spagnolo da tenere d’occhio. Si tratta di un certo Fernando Alonso, pronto ad entrare nell’abitacolo della Renault prossima a colorarsi del blu Alpine. Mentre la firma dei contratti di Hamilton e Wolff in Mercedes tarda ad arrivare (solo “cinema” per i media?) e Red Bull non scioglie il “nodo” sulla scelta del secondo pilota, tutti i protagonisti tornano finalmente a casa per delle vacanze natalizie mai così desiderate. In attesa di una stagione in cui finalmente mettersi alle spalle “il c***o di Covid”, per dirla alla Vettel.

 

 

ORDINE D’ARRIVO

 

1

Max Verstappen

RED BULL RACING HONDA

55 giri

1:36:28.645

2

Valtteri Bottas

MERCEDES

55 giri

+15.976s

3

Lewis Hamilton

MERCEDES

55 giri

+18.415s

4

Alexander Albon

RED BULL RACING HONDA

55 giri

+19.987s

5

Lando Norris

MCLAREN RENAULT

55 giri

+60.729s

6

Carlos Sainz

MCLAREN RENAULT

55 giri

+65.662s

7

Daniel Ricciardo

RENAULT

55 giri

+73.748s

8

Pierre Gasly

ALPHATAURI HONDA

55 giri

+89.718s

9

Esteban Ocon

RENAULT

55 giri

+101.069s

10

Lance Stroll

RACING POINT BWT MERCEDES

55 giri

+102.738s

11

Daniil Kvyat

ALPHATAURI HONDA

54 giri

+1 lap

12

Kimi Räikkönen

ALFA ROMEO RACING FERRARI

54 giri

+1 lap

13

Charles Leclerc

FERRARI

54 giri

+1 lap

14

Sebastian Vettel

FERRARI

54 giri

+1 lap

15

George Russell

WILLIAMS MERCEDES

54 giri

+1 lap

16

Antonio Giovinazzi

ALFA ROMEO RACING FERRARI

54 giri

+1 lap

17

Nicholas Latifi

WILLIAMS MERCEDES

54 giri

+1 lap

18

Kevin Magnussen

HAAS FERRARI

54 giri

+1 lap

19

Pietro Fittipaldi

HAAS FERRARI

53 giri

+2 laps

NC

Sergio Perez

RACING POINT BWT MERCEDES

8 giri

DNF

 

CLASSIFICA FINALE MONDIALE PILOTI

 

1

HAMILTON L.

347 punti

2

BOTTAS V.

223 punti

3

VERSTAPPEN M.

214 punti

4

PEREZ S.

125 punti

5

RICCIARDO D.

119 punti

6

SAINZ JR C.

105 punti

7

ALBON A.

105 punti

8

LECLERC C.

98 punti

9

NORRIS L.

97 punti

10

GASLY P.

75 punti

11

STROLL L.

75 punti

12

OCON E.

62 punti

13

VETTEL S.

33 punti

14

KVYAT D.

32 punti

15

HULKENBERG N.

10 punti

16

RAIKKONEN K.

4 punti

17

GIOVINAZZI A.

4 punti

18

RUSSELL G.

3 punti

19

GROSJEAN R.

2 punti

20

MAGNUSSEN K.

1 punti

21

LATIFI N.

0 punti

22

FITTIPALDI P.

0 punti

 

 

CLASSIFICA FINALE MONDIALE COSTRUTTORI

 

1

Mercedes

573 punti

2

Red Bull

319 punti

3

McLaren

202 punti

4

Racing Point

195 punti

5

Renault

181 punti

6

Ferrari

131 punti

7

Alphatauri

107 punti

8

Alfa Romeo Racing

8 punti

9

Haas

3 punti

10

Williams

0 punti

 

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