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Volley Team Bologna, le parole del vicepresidente Piva: “Prossimo obiettivo l’A2”
Alberto Piva, ex giocatore di pallavolo professionista, adesso ricopre il ruolo di vicepresidente della società Volley Team Bologna. La squadra bolognese ha di recente conquistato la Coppa Italia Serie B, battendo in finale le bergamasche del CBL Costa Volpino. “Ho alzato la Coppa di A1 con Zinella, poi in B1 da allenatore-giocatore con Paolo Penazzi. Speriamo di alzarla per la terza volta, da dirigente di una squadra femminile stavolta – aveva raccontato Piva ai canali ufficiali del club nei giorni precedenti alla competizione – Abbiamo disputato un campionato da protagoniste, in un girone tra i più difficili, per cui l’ambizione è giocarci la Coppa e tentare di vincerla”.
Di seguito, ecco alcuni spezzoni dell’intervista a uno dei più importanti membri della dirigenza della società rossoblù.
Da pallavolista, hai giocato per 6 anni a Bologna: quella rossoblù è considerata dai più una piazza speciale dove fare sport. Per te lo è stata? E perché?
“Sono arrivato nel 1973/1974, giocando con la V sul petto. Eravamo sì pallavolo Lubia, ma associata alla Virtus. Dopodiché ho iniziato un percorso in giro per l’Emilia. Sono tornato a Bologna, alla Zinella, nel ‘79, alla corte di Nerio Zanetti. Ho giocato due anni in A2 ed il secondo siamo stati promossi, vincendole tutte. Nei due anni, il primo ci siamo salvati ed il secondo abbiamo vinto la Coppa Italia. Poi ho giocato con Paolo Penazzi in B1. Ho sempre amato la città di Bologna e, anche quando sono andato a giocare in altre città, ho sempre vissuto a Bologna”.
Hai collezionato ben 10 presenze in Nazionale, giocando con i migliori pallavolisti della tua generazione. Hai vissuto fianco a fianco ai talenti, così come, attualmente, da dirigente sai riconoscerli. Parliamo del talentuoso settore giovanile VTB.
“Ho giocato due anni in Nazionale Juniores, terminata l’esperienza sono stato convocato per due anni in Nazionale A, con i migliori giocatori di allora. Però parliamo di un’altra generazione. Mi hanno richiamato per le Universiadi in Messico nel 1979, nella famosa competizione dove Mennea fece il record dei 200. Per quanto concerne il discorso dei talenti, è compito del Direttore Gianluca Alberti. Ma mi preme sottolineare alcuni concetti che abbiamo portato avanti negli anni. Scoprire talenti bolognesi: è facile comprare giocatori provenienti da altre realtà, ma penso che sia più eticamente corretto far crescere dei talenti nelle proprie città. I ragazzi giovani hanno bisogno della famiglia, per cui manteniamo questo principio: Bologna per Bologna. Ciò ha dato origine a delle scelte: quella di mettere su la squadra in B1, la terza serie nazionale, perché potrebbe far diminuire il desiderio delle pallavoliste di spostarsi una volta ultimata la loro crescita. Ciò finalizzato a tenere qui a Bologna le pallavoliste cresciute nella squadra della propria città. Andando via da giovani si perdono i punti di riferimento. E non a caso, ogni anno, stiamo facendo partire sempre più centri di avviamento baby e minivolley”.
“Ho giocato due anni in Nazionale Juniores, terminata l’esperienza sono stato convocato per due anni in Nazionale A, con i migliori giocatori di allora. Però parliamo di un’altra generazione. Mi hanno richiamato per le Universiadi in Messico nel 1979, nella famosa competizione dove Mennea fece il record dei 200. Per quanto concerne il discorso dei talenti, è compito del Direttore Gianluca Alberti. Ma mi preme sottolineare alcuni concetti che abbiamo portato avanti negli anni. Scoprire talenti bolognesi: è facile comprare giocatori provenienti da altre realtà, ma penso che sia più eticamente corretto far crescere dei talenti nelle proprie città. I ragazzi giovani hanno bisogno della famiglia, per cui manteniamo questo principio: Bologna per Bologna. Ciò ha dato origine a delle scelte: quella di mettere su la squadra in B1, la terza serie nazionale, perché potrebbe far diminuire il desiderio delle pallavoliste di spostarsi una volta ultimata la loro crescita. Ciò finalizzato a tenere qui a Bologna le pallavoliste cresciute nella squadra della propria città. Andando via da giovani si perdono i punti di riferimento. E non a caso, ogni anno, stiamo facendo partire sempre più centri di avviamento baby e minivolley”.
Hai abbracciato il progetto del Presidente Roberto Sabbioni, contribuendo alla crescita della società. Quali sono i progetti per il futuro prossimo?
“I progetti immediati sono riuscire a fare l’A2, completando la ricerca delle risorse per fare un buon campionato. Ci siamo trovati, improvvisamente, proiettati verso la Serie A, in anticipo rispetto al progetto di arrivarci in due anni. Adesso stiamo cercando di completare gli aspetti burocratici ed economici. Dico burocratici perché ci siamo dati due anni per la costruzione del palazzetto vicino al PalaMargelli, presso il complesso dell’Arcoveggio. E’ successo tutto improvvisamente, grazie ad una bella squadra allenata da Coach Zappaterra che ha vinto praticamente sempre”.
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