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Il semaforo rosa – Vr46 Academy, dove i sogni dei ragazzi diventano realtà

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Crescere sotto l’ala del più grande motociclista di tutti i tempi porta a risultati incredibili. Un modello da prendere a esempio e di cui la Motor Valley e l’Italia intera possono essere fieri

La Vr46 Academy è una realtà unica nel suo genere, ideata, progettata e costruita da una leggenda della MotoGP e delle moto che ha saputo ancora una volta vedere più lontano di chiunque altro. Nello sport non è mai facile arrivare ad alti livelli e competere con i migliori, ma se parliamo di motorsport allora diventa tutto ancora più difficile. Ci sono tantissimi ragazzini che nelle categorie minori fanno intravedere il loro talento, che se coltivato potrebbe permettergli di arrivare fino alle competizioni mondiali, ma a causa degli elevati costi per continuare a gareggiare e salire di categoria molto spesso decidono di abbandonare le gare e seguire altre strade. Questo scenario è comune sia al mondo delle due ruote che a quello delle quattro, dove la richiesta economica fin dalle gare di Go-Kart è molto elevata. Ma se nel mondo delle competizioni automobilistiche si intravede già una formazione di vivai nei quali i giovani di talento possono crescere e avere grandi ambizioni, vedi la Ferrari Driver Academy o quella della Red Bull come tante altre tipo Renault e Mercedes che hanno un programma giovani, al contrario per le moto l’Academy fondata da Valentino Rossi è l’unico ambiente che rende onore al nome che porta.

 

La presentazione dello Sky Racing Team VR46 (la Repubblica – Sconosciuto)

LE ORIGINI DELLA VR46 ACADEMY

La Vr46 Academy nasce nel 2013 quando Valentino e i suoi amici e collaboratori più fidati, Alessio “Uccio” Salucci e Alberto Tebaldi, decisero di dare una forma ufficiale a quello che stavano già in qualche modo portando avanti nelle terre di Tavullia. Si perché Vale si è sempre circondato di amici-piloti ai quali dispensare consigli quando anche mentre si allenava. Basta pensare che il suo primo allievo era stato Marco Simoncelli. E che non sia proprio nata da lì l’idea di rendere ufficiale una scuola per far crescere i giovani che saranno il futuro della MotoGP. L’ambizione è proprio quella. Riportare in alto il tricolore italiano nella classe regina dopo anni di dominio spagnolo anche e soprattutto nelle classi inferiori di preparazione alla MotoGP. Dopo la fondazione nel 2014 nasce lo Sky Racing Team Vr46, con cui l’Academy farà il suo vero e proprio debutto nel mondiale. Il primo gruppo di piloti che hanno vestito i colori della scuola di Rossi erano: Andrea Migno, Niccolò Bulega, Franco Morbidelli, Luca Marini e i due piloti ufficiali del team Moto3 Romano Fenati e Francesco “Pecco” Bagnaia. Sicuramente ad oggi molti di questi nomi si sono affermati nel motomondiale ma nel corso del tempo a loro si sono aggiunti anche altri piloti degni di nota. Lorenzo Baldassarri, Stefano Manzi, Dennis Foggia e Celestino Vietti.

 

I primi tempi della VR46 Academy (la Repubblica – Sconosciuto)

GIOVANI TALENTI DIVENUTI CAMPIONI

Dal primo giorno ad oggi la Vr46 ha ottenuti tantissimi successi e risultati prestigiosi. I percorsi dei giovani centauri sono partiti dal basso facendogli fare gli step giusti. Migno, Bulega e Marini sono partiti dal CEV prima di arrivare nel mondiale così come altri pilotini sono passati prima dal CIV. I più grandi successi fin qui raggiunti non possono che essere i due mondiali Moto2 conquistati. Il primo nel 2017 con Franco Morbidelli con il Team Marc VDS, poi bissato l’anno successivo con Pecco Bagnaia in sella alla Kalex del Team Sky Vr46. Risultati che dimostrano la bontà del progetto nato ormai otto anni fa e della qualità investita per aiutare i giovani italiani a realizzare i loro sogni. Oltre a questo consideriamo che in MotoGP nel 2022 ci sono ben quattro piloti che vengono dall’Academy. Bagnaia sulla Ducati Ufficiale, Morbidelli sulla Yamaha Ufficiale, e i due alfieri del team Aramco Vr46 Luca Marini e Marco Bezzecchi.

 

Bagnaia e Morbidelli futuri campioni del mondo (Motociclismo – Sconosciuto)

STRADE ALTERNATIVE

Non tutti però hanno deciso di finire o continuare il loro percorso nella Vr46. Ci sono molti giovani che hanno anche deciso di lasciare l’Academy e provare a camminare da soli. Tra questi spiccano Niccolò Bulega e Lorenzo Baldassarri che figuravano tra i primi piloti a far parte del progetto. Così come Dennis Foggia che dopo l’esperienza nel team Sky Vr46 Moto3 ha deciso di rescindere il suo contratto e lasciare la scuola di Tavullia. Dei tre solo l’ultimo è stato capace di ottenere buoni risultati una volta fuori dall’accademia, riuscendo a ottenere podi e vittorie oltre il secondo posto nel mondiale Moto3 dietro a Pedro Acosta. Per Bulega e Baldassarri non è stato lo stesso, perché se insieme alla Vr46 sono riusciti a ottenere vittorie e podi una volta scelto il loro percorso, lontano da Tavullia, non hanno più brillato come avevano fatto vedere nelle stagioni precedenti. Un discorso a parte merita Romano Fenati, talento cristallino del motociclismo italiano ed uno dei primi che Valentino ha portato sotto la sua ala, che è anche il protagonista delle prime soddisfazioni targate Vr46. Il suo rapporto con l’Academy è finito in modo burrascoso e la sua carriera dopo aver vestito i colori del Team Sky non ha nascosto delle ombre caratteriali che forse ne hanno oscurato anche le performance in pista. Detto questo non significa che la Vr46 Academy sia l’unica strada percorribile per arrivare in MotoGP o ad alti livelli nelle competizioni motociclistiche. Vedi Enea Bastianini o Fabio di Giannantonio, che per la stagione 2022 correranno con Ducati in MotoGP, i quali non sono mai passati per l’accademia del Dottore, ma hanno raggiunto risultati molto importanti. Di sicuro quella che conferisce la Vr46 è un’ottima base di apprendimento dalla quale costruire un futuro brillante sulle due ruote attraverso i consigli e l’esperienza di chi in quel mondo ha militato per più di 20 anni sempre al top e diventando un’icona per le moto.

 

Bagnaia e Morbidelli futuri campioni del mondo (u/angrydad69 su Reddit – Sconosciuto)

UNICITÀ

Il modello costruito da Valentino Rossi e portato avanti negli anni guarda sempre al futuro per far sì che il motociclismo italiano come eccellenza non passi mai, ma sia sempre ai livelli più alti possibili nello scenario mondiale. L’Academy investe sui giovani fin dai campionati minori a livello nazionale perché intravede in loro un talento non già pronto, ma da far crescere, da lavorare per trasformarlo in una dote che permetta ai giovani piloti di splendere ed arrivare a rappresentare l’Italia nei circuiti e nelle competizioni più importanti al mondo. Unica nella sua essenza come il suo fondatore.

Una giornata con la VR46 Academy (valentinorossiracing su YouTube)

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