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Wimbledon – Un super Sinner porta al quinto set Djokovic, ma non riesce nell’impresa

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Finisce al quinto set l’incontro fra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Ma questa volta il campione serbo ha dovuto faticare più del dovuto. Questa la nostra cronaca.

IL DOMINIO.  Strepitosa la partita del giovane tennista altoatesino che domina i primi due set e mette in seria difficoltà il campione serbo, che il torneo di Wimbledon lo ha già vinto 5 volte. Sembra partire male il giovane italiano che perde subito il game di servizio: è 2-0 Djokovic. Il giovane e talentuoso Jannik di certo non era favorito – i book quotavano 6 la sua vittoria del match – ma lui non ci sta e, contro ogni pronostico, inizia a macinare gioco, gestendo l’iniziale svantaggio con calma e tranquillità: Nole inizia a subire la grinta dell’altoatesino. Break su break il giovane italiano si porta più che meritatamente a casa un primo set perfetto: 7-5. Eppure non è finità perché in scioltezza Sinner doma e domina l’esperienza e l’esplosività di Djokovic, conquistando per 6-2 anche il secondo set. Dagli spalti il pubblico, dopo un’inziale stupore, inizia ad ammirare la promessa italiana ed ad ogni game conquistato lo sostiene con uno scrocio di appalusi.

 

LA RIMONTA. I match di Nole Djokovic però riservano sempre sorprese e, anche se in chiara ed evidente difficoltà, contro la spensieratezza e probabilmente anche un pizzico di incoscienza del promettente ventenne italiano, vuole a tutti i costi rientrare in partita. Obiettivo rimonta. Djokovic cambia strategia a partire da un cambio d’ abito; prende una polo di ricambio e va negli spogliatoi per il toilet break: deve chiarirsi le idee e ritrovare la giusta serenità. È proprio questo momento – spiegherà il campione serbo ai microfoni della stampa inglese – la chiave del match, in cui si parla allo specchio, si calma, recupera le energie e torna in campo per la rimonta. Come un toro di una corrida spagnola, ferito ma non sconfitto, Djokovic torna in campo con un’altra testa e per Sinner non c’è nulla da fare. Il tennista italiano si deve arrendere allo strapotere fisico e mentale del fenomeno serbo, che ha vinto consecutivamente le ultime tre edizioni del torneo di Wimbledon. 6-3, 6-2 per il serbo. 2 set a testa. Tutto da rifare quindi per Sinner.

 

FUTURO. Jannik Sinner però ci crede ancora, come anche migliaia di tifosi italiani che seguono il match incollati al televisore di casa o riuniti nei bar del quartiere. Ma c’è troppo Nole in questo match.

Sinner ci prova e ci riprova, colpo su colpo, alcuni davvero spettacolari, prova a tenere il passo ma l’esperienza e la testa del campione serbo fanno la differenza e anche il quinto ed ultimo set scivola nelle tasche di Nole Djokovic. 6-2. La rimonta è conclusa ed il serbo vola in seminifnale.

Poco, anzi pochissimo, si può rimproverare al ventenne italiano, già entrato nella top 10 mondiale, il 5° più giovane in questa classifica dal 1994 ad oggi. Tanta la qualità che ha messo in campo oggi Sinner: tecnica, gestione della pressione, grinta, carattere. La tranquillità del predestinato. Il sogno italiano si infrange contro l’esperienza di Djokovic ma una cosa è certa: Jannik Sinner è il futuro del tennis italiano.

 

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