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I trionfi della Virtus – dodicesima puntata – 1984: il decimo scudetto

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Nuovo allenatore Alberto Bucci, con vice Ettore Messina. Al confermato Rolle viene affiancato Van Breda Kolff, poi una batteria d’italiani notevole: Brunamonti, Fantin, Bonamico, Villalta, Valenti, poi un giovane Binelli, Daniele e Lanza. Stagione regolare senza sconfitte in casa, ma alla fine il Billy è davanti. Nei playoff si fa fuori Napoli 2-1, poi la Berloni Torino con un secco 2-0. In finale c’è Milano e subito una meravigliosa Virtus vince in trasferta. Il profumo di scudetto è fortissimo, basta vincere in casa, dove le V nere non hanno mai perso. Invece succede l’imprevisto, l’Olimpia sbanca Piazza Azzarita e si torna  a Milano, per cercare di ripetere l’impresa.

Granarolo sempre avanti, con scarti anche in doppia cifra, ma alla fine Milano ha i liberi per sorpassare: Bariviera li fallisce entrambi e Brunamonti va a schiacciare nel canestro avversario il pallone della sicurezza e dello scudetto della stella, per la gioia dell’avvocato Porelli, artefice di un’altra Virtus vincente, e della Bologna virtussina che festeggia il ritorno della squadra in piena notte in Piazza Azzarita, dove il mitico custode Amato Andalò illumina il palazzo a giorno.

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