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I trionfi della Virtus – ventunesima puntata – 1997: la quinta Coppa Italia

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L’esordio in Coppa Italia, senza Binelli appiedato da una distorsione al ginocchio sinistro con successiva infiammazione, è a Montecatini, dove i bianconeri non riescono mai a scrollarsi di dosso i toscani, i quali nel finale sorpassano, dopo che il primo tempo si era chiuso sul 43-43. Magnifico, con una tripla, pareggia a quota 87, ma i locali prevalgono 90-89. Due giorni dopo, nel ritorno a Bologna il capitano Binelli è nei 10, ma fa solo la ruota: tutto facile, 101-76, con 30 punti di Komazec e qualificazione per la Kinder. guadagnandosi una facile qualificazione. In queste prime uscite ufficiali Patavoukas affidabile al tiro, ma la squadra gira meglio con Galilea, che si dimostra anche gran difensore, anche se più leggero in attacco. A Imola, per i quarti di Coppa, ancora senza Binelli, ma la Casetti è senza Huckaby, partono meglio i padroni di casa, 18-12, ma la  Virtus vola a vincere di 23 punti, chiudendo praticamente il discorso qualificazione. In questa gara Bucci ha provato anche Abbio da playmaker. Al ritorno, due giorni dopo, imolesi sempre con un solo americano e Virtus ancora senza il capitano, tenuto preuzionalmente a riposo. Finisce 99-69, con parziale della ripresa 54-23. È il 12 settembre 1996, se ne riparlerà a marzo.

In Final Four a Casalecchio contro la Mash, reduce da 11 successi consecutivi tra campionato ed Europa, la Virtus parte soffrendo, 0-7 al 2′, 9-19 al 9′ sul terzo fallo di Savic (14 punti e 7 rimbalzi), con anche un tecnico alla panchina. I veronesi mettono entrambi gli Usa in panchina e Bologna si riprende: Prelevic (19 punti), con le sue penetrazioni, trova il punto debole scaligero, Carera (10 punti) combatte come di consueto ed è uno degli artefici del successo a rimbalzo (40-26), Abbio si sacrifica (9 rimbalzi, oltre a 10 punti), Ravaglia, 14 punti con un 4 su 5 da tre, che permette alle V nere di avere un ottimo 7 su 15 da oltre l’arco. Così, nonostante il computo passivo recuperate – perse (6-14), già all’intervallo la Kinder comanda, 39-33. Alla fine il successo arriva per 73-68, con anche Komazec, in panchina in borghese.

In finale c’è da affrontare Cantù, che ha eliminato Milano. La Polti è troppo corta per poter affrontare due gare intense in due giorni; infatti disputa un buon primo tempo, nel quale la Virtus riesce ad allungare leggermente solo nel finale, con 7 punti di Patavoukas (9 in tutto), dal 32-34 al 39-34 col tempo che termina 39-36, ma nella ripresa gli ospiti segnano solo 13 punti nei primi 16′ e la Kinder prevale 75-67, nonostante avesse iniziato con 3 falli di Binelli in 3′. Decisivo Prevelic con 18 punti, MVP della manifestazione, dopo aver rischiato l’allontanamento dalla rosa qualche tempo prima, ottimo Magnifico, 13 punti, 5 su 7 al tiro, con una tripla, e due su due ai liberi, più 9 rimbalzi in 24′. Detto di Patavoukas, buono anche l’apporto di Galilea, che in una stagione sfortunata, con una lunga assenza per infortunio, riesce a disputare tutte le sei gare di Coppa Italia.

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