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A Udine è Big Match fino alla fine: la Fortitudo si arrende 81-75

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APU OLD WILD WEST UDINE – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 81-75 (17-9; 24-19; 13-26; 27-21)

 

Statistiche:

Udine: Mussini 7, Palumbo 2, Antonutti 6, Gaspardo 5, Cusin 6, Briscoe 14, Fantoma ne, Esposito 9, Nobile 11, Pellegrino 8, Sherrill 13. All.Boniciolli

Fortitudo: Biordi ne, Thornton 15, Aradori 23, Barbante 4, Panni 8, Paci 4, Fantinelli 4, Italiano 6, Cucci 7, Davis 4. All.Dalmonte

Tiri liberi UD 11/17 BO 13/17

Tiri da due UD 23/43 BO 16/35

Tiri da tre UD 8/20 BO 10/25

Rimbalzi UD 36 BO 33

Falli UD 19 BO 17

 

Arbitri: Moretti, Yao, Longobucco

Quintetti iniziali:

Udine: Briscoe, Palumbo, Pellegrino, Gaspardo,  Esposito. 

Fortitudo: Fantinelli, Thornton, Aradori, Davis, Paci.

Dopo un inizio avaro di canestri, la partita decolla nel secondo quarto e rimane aperta fino alla fine. Grande reazione della Fortitudo nel secondo tempo dopo le difficoltà incontrate nei primi 20′ minuti. Prestazioni sopra le righe per tanti giocatori, Aradori cede per ultimo a Briscoe, Sherrill e tutto il resto del roster di Boniciolli, che legittima la propria forza in un big match dall’altissimo tasso di insidie.

Un Palacarnera sold out si trova ad assistere ad un gara tecnica e non esattamente spettacolare in avvio. Merito di difese attente e strette, sommate a numerose palle perse che concedono un misero 4-4 dopo i primi 5′ minuti di gara. Se Udine deve attenderne oltre due prima di togliere il numero 0 dai punti segnati, non è esattamente da meno la Fortitudo. Nonostante trovi con Paci, tornato in quintetto dopo l'”ne” di Cividale, il primo canestro dopo pochi possessi, rimane a secco per i successivi. Nonostante la retina si muova col contagocce, il ritmo è tutt’altro che lento. Accelera anche nel punteggio quando Briscoe e Sherill, coadiuvati dalla precisione di Cusin dalla media,  decidono di farsi carico dell’attacco friulano e firmare il primo break della partita portandosi sul   +7 (15-8) nei minuti finali del primo quarto. Molto meno precisa la mira dei biancoblu, incapaci di reagire e scivolati lentamente nelle mani degli avversari. 17-9 dopo 10′.

La doppia cifra di vantaggio sembra una formalità per la squadra di Boniciolli ed infatti arriva non appena comincia il secondo quarto, legittimando il gap tra le due squadre in campo. La voglia di vincere rimane dalla parte dell’Apu anche dopo il time out forzato da Dalmonte ma la reazione fortitudina è quella necessaria a non far scappare i padroni di casa. Italiano sblocca la Fortitudo da tre e Thornton replica fino al -4, prima che Nobile si riprenda quanto concesso con gli interessi: 3 triple e nuovo +13 (36-23) in un attimo. A questo punto parte la sfida dai 6,75 metri: Udine colpisce forte, la Effe subisce cercando di rimanere aggrappata al punteggio che adesso corre e segna 41-28 all’intervallo. 

Una partita che ha definitivamente ingranato nel secondo quarto, riparte dove si è interrotta. Si continua a tirare da lontano, la formazione friulana continua a trovare continuità realizzativa, quella bolognese riesce a rosicchiare qualche punto, pur sprecando delle ottime occasioni, per ridurre il divario fino a dimezzarlo (45-38) dopo 4′ nel terzo. L’inerzia cambia spesso e rapidamente in questa fase della gara: se la Fortitudo alza la propria intensità difensiva e sfrutta a dovere il contropiede, Udine disegna canestri dal notevole coefficiente di difficoltà. Si fa sentire anche la folta presenza della Fossa in trasferta e spinge i biancoblu alla rimonta fi che possesso dopo possesso arriva fino al -2 (50-48) firmato da Aradori, confermato pilastro offensivo della Kigili. E come se non lo avesse già chiarito, si fa carico anche del pareggio (54-54) a 1’20” dalla fine del periodo. Nuova condizione di assoluto equilibrio a 10′ dal termine. 

Sfida nella sfida è la premessa dell’ultimo quarto quando tutto è messo in discussione. Bologna rimette per un momento il muso avanti dopo i primissimi possessi di gara dando il via ad un gioco di sorpassi e contro sorpassi, ognuno diverso da quello precedente tra triple, schiacciate e dormite difensive. Panni on fire tiene a contatto la squadra ospite, Thornton un minuto dopo è chirurgico da tre per il 68-68 a 3′ dalla sirena finale. Mentre Davis è costretto ad uscire per infortunio, Un’altra mini-gara nella gara prende il via, con la palla a spicchi che il talento dei due roster rende meno pesante del previsto. Se Briscoe permette a Udine di restare in vantaggio, l’ennesima tripla di Aradori mette a ripetizione in bilico l’esito finale, più che mai incerto a 1′ dalla fine (74-71). Ottimo attacco biancoblu ma non finalizzato da Cucci, ribaltamento di fronte, palla a Sherrill dai 6,75 metri, catch and shout, ciuf, boato  liberatorio del palazzo e +6 che significa mettersi  tre quarti di partita in tasca. Stoico Aradori ad accorciare in arresto e tiro all’indietro ma il cronometro si avvicina allo 0 ed allora si spera nell’errore dalla lunetta. Non succede, Udine vince col fiatone 81-75 una gara che ha messo in luce la forza delle due squadre, destinate entrambe a giocare con grandi velleità di risultati fino a fine stagione. 

 

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