Basket
Il quasi mezzo secolo di Alessandro Frosini
Alessandro Frosini, nato a Siena il 22 settembre 1972, arriva alla Virtus nell’estate 1997 e rimane fino al 2003. Provenendo dalla Fortitudo, dove aveva già giocato e perso due finali, il suo trasferimento fa molta notizia a Bologna. Un rumore che, inizialmente, condiziona il rendimento di Ale, poi Frosini diventa una pedina fondamentale per un periodo che vede le V nere conquistare due scudetti, tre Coppe Italia, due Euroleghe, una Supercoppa europea non ufficiale e raggiungere altre tre finali europee, due di Eurolega e una di Saporta, e una di Coppa Italia.
È l’unico, insieme a Rigaudeau, a essere in campo il 23 aprile 1998 nella conquista della prima Eurolega a Barcellona e il 5 maggio 2002 a Casalecchio, quando perdendo contro il Panathinaikos la possibilità di confermarsi campione d’Europa, la Virtus concluse il ciclo delle due squadre bianconere più forti di sempre, quella della doppia vittoria Eurolega-Campionato del 1998 e quella del grande Slam del 2001. E Alessandro nel 2003 divenne anche capitano della Virtus, sostituendo proprio Rigaudeau, quando Le Roi partì per Dallas e l’NBA.
Fu una questione di pochissimi mesi, perché poi venne l’estate della cancellazione dell’affiliazione della Virtus e cominciò una nuova vita. Per Alessandro 2440 punti (ventesimo posto nella storia delle V nere) in 356 gare giocate (nono assoluto). Frosini, dopo aver lasciato la Virtus, con alle spalle tanti successi e una brillante carriera anche in Nazionale, giocò ancora per molti anni, poi è diventato un brillante direttore sportivo.
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