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Alla scoperta di: Bryant Dunston un maestro al servizio della Virtus

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L’arrivo di Bryant Dunston chiude al 99% il mercato della Virtus Segafredo Bologna, l’1% rimane legato alla figura di Iffe Lundberg il quale, come da dichiarazioni del DG Paolo Ronci è un giocatore della Virtus ma che rimane, se dovesse arrivare un’offerta allineata alle richieste di ambo le parti, pronto a partire. Quella del newyorkese classe ’86 è invece una presa di caratura d’alta Europa, concretizzatasi grazie all’uscita dio Ismael Bako, approdato ai russi dell’Unics Kazan. Lo statunitense naturalizzato armeno, 203cm per 114kg, non ha certo bisogno di presentazioni agli appassionati di pallacanestro europea, avendo, negli ultimi dieci anni, vestito le canotte di Olympiakos ed Efes con cui ha dominato sui più importanti campi d’Eurolega. 

Carriera 

Nativo di New York (28 maggio 1986), frequenta il college di Fordham Rame, uno dei maggiori atenei della grande mela, dove nei quattro anni di attività fa registrare 15,5 punti, 8,3 rimbalzi e 2,4 stoppate di media, numeri che gli hanno permesso, nel 2013, di entrare nella Hall Of Fame dell’ateneo. Nel 2009, dopo la formazione collegiale, inizia la sua carriera professionistica agli Ulsan Mobis Phoebus in Corea del Sud, dopo due stagioni in Asia arriva la chiamata dell’Aris Salonicco dove però gioca solo qualche mese e nel febbraio 2010 si trasferisce in Israele al Bnei Hasharon. In Israele si mette in mostra e riceve la chiamata del Hapoel Holon dove raggiunge la finale di coppa di lega e il terzo posto nei playoff scudetto. Ancora una volta un cambio di casacca nella stagione successiva, la chiamata arriva dall’Italia, più precisamente dalla allora Cimberio Varese, dove fa registrare una stagione da 15,1 punti, 7,6 rimbalzi e 2,2 stoppate a partita risultando uno dei principali artefici del primo posto in classifica in campionato e il raggiungimento della finale di coppa Italia persa contro la Mens Sana Siena (l’MVP della finale fu D.Hackett). La grande stagione nello stivale lo mise sotto la lente d’ingrandimento degli allora bi-campioni d’Europa dell’Olympiakos Pireo dove approdò nell’estate 2013, da qui l’inizio di una carriera europea sempre al vertice, senza riuscire ad alzare l’ambito trofeo ma essendone miglior difensore della competizione per due anni di fila e conquistando il suo primo scudetto nazionale (Grecia) nella stagione 2014/15. Dopo due anni al Pireo il passaggio all’Efes, dove si accaserà per ben otto stagioni diventando una vera e propria bandiera e alzando innumerevoli trofei, Campionato turco: 2018/19, 2020/21, 2022/23; Coppa del presidente: 2015, 2018, 2019, 2022; Coppa di Turchia: 2018, 2022 e le due Eurolega nel biennio 2020-2022. 

NAZIONALE 

Con la nazionale Armena ha vinto il titolo europeo FIBA dei piccoli stati (2016) chiudendo la competizione con 9,4 punti e 9,2 rimbalzi a partita, nella finale contro Andorra i suoi 15 punti e 12 rimbalzi sono stati fondamentali per il successo. 

Caratteristiche di gioco 

Bryant Dunston è il tipo di giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere nel proprio organico, è il classico esempio di lungo fisico che da solo può occupare l’area ed esserne il dominatore. Le sue peculiarità, che ne hanno fatto un giocatore di prima fascia a livello europeo riguardano la capacità e la propensione alla cattura dei rimbalzi sia difensivi che offensivi, e se l’anno scorso i rimbalzi catturati sono stati 2,8 a partita, questo non vuol dire che la sua efficenza sia diminuita rispetto agli anni in cui viaggiava a 7 di media, dato che rapportando il dato ai minuti giocati l’efficenza è rimasta letteralmente invariata: un rimbalzo ogni 4.6 minuti giocati (Lessort, miglior rimbalzista della scorsa EL, ha viaggiato ad uno ogni 4.2 minuti). Altro aspetto che gli ha permesso di vincere il titolo di miglior difensore dell’anno per due volte riguarda il suo essere uno stoppatore nato, grazie al senso della posizione in area e l’attitudine ad aiutare i compagni. Il suo essere un “difensore puro” non lo limita nelle capacità offensive che rimangono comunque in ombra per la grandezza sull’altra metà campo. La sua miglior stagione a livello realizzativo recita 10,6 punti di media, nella scorsa stagione 4,3, ma il discorso rimane lo stesso dei rimbalzi se mettiamo in relazione la produzione ai minuti giocati (1 punto ogni 3.1 minuti). Le percentuali parlano di un 62.6% da 2pt e il 65.8% ai tiri liberi in carriera (la scorsa stagione 73.6%). Tutti i numeri sono riferiti alle sole prestazioni in Eurolega. 

Nel gioco di Scariolo 

L’arrivo del veterano newyorkese in bianconero è dato dall’esigenza di voler affiancare il miglior esempio possibile ad un rookie dalle grandi potenzialità come Devontae Cacok, che sarà verosimilmente il centro titolare (anche Mickey avrà minuti da cinque). Dunston sarà quindi un giocatore di rotazione che porterà fisicità ed esperienza in un roster ringiovanito rispetto allo scorso anno, al quale nell’approccio alla scorsa Eurolega è mancata indubbiamente la “malizia” e l’IQ cestistico che il classe ’86 porterà sotto le plance. Un ruolo importante il suo, si da giocatore ma anche da punto di riferimento per i compagni, e con in campo una coppia Dunston-Shengelia avvicinarsi ai ferri della Segafredo Arena sarà compito arduo anche per i più temerari. 

Le schede dei nuovi acquisti Virtus: 

Bruno Mascolo

Achille Polonara 

Devontae Cacok

Ognjen Dobric

Jaleen Smith

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