Basket
Alla scoperta di: Jaleen Smith, il tiratore in crescita della prossima Virtus
Quello tra Jaleen Smith e la Virtus Segafredo Bologna è un matrimonio che prima o poi si sarebbe dovuto fare, già dall’estate 2020 ci furono i primi accostamenti del play/guardia ai bianconeri, così come nelle estati successive. Ora, dopo due anni di esperienza in Eurolega con l’Alba Berlino, Smith è ufficialmente un giocatore di Virtus Segafredo per i prossimi due anni, andiamo quindi ad analizzarne carriera e aspetti tecnici in funzione del roster che sta prendendo forma sotto le due torri. Il giocatore classe 1994, statunitense ma naturalizzato croato è un play/guardia di 193cm per 93kg, si è formato negli USA per poi iniziare la sua carriera da professionista in Germania, dove ha giocato dal 2017 ad oggi.
Carriera
Nativo di Freeport, Texas, frequenta la Brazosport High School dove si diploma per poi trasferirsi all’University of New Hampshire dove gioca per gli UNH Wildcats confrontandosi con il campionato di NCAA per quattro anni, nel suo ultimo anno al college chiude con 15,8 punti 6,4 rimbalzi e 4,2 assist di media con il 36% da tre. Jaleen dopo l’università decide di iniziare la sua carriera da professionista in Europa, più precisamente in Germania, approdando così nella stagione 2017/18 agli MLP Academics Heidelberg nella seconda serie tedesca, dove il suo rendimento cresce in due stagioni, e gli frutta una chiamata nella prima divisione tedesca. La squadra che lo ingaggia nella stagione 19/20 è Ludwigsburg, il primo anno il campionato viene interrotto per le problematiche legate al covi, ma nella stagione successiva il suo è un dominio tale che gli vale il premio di MVP della stagione regolare in Bundesliga e la conseguente chiamata dall’Alba Berlino. La prima stagione nella capitale tedesca vale due titoli nazionali e l’approdo in Eurolega, dove chiude la stagione con 8,3 punti di media e il 31,7% da tre punti, nell’ultima edizione invece, sua seconda personale, il miglioramento dei numeri è palese: 11,5 punti di media con il 37,4% da tre punti, che in campionato tedesco è stato addirittura un 43,8%.
NAZIONALE
Dalla scorsa estate ha ottenuto il passaporto croato, ed è stato subito convocato da coach Damir Mulaomerović per Eurobasket 2022 dove la corsa dei croati si è fermata agli ottavi di finale contro la Finlandia, per lui nella competizione 12 punti e 5 assist di media con il 39.3% da tre punti.
Caratteristiche di gioco
Jaleen Smith è un giocatore moderno, che può ricoprire si lo spot da playmaker, per via dell’ottimo ball handling ma è principalmente una guardia con una forte propensione al gioco fuori dall’arco. Come evidenziato dai numeri nella sezione “carriera” le sue percentuali da tre punti stanno crescendo di anno in anno, e stanno crescendo all’aumentare della mole di tentativi dai 6,75: nella scorsa stagione è stato non a caso il quarto giocatore per triple realizzate in Eurolega (70 in 31 partite). La sua conformazione fisica però gli permette anche di puntare il ferro in maniera decisa contro i suoi pari ruolo, sia grazie alla velocità di gambe che alla tecnica che padroneggia, questo aspetto nel suo gioco è stato però fin ora secondario, tanto da tentare più tiri da fuori che da dentro l’arco, è capace di crearsi il tiro dall’arco sia in azione costruita che dal palleggio in situazione di gioco rotto. L’ex Alba è un attaccante puro, e come tale lascia qualcosa all’aspetto difensivo, in cui fisicamente può marcare dal playmaker all’ala piccola ma non è certamente un mastino in tal senso, in questo aspetto farà tanto il rapporto che andrà a crearsi in palestra con coach Scariolo e la chimica difensiva nei movimenti squadra. Non è un assistman di natura in quanto predisposto più alla creazione per se stesso, ma il suo atletismo gli permette di essere utile a rimbalzo.
Nel gioco di Scariolo
Come sempre detto il tecnico bresciano tende a suddividere i minutaggi in maniera abbastanza equilibrata, Smith però è stato già capace di rendersi protagonista nella scorsa stagione con 24 minuti di utilizzo medio, che potrebbero anche diminuire (di poco) nelle rotazioni di Scariolo, dipenderà poi da quanto riuscirà a ritagliarsi uno spazio da protagonista all’interno delle rotazioni. Al momento è il primo candidato al ruolo da titolare, per quanto questo possa valere, in posizione di guardia, sopratutto se non si riuscirà a piazzare Lundberg. Lo statunitense con passaporto croato avrà il ruolo di tiratore fisico e affidabile che tanto era mancato nella scorsa stagione, non sarà certamente un creatore di gioco, per questo potrebbe o almeno dovrebbe arrivare un’altro tipo di giocatore, che possa essere meno finalizzatore ma con più assist tra le mani, tutto però sembra essere legato indissolubilmente alla posizione del danese sopracitato.
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