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Altra sconfitta per la Virtus a Varese (98-89) – 26 Dic

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LA VIRTUS GRANAROLO CADE A VARESE: 98-89

CIMBERIO VARESE – GRANAROLO BOLOGNA 98-89
(27-17; 49-46; 75-64)

CIMBERIO VARESE
Scekic 4 (1-3, -, 2-4), Sakota 3 (1-1 da 3), Rush 6 (3-5, 0-2, -), Clark 34 (1-2, 9-14, 5-5, 6ast), Banks 12 (4-7, 1-1, 1-1), De Nicolao 0 (0-2, 0-1, -), Ambrosini NE, Balanzoni NE, Mei NE, Hassell 14 (6-8, -, 2-2), Ere 8 (1-4, 2-2, -), Polonara 17 (3-3, 2-5, 5-6), All. Frates.

GRANAROLO BOLOGNA
Gaddefors 7 (2-4, 1-1, -), Hardy 24 (6-12, 3-5, 3-3), Motum 8 (4-6, 0-1, 0-1), Imbró 3 (1-2 da 3), Negri NE, Gazzotti NE, Ware 12 (5-12, 0-5, 2-2), Jordan 14 (4-6, -, 6-8), Bianconi NE, King 4 (2-5 da 2), Walsh 17 (1-2, 4-6, 3-4, 7ast, 26val.), All. Bechi.

CIMBERIO: tiri da 2 (19-34 59%), tiri da 3 (15-26 58%), tiri liberi (15-17 83%), rimbalzi 33 (22d-11off.), assist (16), palle perse (19), palle recuperate (6), valutazione (108)

GRANAROLO : tiri da 2 (24-47 51%), tiri da 3 (9-20 45%), tiri liberi (14-18 78%), rimbalzi 26 (14d-12off.), assist (11), palle perse (14), palle recuperate (9), valutazione (80)

di Massimiliano De Panfilis

Terza sconfitta consecutiva per la Granarolo Bologna, dopo quelle di Caserta e con Avellino in casa, arriva anche quella di Varese. Uno stop che lascia un po’ di amarezza per un match che si poteva portare a casa, ma è mancata la costanza di rendimento, con momenti di ottimo basket per i bianconeri, alternati da periodi di abulia difensiva e cali di fiducia preoccupanti. Ora la Virtus è stata risucchiata nel gruppone dopo l’avvio sprint ma perfettamente in linea con il vero obiettivo stagionale (i playoff). Il miglioramento maggiore e il lavoro più grande per lo staff di Bechi sarà quello di trovare la continuità anche all’interno della stessa gara e avere un atteggiamento da subito deciso e aggressivo di squadra. Per Bologna ottimo Hardy del primo tempo, ma si é spento ben prima dello striscione finale e Walsh (sempre generoso e ultimo a mollare), da Jordan e Motum barlumi positivi troppo fugaci, King buono dietro ma mediocre in attacco, Gaddefors negativo e Imbró poco utilizzato, poi Ware, a volte bravo ad attaccare (ma il tiro, specialmente da 3, é un incubo), molto male in difesa su Clark: nel complesso il coro non ha cantato malissimo ma ha steccato troppe volte per la sufficienza.
Prossimo impegno domenica alle 18:15 in casa contro Pesaro, per il più ovvio dei must-win game, necessario per uscire dal 2013 con una nota lieta e riprendere il cammino in classifica anche per la lotta per le Final8 di coppa Italia, che vede coinvolte tantissime squadre.
Prime azioni pro Varese, con alcune giocate di maggior energia di Polonara e Hassell, a sbloccare i virtussini ci pensa Casper Ware che realizza in giro e tiro, attaccando Clark, e recupera anche un buon pallone per un ottimo assist per King. Polonara é in partita, stoppa tutto quello che passa dalle sue parti e sigla la bomba del vantaggio (5-4 al 3′). Motum di sinistro trova la retina su una difesa morbida di Hassell, dall’altra parte Shawn King stoppa per la seconda volta Banks. Ware é carico e il suo gioco ne risente positivamente, Motum al rallentatore replica con successo l’azione precedente, dopo che Clark aveva segnato il siluro centrale (8-8 al 6′). Bechi decide che é ora di inserire Walsh, l’mvp bianconero della prima parte di stagione, Hassell trova con un’intuizione Clark che segna una tripla dall’angolo col fallo, Hardy si mette in partita in penetrazione solitaria ma subito dopo spreca banalmente e ancora Hassell trova Banks e le sue scarpe rosa per un nuovo canestro e fallo. Jordan entra e trova un facile paniere, ma la difesa bolognese é porosa, Varese comanda a rimbalzo d’attacco e i padroni di casa segnano troppo facilmente e con continuitá, Gaddefors ferma l’emorragia ma il gioco offensivo è sterile e coach Bechi deve fermare il gioco dopo un rientro inesistente dei suoi per il più facile degli appoggi per Polonara (24-14 al 8′). Clark, ispiratissimo, e Walsh si scambiano regali da tre punti, prima di un farraginoso ultimo attacco prima della pausa del primo quarto, dove in troppi rifiutano il tiro, finendo col perdere palla. Rush abusa di Imbró nell’area colorata alla ripresa delle ostilitá, Jordan splitta due liberi prima che Hardy rubi palla e subisca un antisportivo che, con la realizzazione dei due liberi e della tripla sull’azione susseguente, da ossigeno alla Granarolo, che diventa inebriante sul successivo canestro e fallo, sempre del prodotto del Bronx (29-26 al 12′). Quintetto piccolo per Bechi, con Walsh da 4, ancora DH7 ferisce Masnago dall’arco, mentre Ware è sfortunato e il ferro gli sputa il tiro, non così al capitano che pareggia la contesa a 32 al 14′. La chiave di volta é dietro, in difesa, dove i bianconeri riescono finalmente a ingolfare i meccanismi dei lombardi, specialmente mentre KK Clark riposa in panchina. Frates lo reinserisce ma Varese non migliora, anzi se possibile diventa ancor più confusionaria, mentre Hardy è supremo, con un tiro in corsa porta avanti per la prima volta Bologna. Polonara, in gran spolvero, realizza dalla lunga, Walsh lo ripaga con la stessa moneta con successo e poi inventa un backdoor sontuoso da play occulto, sempre per la guardia newyorkese (35-39 al 17′). Un buon Hassell ricuce lo strappo dalla lunetta e da sotto, King si divora un assist dell’uomo con la headband nera e poi rovina un altro attacco con un blocco in movimento. Hardy è “in the zone” e crivella la retina con una zingarata solitaria (20 nel solo primo tempo), Banks lo imita e Varese rimette il muso avanti su un cesto di Hassell. Un godibilissimo primo tempo si esaurisce con un altro errore e un canestro del Re nero e una tripla in transizione di Clark (18 per lui alla pausa) e un facile jumper dell’efficacissimo sostituto di Coleman, prima della schiacciata finale di Gaddefors per il -3 dell’intervallo. Le valutazioni raccontano di un divario maggiore tra i due team, 58 a 40 per i ragazzi di Frates, la realtà é di un match a strappi, soprattutto difensivi (ce lo si poteva aspettare, due compagini meglio a offendere che a tenere gli avversari), comunque in equilibrio; gli uomini di Bechi altalenanti, pessimi nel primo quarto, eccellenti nel secondo quarto.
La ripresa inizia con un errore dalla lunga di Ware e un canestro di Ere, Hardy trova solo il ferro in sospensione, mentre Hassell trova il fondo della retina per il +7. Ware di prepotenza sblocca i suoi con due entrate decise, Bechi ripropone la zona che si tramuta in una uomo verso la fine dell’azione ma Clark non si ferma più e trafigge la Granarolo da 7 metri. Hardy è molto attivo ma impreciso nell’inizio di parziale, però le maglie si stringono dietro e i risultati si vedono, Motum ancora con l’appoggio delicato a riportare sotto i suoi (56-52 al 24′). Entra Sakota tra gli applausi, Ware e Motum si mangiano due punti più facili da segnare che da sbagliare ma la difesa regge a più riprese riempiendo l’area e Hardy scoperchia il canestro costringendo Frates a parlarci su in un timeout. Sakota col suo marchio di fabbrica, da 3, fa esplodere i suoi fan, gli risponde Ware in entrata prima di un paio di azioni caotiche e poco lucide e della tripla dall’angolo di “money in the Banks” (62-56 al 26′). Dopo il timeout, sequenza di grande fulgore offensivo: Ware si beve Clark, Ere dalla stessa piastrella di Banks, Motum con appoggio e fallo, ancora il capitano biancorosso da 3 e Walsh dalla lunetta, Rush con un layup rovesciato di pregevole fattura (70-61 al 28′). Si aprono varchi inquietanti nella difesa di Bologna (che commette solo un fallo nel quarto) soprattutto sul perimetro, anche per la buona qualità di gioco e precisione degli avversari e Clark e Ere puniscono sistematicamente portando la Cimberio in doppia cifra di vantaggio. Scarso il contributo offensivo di alcuni uomini di Bechi che predica calma, Jordan apre l’ultimo quarto segnando due volte contro Scekic ma in difesa la Virtus non sale sufficientemente di livello. Il 44 trova la tripla su un errore difensivo dei varesini, il lunghissimo giamaicano ha la meglio dei lunghi avversari (77-74 al 33′) e tutti mostrano un’energia e un body language ben diversa da quella vista nel terzo parziale. Scekic segna 1/2 ai liberi, passi di Walsh, ancora Clark dalla lunga brucia il nylon per il suo high stagionale (29) con ancora 5 minuti dal termine. Jordan dalla lunetta, poi momento di errori non degni anche per una categoria molto inferiore, Walsh raccoglie su sbaglio puerile di Hardy, Hassell su appoggio mangiato di De Nicolao, Clark e Hardy si scambiano in ritardo doni sotto forma di palle regalate agli avversari, Gaddefors (abulico, nella sua peggior versione) concede due liberi a Polonara (85-77 al 37′). Il timeout di Bechi non porta buoni frutti, anzi persa banale e Clark mette il sigillo su una prestazione offensiva mirabolante con l’ennesima bomba. Il coach livornese richiama i suoi all’ultimo disperato sforzo, apprezzabili ma non servono alla causa i canestri di Walsh e Ware (su recupero e antisportivo subito) dopo le affondate di Polonara e Hassell e i liberi, che sanciscono che i due punti sono della ciurma di Frates, del chiaro MVP del match, Clark.

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