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Banchi: «Ci vorrà un briciolo d’incoscienza, giochiamo contro tre candidate alle F4»

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Una settimana intensa, si può definire così quella che sta vivendo la Virtus Segafredo Bologna che affronterà, in soli cinque giorni, tre delle squadre più quotate d’Europa. Iniziando con lasfida di domani sera alla Segafredo Arena, dove i bianconeri ospiteranno il Barcellona di Laprovittola &Co, squadra seconda in classifica con un record di 9-2. Venerdì, sempre in fiera, arriverà il Maccabi di Lorenzo Brown, squadra che sta vivendo una situazione surreale visti i fatti legati alla guerra, cosa che riporta anche in campo con prestazioni altalenanti (record 6-5), il roster rimane però di altissimo livello sopratutto su gara secca. Domenica poi ci sarà la classica italiana degli ultimi anni, le Vu Nere si sposteranno a Milano dove affronteranno l’Olimpia sul parquet del Forum, anche qui una situazione complicata che potrebbe però rinnovarsi in positivo dopo il doppio turno di Eurolega, nel quale la squadra di Messina affronterà il Bayern in Baviera e il Partizan alla Stark Arena. Settimana lunga e complicata per i ragazzi di coach Banchi che proveranno con la loro pallacanestro a raccogliere il più possibile dall’ottimo seminato degli ultimi mesi. 

Le dichiarazioni del coach Luca Banchi

Come si affronta questo Barcellona?: «Partendo da un identità di gioco e dalla consapevolezza che dovremmo opporre grande fisicità, essere coraggiosi ed avere un briciolo d’incoscienza. La logica direbbe che possa essere difficile reggere il loro talento, stanno vivendo un momento di grande esaltazione, con nuovi innesti che poggiano su una struttura solida consolidata negli anni. Si vede che c’è alle spalle un lavoro di anni. Per costruire un modello di gioco che con questa nuova guida tecnica sembra aver trovato impulso. Noi metteremo in campo abbastanza faccia tosta per cercare di rendergli la vita difficile, mi dispiacerebbe il contrario»   

Primo bilancio dopo due mesi, cosa bisogna fare di più?: «Troppo presto, per troppe gare abbiamo dovuto fare a meno di giocatori che hanno alterato la nostra struttura di gioco, mi piacerebbe vedere la squadra al completo per qualche settimana e vedere, capire quali sono le nostre vere potenzialità, purtroppo non sarà cosa di queste due gare, dovendo probabilmente fare delle rinunce. Cercheremo comunque di prendere il meglio da chi sarà in campo però pensare alla nostra fisionomia è prematuro, la vera Virtus ancora non l’abbiamo vista. E’ una stagione molto dura, è difficile essere continui giocando in maniera così ravvicinata ed essere al completo aiuterebbe.»

Quali saranno le rinunce che dovrete fare? «Pajola, Smith, Abass e Polonara non sono al meglio della loro condizione, siamo stati costretti ad avere Achille nei 12 e mettere Pajo a referto domenica per avere sei italiani. Qui non ci sono vincoli di passaporto ma c’è la necessità di scegliere i giocatori che ci possono aiutare»

L’allenamento di oggi: «Abbiamo provato ad applicare situazioni generali, siamo all’interno di un ciclo ampio con tante partite in poco tempo. Oggi è stato l’unico allenamento vero con contatto di tutta la settimana, ieri eravamo in post gara poi saremo sempre in pre e post gara. Non ci sono stravolgimenti da fare, ogni squadra apre però scenari diversi ai quali devi adattare un po’ il tuo sistema, l’allenamento di oggi è l’investimento sull’intera settimana» 

Sotto canestro siete sempre in svantaggio fisico: «Si, siamo in mismatch anche in panchina dovendo affrontare Grimau e Kattash, posso giocarmela con Messina (ride). E’ un problema che abbiamo da inizio stagione, quando siamo al completo riusciamo comunque a contenere meglio. Nel caso specifico Maccabi è una squadra super atletica, Barcellona ha taglia importante in tutti i ruoli e cercheranno di esplorare i vantaggi sopratutto nelle ali e nei centri, senza dimenticare i due metri di Satoransky, un giocatore che per stile e abitudine si prende vantaggi vicino a canestro. Jakubaitis è uno dei migliori a penetrare, Laprovittola vede che tipo di torneo sta giocando, impattando alla grande. Proviamo ad attenuare il problema della taglia con la nostra mobilità, non dobbiamo dare riferimenti» 

Siamo già ad una settimana cruciale? «Per me siamo solo all’inizio di dicembre, non mi sembra il caso, vorrei trasmettere un po’ di equilibrio ad un sistema che vive di passione. Il nostro avvio di stagione euforico che ha toccato anche i ragazzi, non dimenticate però che in una stagione così nessuna squadra è esente da momenti di down e cali fisici, atletici e tecnici incappando ad una serie di sconfitte che faranno gridare alla crisi, all’essere sfatti fisicamente, ma semplicemente questo è il livello a cui competi in cui le squadre hanno dei picchi di rendimento. Fatico a pensare oltre il Barcellona, cerco di convogliare tutte le energie verso l’obiettivo. Possiamo uscire che tre vittorie e non mi sentirò di dire siamo dei campioni, possiamo uscire con tre sconfitte e questo non autorizzerà a dire che le nostre ambizioni si sono ridimensionate. Giochiamo contro potrei dire tre candidate serissime alle final four, che altro dire sono partite durissime di un calendario spietato.» 

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