Basket
Banchi, l’ultimo atto di grande rispetto verso la Virtus Bologna
Giunge al termine l’avventura di Luca Banchi dopo una stagione e mezzo di grandi momenti e indubbie difficoltà
L’arrivo di Luca Banchi a Bologna, sponda Virtus, avenne quasi in punta di piedi, nonostante il tecnico toscano fosse stato appena eletto come miglior allenatore del mondiale 2023. Venne presentato quasi come una seconda scelta dal patron Zanetti che affermò di aver parlato anche con De Raffaele ma opto per la scelta voluta dal “popolo”.
Luca Banchi invece si presentò con il primo atto di grande rispetto, accettando una panchina che Scariolo abbandonò ma lui si, senza dimissioni. Un rispetto impresso nelle parole pronunciate in quell’angolo di storia della pallacanestro italiana com’è la Palestra Porelli: «Non nascondo la mia emozione e la mia soddisfazione di essere oggi qui legando il mio nome a un club così importante e così prestigioso». Furono queste le prime parole dell’allora neo coach Bianconero.
Il percorso
Banchi capì subito le problematiche della squadra, ferita dalle parole di Scariolo, in modo particolare in alcuni dei suoi senatori. Questo divenne subito leva per raccogliere i frutti di un lavoro lodevole sul campo ma dovuto in larga parte da quanto fatto a livello mentale. Facendo un salto al presente non è un caso che due giocatori come Belinelli e Shengelia abbiano voluto pubblicamente spendere parole d’affetto verso Luca Banchi.
Con un altro passo indietro non si devono dimenticare la Supercoppa alzata da Banchi e i suoi ragazzi a pochi giorni dall’arrivo del coach, ma sopratutto le emozioni di quei mesi in cui la Virtus ha guardato quasi tutta Europa dall’alto di una classifica impensabile in estate. La fiducia ritrovata di Lundberg, le prestazioni del miglior Belinelli mai visto in Europa. I sold-out della Segafredo Arena e l’entusiasmo di una piazza che tanto aveva sofferto.
I primi errori
Quando ci si saluta è facile ricordare solo le cose belle, Luca Banchi però, i suoi errori li ha commessi. Quel periodo vissuto alle stelle in Eurolega si poteva forse prolungare con delle gestioni della rosa più ampie: l’arrivo di Lomazs non sfruttato, le richieste a Zizic inadatte al suo fisico e alla sua pallacanestro. Alcune di queste decisioni sono forse costate anche lo scudetto a fine anno. In tutto questo però Banchi ha sempre mostrato rispetto e a tratti amore per la gente che lo ha voluto e accolto sotto le due torri. Alla fine dei conti anche in un finale di stagione travagliato anche il Banchi più testardo è riuscito a qualificarsi per il Play-in e battere, con una squadra portata ad un meraviglioso ultimo ballo ad Istanbul, un Efes che in quel momento sembra essere ingiocabile.
Un estate di possibili tradimenti
Un contratto in mano, dopo una stagione tanto dolce quanto amara nel suo epilogo, le notizie di una relazione che potrebbe finire per un ritorno di fiamma con un ex. Un mercato che stenta a partire, un budget ritoccato verso il basso e delle dinamiche societarie in continua evoluzione. Con un po’ di ritardo la squadra è fatta le richieste non tutte sono state accontentate e la conformazione della squadra è si più banchiana ma con ancora degli evidenti punti deboli che non si possono migliorare. Banchi rimane al timone e la stagione può iniziare.
Una prima parte di stagione maledetta
Dopo tre Supercoppa in fila la Virtus perde in finale con Milano. Alcuni chiamano al “per fortuna, chi vince questa non vince lo scudetto” ma è pur sempre il primo trofeo dell’anno lasciato in mano alla squadra rivale, per di più a Bologna. I problemi veri però sono arrivati con l’Eurolega, in questo inizio di stagione Banchi ha commesso certamente diversi errori, dalle solite rotazioni risicate sfruttando poco gli italiani in LBA fino alla gestione Zizic ad inizio stagione. Alcuni dei nuovi giocatori sono finiti ai margini, con alcuni non è mai scattata la scintilla e l’ultima goccia è arrivata contro l’Alba.
L’ultimo atto di grande rispetto
Luca Banchi, qualche settimana prima della goccia Berlino, ha anche rinunciato ad allenare la sua Lettonia per potersi concedere totalmente alla Virtus. Gli ultimi tentativi non sono però andati a buon fine, le sconfitte con Parigi, Brescia e Berlino hanno portato ad una decisione che sempre meno siamo abituati ad aspettarci. Nonostante la fiducia rinnovatagli pubblicamente dal patron Zanetti, Banchi ha deciso dopo la gara contro l’Alba di rassegnare le proprie dimissioni. Nessun teatrino pubblico, in conferenza stampa, dopo aver già preso la sua decisione, Banchi, non ha fatto trapelare niente. In attesa probabilmente che queste venissero accolte della società. Una decisione presa e portata a termine. Una decisione di chi ha provato a suo modo ad ivertire una stagione storta, senza evidentemente trovare le giuste contromosse.
Luca Banchi ha preso coscienza della situazione e ha fatto un passo indietro per permettere alla Virtus di poter trovare un nuovo bastone al quale poggiarsi. Prendendosi così le sue responsabilità ma anche quelle di tanti altri. E non passi in secondo piano una rinuncia a livello economico e professionale che pochi avrebbero fatto. Tantomeno chi, come lo stesso Banchi, in Eurolega era tornato dopo tanti anni di assenza e occasioni non ricevute.
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