Banks alla Gazzetta dello Sport: “Giochiamo pensando solo al presente”

“Sono d’accordo con la filosofia Dalmonte, qui e ora: pensiamo una partita alla volta, perché non dobbiamo credere di aver risolto i nostri problemi. Siamo ancora in fondo alla classifica”. Chiaro a tutto tondo Adrian Banks, intervistato quest’oggi sulle pagine della ‘Gazzetta dello Sport’. La guardia della Fortitudo parla del periodo difficile che il club sta superando, dopo il cambio in panchina tra Sacchetti e Dalmonte: “Quando entrano nella stessa squadra sette giocatori e un coach nuovi occorre una lingua comune. Tanti cambi sono una scommessa e ogni scommessa comporta il rischio di perderla, quello che è successo a tutti noi, giocatori e coach. E’ frustrante doverlo ammettere ma è così. Non so se con Sacchetti non ci siamo capiti. Parlo per me: ho sempre cercato di mettermi a disposizione. Ho cambiato il mio gioco, sacrificandomi in un altro ruolo, prendendo meno tiri per dedicarmi più alla regia, ma tutti si aspettano che faccia 20 punti per essere il vero Banks”.

Stuzzicato sulla coesistenza con Aradori, anche qui Banks ha le idee chiare: “Siamo due giocatori diversi e complementari. Possiamo benissimo coesistere. Lui è più tiratore e più forte fisicamente, io sono più veloce ad attaccare il canestro. Abbiamo avuto entrambi infortuni, un problema di tutta la squadra che ha condizionato il nostro inizio. Finora quello che Pietro ed io possiamo fare insieme non si è ancora visto. Ma aspettate prima di giudicare”. Banks non nasconde nemmeno le lodi a Dalmonte, questo senza ferire il suo predecessore. Con il nuovo coach la filosofia è chiara: “Concordo con il suo ‘qui e ora’. Le aspettative di inizio stagione adesso sono azzerate. Giochiamo e basta senza fare proclami. Con Dalmonte ora giochiamo un basket più coerente con le nostre qualità individuali”.

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