Basket
Benedetto XIV Cento – È notte fonda alla Baltur Arena. Cosa deve cambiare?
Era uno scontro diretto da non sbagliare quello della Baltur Arena contro Rimini. Eppure, per l’ennesima volta in stagione, qualcosa non ha funzionato. Per la dodicesima, per la precisione. Doppiate le sconfitte rispetto alle vittorie (soltanto 6 in 18 partite). In casa Benedetto XIV Sella Cento la luce in fondo al tunnel sembra lontana: (più di) qualcosa deve cambiare?
Sconfitta e zona Salvezza: la Sella perde Match e differenza canestri
È un KO che fa male alle casse biancorosse. Non solo perché era uno scontro diretto nelle zone basse della classifica, valido per il quint’ultimo posto. Non solo perché è arrivato in casa, davanti ai propri tifosi, e con gran merito di due grandi ex come Tomassini e Marks. Ma anche perché è arrivato dopo alcune scelte di mercato che lasciavano presagire una svolta. E, soprattutto, perché la Sella ha perso la differenza canestri, che la ha agevolata fin qui. La Rinascita (per riprendere il nome dell’avversario) non è arrivata. Il tempo scorre, la classifica non sorride e il calendario neanche.
Dal mercato… agli infortuni
Facciamo un passo indietro. La Sella arrivava ad ottobre, a inizio stagione 2023/2024, con diversi cambi a Roster. Innanzitutto, gli addii di Tomassini e Marks spaventavano, ma gli innesti di Ty Sabin, ex miglior straniero della categoria, Lorenzo Benvenuti, del veterano Davide Bruttini, di Mattia Palumbo e di Dino Bocevski lasciavano ben sperare. Sempre in quell’afosa estate di mercato, arrivarono inoltre i rinnovi di Daniele Toscano e Federico Mussini, per dare profondità ad una squadra, sulla carta, con un organico completo. Sulle ali dell’entusiasmo della stagione definibile meravigliosa appena trascorsa, conclusa soltanto dopo un complicato turno Playoff contro la Fortitudo, i tifosi biancorossi sognavano un altro campionato di alto livello. Poi, gli infortuni. Il nuovo arrivato Bocevski a inizio ottobre si ferma a causa della rottura del legamento crociato e del menisco interno del ginocchio sinistro, con conseguente necessaria operazione che lo terrà fuori per tutta la stagione. Successivamente, a novembre, un altro nuovo innesto Lorenzo Benvenuti subisce la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Infortunatosi, per ironia della sorte, proprio all’andata contro Rimini. La Dea bendata non ha favorito l’ingresso nella stagione della Benedetto, che ha comunque provato a sopperire al tutto buttandosi nuovamente nel mercato e inserendo a Roster Wendell Mitchell a dicembre. Poco dopo, anche lui si infortunerà per 20 giorni. L’arrivo di Carlos Delfino in pompa magna è stato accolto con entusiasmo, ma forse non era in grado di svoltare, da solo, la stagione.
Cosa non funziona (e non ha funzionato)
Al di là dei numerosi infortuni, la squadra ha comunque attualmente un Roster di buon livello. L’esperienza fallimentare di Sabin ha però fatto evidenziare alcune importanti lacune, specialmente nella costruzione offensiva. In particolare, la squadra di Mecacci ha impostato il proprio gioco sulla ricerca alle volte eccessiva di soluzioni individuali piuttosto che sul giropalla. A testimonianza di questo, il fatto che Cento è la seconda peggior formazione del girone rosso per assist totalizzati (soltanto 214, poco sopra l’ultima in classifica Chiusi). L’altro grande problema, ad oggi, sempre a livello statistico, è evidenziato dal fatto che la Benedetto è la squadra che concede agli avversari più rimbalzi dell’intera categoria (708, seconda solo a Monferrato, ultima in questo dato nell’altro girone). Vittorie e sconfitte non passano solo dalle statistiche, ma è chiaro che, a 4 partite dal termine della stagione regolare, gran parte degli insuccessi passano da queste.
Le parole di Mecacci
Alla rabbia per la sconfitta si aggrega anche Coach Mecacci, che nel post partita di ieri non ha risparmiato critiche a nessuno. “Non è possibile approcciare la partita in questo modo, dobbiamo svegliarci tutti. Nessuno è esente da colpe, l’allenatore in primis.” Da queste parole passa un mondo, forse un universo, di cose che non hanno mai girato in stagione.
Necessario un cambio di rotta: i prossimi impegni
Dopo la fase ad orologio, le squadre classificate al dodicesimo posto dei rispettivi gironi retrocederanno direttamente in B. Le formazioni che arriveranno invece nona, decima e undicesima, disputeranno un girone Salvezza con gare di andata e ritorno (10 complessive). I punti ottenuti in questa fase si sommeranno a quelli totali ottenuti nella fase di qualificazione. Al termine della fase Salvezza poi, le prime due classificate resteranno in A2. Mentre le ultime 4, dal terzo al sesto posto, retrocederanno in B Nazionale. Saranno sei le squadre a retrocedere. Oggi, 8 gennaio, mancano esattamente 4 turni prima della fine della Stagione Regolare. Gli impegni non sono agevoli, e vi sono nel mezzo anche scontri diretti che ora più che mai sono sempre più decisivi. Cento affronterà, in ordine, Nardò, Fortitudo, Orzinuovi e Cividale. La prima in programma in trasferta a Nardò, sarà un impegno fondamentale contro una squadra molto complicata, che ha in casa uno dei migliori finalizzatori della categoria come Russ Smith. Successivamente, la capolista Effe sarà un impegno ancora più difficile, considerato che i biancoblú di Caja cercano punti in ottica qualificazione alle Final Four di Coppa Italia e il miglior piazzamento possibile per la seconda fase. Poi Orzinuovi e infine lo scontro diretto con Cividale, in casa dei friulani di Pillastrini. Un calendario difficile, non impossibile, ma per affrontarlo qualcosa deve cambiare, a partire da questa settimana.
Cosa deve cambiare?
Il primo punto di partenza della Benedetto è che deve trovare i suoi punti fermi da cui ripartire. La prima cosa da cambiare con urgenza, anche nel caso in cui dovessero arrivare i Playout, è l’atteggiamento nei secondi tempi. Cento vive dei Black Out pesanti negli ultimi quarti, come confermato da Mecacci nel prepartita contro Rimini e, poi, anche dalla stessa gara. Alla Baltur Arena, in una partita quasi sempre in equilibrio, Rimini ha allungato nell’ultima frazione segnando ben 28 punti a fronte dei 18 dei padroni di casa. Un dato estremamente negativo, sintomo dell’uscita dal parquet anzitempo di tutta la squadra, deconcentrata e sotto pressione. Per quanto riguarda il campo, difficile modificare qualcosa in termini di Roster, soprattutto così a ridosso del termine della stagione: Mitchell, Delfino e Ladurner hanno portato vivacità ed esperienza ad una squadra a cui servivano proprio queste componenti. Lato allenatore, Mecacci ha dimostrato di poter portare la squadra ad alti livelli nella scorsa stagione, pertanto la dirigenza deciderà se il Coach toscano dovrà continuare a rappresentare uno di quei punti fermi sopracitati. Cambiare, ma non rivoluzionare: per ripartire serve compattezza e unità di gruppo. Specialmente in questo momento.
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