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Benedetto XIV Cento – Il roster, tra sogni e ambizioni

La squadra è al completo: un roster da grandi ambizioni, con tante incognite ma anche certezze per la categoria.

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Benedetto XIV Cento - Carlos Delfino
Carlos Delfino (©Luca Zanella - Benedetto XIV Sella Cento)

All’alba della nuova stagione, la Benedetto XIV Cento è, sulla carta, al completo. Il Coach, Di Paolantonio, è stato il primo tassello costruito della nuova, per certi versi rivoluzionata, squadra biancorossa, che ha confermato pochi giocatori rispetto allo scorso anno. L’atmosfera che si respira è di dubbio e curiosità, sia per conoscere quanto e come i nuovi giocatori si amalgameranno, sia quanto potranno essere funzionali nello stile di gioco del nuovo tecnico, ex Andrea Costa Imola. Tra l’esperienza di alcuni veterani e la voglia di giocare dei giovanissimi, oltre alle incognite degli stranieri, la nuova stagione si preannuncia entusiasmante per i tifosi.

Il nuovo roster della Benedetto XIV Cento

A seguire gli ordini di Di Paolantonio e del secondo Assistente Giovanni Piastra sarà una squadra nuova rispetto alla scorsa stagione, ma non per questo priva di pedine che conoscono l’ambiente. Su tutti, Carlos Delfino, che dall’alto della sua ventennale carriera svolgerà il delicato ruolo di capitano. Portando esperienza, ma non solo: i numeri visti sul finale dello scorso anno, quando in panchina vi era Mecacci, gli sono valsi la riconferma. Una media di 10.3 punti a partita in poco più di 21 minuti lo categorizzano ancora come un tiratore efficace e difficile da marcare, in quanto prende ancora tiri contestati con successo. La sua conoscenza della categoria, unita ad una carriera ricca di vittorie e successi, potrebbe risultare un fattore determinante nel corso della stagione stagione.

Questo il nuovo roster (salvo nuovi innesti, presumibilmente provenienti dal vivaio) della Benedetto XIV Sella Cento:

  • Nicola Berdini
  • Nicolas Tanfoglio
  • Terry Henderson
  • Alessandro Sperduto
  • Vittorio Nobile
  • Carlos Delfino
  • Marco Ramponi
  • Nicolas Alessandrini
  • Stacy Davis
  • Georges Tamani
  • Lorenzo Benvenuti

Playmaker

Nel ruolo chiave per la costruzione del gioco in fase offensiva lo slot da titolare sarà molto probabilmente occupato da Nicola Berdini. Nonostante la giovane età, si è messo in passato in mostra con i senior a Biella, ottenendo ottimi risultati, e successivamente a Ravenna, dove ha giocato un ruolo fondamentale e da assoluto protagonista. Nelle due passate stagioni ha giocato a Cantù, dove non ha però avuto occasione di esprimersi al meglio delle sue potenzialità: in poco più di 6 minuti a partita giocati, ha comunque mantenuto una media di 1.7 punti realizzati.

Ha dimostrato in diverse occasioni di essere un Play versatile in fase offensiva, con una buona visione di gioco che gli permette di alzare il ritmo in campo aperto ed in contropiede. Difensivamente, invece, aggredisce spesso il portatore di palla, permettendo ai suoi compagni effettuare efficacemente raddoppi che portano ad una palla rubata. Suo Backup un altro giocatore dalle caratteristiche simili sul campo è Nicolas Tanfoglio, desideroso di scalare le gerarchie di Coach Di Paolantonio.

Guardia

Sono diversi i giocatori in questo ruolo, che potrebbero andare a definire una iniziale chiave tattica nel gioco del tecnico. Terry Henderson, Alessandro Sperduto, Vittorio Nobile e il già citato Carlos Delfino completano il reparto. Giocatori dalla grande esperienza, che potranno prendersi tiri difficili e attaccare il ferro dal palleggio. La ricerca di soluzioni individuali, tuttavia, potrebbe risultare un elemento estremamente pericoloso da sfruttare in stagione: una delle chiavi del gioco di Imola, lo scorso anno, era sicuramente un lungo giropalla, per cercare la miglior soluzione possibile per avvicinarsi senza difficoltà al ferro.

E, soprattutto, non dare punti di riferimento agli avversari in difesa. All’inizio dello scorso anno, con Mecacci, molte sconfitte arrivarono proprio da un gioco spento, con sequenze rallentate in fase offensiva che permettevano agli avversari di leggere con netto anticipo i movimenti e i tagli della formazione biancorossa.

Ala piccola

L’unica ala piccola di formazione nel ruolo è Marco Ramponi, anche se risulta difficile ipotizzare che resterà l’unico esterno della posizione ad avere minutaggio. Infatti, viste le capacità dall’arco, Di Paolantonio potrebbe decidere di schierare anche Sperduto in questa posizione come esterno. Dati alla mano, dall’arco l’ex Agrigento ha mantenuto lo scorso anno una media del 46% dall’arco nella Fase Salvezza, oltre ad un clamoroso 38% nel corso della Stagione Regolare (43 triple realizzate su 113 tentativi).

Ala forte

Sarà impossibile tenere lontano dal parquet Stacy Davis per lunghe porzioni di partita. L’ala forte statunitense, all’alba dei 30 anni, non solo vanta un curriculum ricchissimo dal punto di vista dell’esperienza internazionale. Davis è anche un giocatore che fa della tecnica e della pericolosità offensiva le sue armi principali. Nelle sue precedenti squadre, ha dimostrato di avere capacità di tiro dall’arco, ma anche di saper portare palla per affrontare l’avversario in 1 contro 1, costruendosi il tiro attraverso una soluzione individuale.

La sua stazza e fisico (198 cm x circa 110 kg) lo rendono inoltre una minaccia anche a rimbalzo e in difesa sotto il ferro, in quanto aiuterà il Centro in protezione del pitturato. Nicolas Alessandrini, invece, pur essendo una Ala Forte, ha caratteristiche diverse ma ha già esperienze in A2 avendo militato nella scorsa stagione nella Agribertocchi Orzinuovi, poi retrocessa. Insieme potranno risultare complementari, e Di Paolantonio potrà sfruttarne il talento adattandosi al meglio agli avversari.

Centro della Benedetto XIV Cento

A chiudere il roster i due Centri Lorenzo Benvenuti e Georges Tamani. La titolarità del primo, come d’altronde prima dell’infortunio per la passata stagione, appare indubbio. Si tratta di un giocatore dinamico nel pitturato, in grado di prendersi anche tiri dalla media distanza. Discorso simile per Tamani, il quale predilige il gioco sotto il ferro. La fisicità di entrambi potrebbe mettere in difficoltà diverse formazioni del campionato a girone unico.

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