Basket
Bergamo-Fortitudo, le parole di Boniciolli – 8 Mar
Queste le parole di Boniciolli a fine partita. “La mia espressione è questa perché sono morto. Siamo primi con due punti su Trieste e otto su Treviso. Non posso che essere contento. Questa era una partita in cui c’erano tutti gli ingredienti affinché fosse una gara a trabocchetto. Giocavamo contro l’ultima in classifica e pensare che in qualche modo l’avremmo vinta poteva essere il modo migliore per perderla. Sacco ha fatto una cosa straordinaria. È stato un senior assistant. Ha lasciato la guida della squadra al suo vice e l’ha supportato. Inoltre, Bergamo aveva un Laganà in più. Uno degli astri nascenti della pallacanestro italiana, che se non si fosse rotto il ginocchio due volte giocherebbe in una delle prime 4 squadre di A. C’era anche la loro voglia di rivincita. Per fare un paragone calcisitico: la Juve va a Wembley a giocare una grande gara davanti a 70 mila. Poi, deve andare a Crotone. Stadio diverso ed ambiente diverso. Ma è anche lì che deve vincere per restare a contatto col Napoli. Per chi è in testa il compito più difficile è essere sempre in competizione con sé stessi. La tentazione di rilassarsi è alta. Ma noi siamo stati bravissimi, nonostante gli alti e bassi difensivi. Ravenna? Domani facciamo video e stretching. Mancinelli sapeva che doveva tenersi pronto in caso di finale in volata. A fronte di un leggero calo di Gandini, dopo prestazioni straordinarie, abbiamo avuto un Chillo pazzesco. E un Pini che é stato un fattore, come dimostra il canestro a fil di sirena. Questo é un campionato che si vince combattendo. La qualità tecnica della squadra è altissima, ma non basta il talento per vincere. Sono curioso di vedere se le sensazioni percepite dopo la sconfitta con Ravenna si concretizzeranno. Se riuscissimo a vincere due gare in trasferta sarebbe fondamentale in questo momento della stagione”.
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