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Bologna ci prova, ma alla Segafredo Arena la spunta (con il brivido) Schio: 69-73 il risultato finale

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FAMILA SCHIO 69 – 73 (11-15; 31-36; 47-54)

Virtus Segafredo Bologna: D’Alie 12, Begic 7, Tassinari 9, Bishop 9, Tava 3, Possenti ne, Tartarini ne, Barberis 3, Battisodo 17, Cordisco ne, Williams 9, Rosier ne. All. Lorenzo Serventi.

Famila Schio: Cinili, Gruda 8, De Pretto 7, Achonwa 13, Crippa, Andre’ 6, Dotto 10, Trimboli ne, Harmon 17, Sottana 12. All. Pierre Vincent.

Arbitri: S. Marziali, C. Mottola, C. Bettini.

Tiri liberi: BO 5/6 (83%); SC 15/21 (71%).

Rimbalzi: BO 35; SC 37.

Falli: BO 18; SC 8.

Tiri da 2: BO 17/38 (41%); SC 23/45 (51%).

Tiri da 3: BO 10/26 (38%); SC 4/15 (27%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Battisodo, Williams, Bishop, Barberis, Begic.

Famila Schio: Dotto, Cinili, Harmon, Achonwa, Gruda.

 

Esordio difficile ma non impossibile quello che vedrà protagonista la Virtus Bologna, impegnata questa sera nella seconda semifinale delle Techfind Final Eight contro la corazzata Famila Schio. Nettamente in fiducia dopo aver annichilito Costa Masnaga, per Bologna l’arduo compito di superare lo scoglio Orange e strappare il ticket per la finale di domani.

Albori dell’incontro che arridono alle bianconere, grazie ai centri di Williams e Battisodo. Botta e risposta, con Schio a ricucire lo strappo grazie ad Achonwa in punta ed ai liberi di Dotto. Si iscrive al registro delle marcatrici anche Bishop, perfetta dalla lunetta, ma la prima spallata è del Famila grazie a Gruda ed alla tripla di Sottana che, unita ai quattro punti in fila di Achonwa, costringono Serventi a chiamare minuto. Sopra di cinque lunghezze, è Tava a riportare i due schieramenti a contatto dall’angolo, ma le scledensi ritoccano il punteggio a cronometro fermo ed al primo giro di boa è 11-15 per le ospiti.

Rientro dal mini break di personalità per le Vu nere: Battisodo alza la voce dall’arco, seguita a ruota da Begic, su cui pone l’accento nuovamente la play marchigiana per il +2 Bologna. Centottanta secondi dentro il secondo quarto e Schio tenta la fuga: Harmon concretizza un gioco da tre punti, De Pretto la segue a ruota insieme a Dotto, per il 0-9 di parziale che costringe Serventi al timeout. La Virtus esce rinvigorita dal minuto e dopo un jumper da due punti di Bishop, l’australiana rincara la dose dai 6,75, imitata poco dopo sulla sirena da Tassinari per il +1. Nel miglior momento di Bologna, le Orange hanno un sussulto con Sottana che, con due triple consecutive dall’ala, riporta le sue sul +5. Distacco elastico tra le due formazioni: D’Alie e Williams segnano per Bologna, Dotto e Achonwa rispondono per Schio ed alle porte dell’intervallo è 31-36.

Riprese le ostilità dopo la pausa lunga, a sbloccare il tabellone luminoso ci pensa Tassinari dalla media, chiudendo il divario. I tagli in backdoor diventano un rebus per la difesa bianconera, con le lunghe scledensi a banchettare negli spazi lasciati aperti dalla Virtus grazie a Harmon, Gruda e Achonwa. Dotto apre la crisi emiliana, siglando il +10 a metà quarto con un parziale aperto di 0-8, chiuso successivamente da Bishop. Gruda annulla il canestro di Bishop, ma è D’Alie a tenere alto il vessillo virtussino, mandando in fondo al sacco otto punti in fila per ricucire lo strappo. Ma se da un lato la concentrazione è ai massimi livelli, due disattenzioni permettono a Schio di allungare nuovamente con Harmon e De Pretto dall’arco, sancendo il 47-54 al terzo giro di boa.

Gli albori dell’ultimo quarto vedono Andre’ ed Harmon aumentare il gap scledense, regalando nuovamente loro la doppia cifra di vantaggio. Crea qualche grattacapo alla difesa Orange Barberis dall’arco, ma con il minimo sindacale Schio tiene Bologna sulla decina di lunghezze di distanza, facendosi forza con Harmon, De Pretto e Sottana. Con ormai meno di cinque minuti da giocare, suona la carica Battisodo dall’arco, rincarando la dose al possesso successivo dalla lunetta per chiudere la forbice del distacco. Sembra non poter fallire il Famila e così Serventi chiama minuto per dare la scossa alle sue. Il mini break dà nuova vita a Bologna, ora sfrontata e grintosa in difesa così come in attacco e che, nonostante il largo vantaggio ospite, con due triple consecutive di Williams e Tassinari fa nascere qualche incubo nella mente di Vincent. Meno di un minuto da giocare, Gruda commette fallo in attacco e regala palla a Bologna, che sempre con la guardia statunitense firma il meno quattro. Il pressing asfissiante delle bianconere frutta numerose palle recuperate, tra cui quella dalla rimessa scledense che viene catturata da Williams, il cui tiro però, alla fine di una parabola colma di infinite speranze, si infrange sul ferro.

Finisce così alla Segafredo Arena: Schio batte Bologna 73-69.

In una sfida giocata al di sotto delle proprie capacità, le Orange staccano il biglietto per la finale tutta veneta contro Venezia, a dispetto di una Bologna che ci ha creduto fino alla fine. A nulla sono serviti i punti di D’Alie e Battisodo (top scorer per le vu nere), annullati dall’effort strepitoso di Harmon, miglior giocatrice della serata con una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi.

Finale dal sapore di derby dunque quella che si giocherà domani tra Schio e Venezia, palla a due fissata alle ore 20 per decretare sotto i riflettori della Segafredo Arena chi sarà la prossima regina delle Finale Eight.

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