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Boniciolli: “Concretizziamo il duro lavoro settimanale. Con Jesi gara complessa dal punto di vista fisico e tecnico” – 12 dic

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Dopo la sconfitta a Treviglio, che ha confermato i problemi lontano dal Paladozza, la Fortitudo si appresta ad affrontare Jesi.

SUDORE E FATICA – Boniciolli ha parlato oggi in conferenza stampa sia della sfida di domani sia della situazione che vede i suoi ancora alle prese con le difficoltà del caso, dettate dagli infortuni. Il coach biancoblu esordisce citando le parole di Attilio Caja in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’allenatore di Roma ha affernato che “in una Lega in cui non vede nuovi Ginobili, il sudore e la fatica sono l’unico strumento per disputare una stagione che abbia un senso”. Parte da qui Boniciolli, e lo fa per parlare della sua squadra e della “linea guida che abbiamo scelto, supportati da una società che ha dimostrato molto equilibrio in tutti i momenti, sia positivi che negativi”.

VERSO LA SFIDA CON JESI – Alla sfida di domani la Fortitudo arriva ancora senza Flowers, in una situazione di emergenza con la quale convive da inizio stagione. “Veniamo da una buona settimana di allenamenti – ha proseguito Boniciolli – in cui la squadra ha imparato a convivere con questa emergenza permanente. Una situazione  non facile da gestire per una squadra che non ha un vissuto particolarmente significativo in questa categoria. Affrontiamo una partita complessa da un punto di vista fisico oltre che tecnico. Abbiamo degli accoppiamenti difensivi complessi da affrontare: in termini di atletismo domani ci sarà da far fatica”.

LA SETTIMANA DELLA EFFE – Per cercare di uscire da una situazione che vede una Fortitudo a due facce tra gare in casa e gare in trasferta, in settimana c’è stato un episodio importante: “In settimana c’è stato un confronto tra giocatori per affrontare questo saliscendi, che non mi era mai capitato in carriera, e che settimanalmente rimette in discussione tutto. Ci aspetta un’altra battaglia con la necessità di coinvolgere il nostro pubblico. Anche la squadra, ad oggi, ci ha messo del suo per convincere il pubblico a incitarci. In una situazione tecnica complessa, che risente degli infortuni, cerchiamo di portare a casa questa partita dopo tre supplementari con un tiro da metacampo”. Il confronto tra i giocatori non è stato l’unico in settimana: “Ad inizio settimana ho avuto un incontro piuttosto movimentato e duro con la squadra per cercare di tenere a mente dei giocatori che giocare in casa non ha come conseguenza inevitabile la vittoria. Il prossimo esame è domani, non la prossima trasferta. Vincere in casa è fondamentale per rimanere aggrappati ai bordi della piscina, senza annegare, augurandoci di avere una situazione standard. Se e quando questo periodo complicatissimo finirà ci ritroveremo molto cresciuti. La risposta che molti, non tutti, hanno dato a questa emergenza farà si che quando saremo al  completo, come gli altri, probabilmente rivaluteremo questa situazione come un  momento fondamentale della nostra crescita. La gestione dell’attualità rimane complicata”. Cita anche Vincenzo Esposito il coach biancoblu: “Sta brillando da allenatore cosi come h afatto da giocatore. Sta dando a Pistoia un volto interessante e diceva una cosa che condivido in pieno,cioè che l’emergenza nell’immediato può essere coperta, ma se continua ti trovi davanti ad una mancanza che è grave”.

Il coach della Effe, poi, prosegue: “Continuiamo a cercare il meglio di noi stessi e concretizziamo il duro lavoro settimanale. Nel momento che stiamo vivendo ogni vittoria è essenziale, anche perchè vincendo manterremmo l’ottavo posto. Ho sempre fatto stagioni che nel girone d’andata erano complicate, ma tutto quello che sto facendo è in linea con quello che ho sempre fatto. Cercare di preparare la squadra tatticizzandola poco nella stagione regolare, per poi entrare nei playoff, tatticizzare molto, ma a a fronte di un’identità costruita attraverso vittorie e sconfitte. Non mi era mai capitato di gestire un’emergenza così lunga. Sono qui per contribuire a far diventare questa realtà solida, con un orientamento tecnico ben preciso, quello di puntare su giovani giocatori. Ma, anche quello di dare delle chance, più o meno sfruttate, ad alcuni veterani di innalzare la qualità della propria carriera complessiva”.

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