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Boniciolli: “Condizione della squadra in crescita. Con Ferrara prova di maturità tattica” – 24 nov

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Vigilia della sfida con Ferrara in casa. Una gara alla quale la Fortitudo arriva dopo due vittorie consecutive. “La condizione della squadra è in crescita. Lo si vede dal campo e dagli allenamenti. E, a testimonianza di quanto questo gruppo voglia migliorarsi, in un giorno nel quale non c’era allenamento si sono presentati in sette per fare individuale con Comuzzo. Tra questi c’era anche Montano. Nella mia carriera mi è capitato di vedere giocatori che hanno messo il muso per aver avuto un minutaggio basso. Ma lui no e ha fatto, forse, la settimana migliore di lavoro”. Dopo le gare con Jesi e Forlì, adesso la Fortitudo è attesa da un ciclo di quattro partite con tre trasferte e la sfida alla capolista Roseto. Proprio l’ex squadra di Trullo, oggi allenatore di Ferrara. “Affrontiamo questo micro ciclo con interesse,” dice Boniciolli. “Lo facciamo anche grazie al recupero di alcuni giocatori e alla continuità del lavoro. Non saremo mai una squadra spettacolare, in termini di grande show. Ma rivedendo Forlì posso dire che la nostra spettacolarità sta nella solidità. Sono curioso di vedere quale sarà la nostra classifica alla fine di questo ciclo. Sotto il 50% di vittorie sarà difficile arrivare alle Final Eight, mentre con un bilancio superiore la classifica si farebbe interessante. Lavoriamo per entrare nei Playoff, e lo faremo. Poi, giocare contro di noi con undici giocatori impiegabili non sarà facile per nessuno”. Poi aggiunge: “Un mio amico mi ha chiamato e mi ha detto che abbiamo la migliore coppia di playmaker in Italia, con quella di Reggio Emilia. Mi sono permesso di aggiungere che, nel breve, Gentile e De Nicolao hanno più solidità. Ma, andare in A1, nel giro di uno o due anni, e non dover prendere un play americano sarebbe un punto a nostro vantaggio”.

Gli avversari – Su Ferrara: “È una squadra agli antipodi rispetto a noi, in termini di concezione cestistica. Sono grossi e hanno tanto talento individuale. Se segnano più di 82 punti vincono, mentre perdono se ne fanno 70 o meno. La storia della partita è tutta qui. Molto spesso, utilizzano il lancio lungo dopo un tiro libero e non arrivano a 12 secondi di esecuzione. Venerdì sarà una prova di maturità tattica, nel senso che se giochiamo al loro ritmo la perdiamo. Dovremo essere capaci di decidere i ritmi”.

Su Nikolic – “Ho avuto subito la consapevolezza che fosse un giocatore qualità. Ci dà fisicità, comprensione del gioco e capacità di stare all’interno di un sistema europeo. Rispetto a Roberts non ha i suoi picchi e l’atlantismo esplosivo. Sostituirlo è stato doloroso, ma quando ci siamo salutati lui era felice di andarsene. Alla fine dei conti, abbiamo perso qualcosa ma guadagnato molto. Nikolic cestisticamente è stracolto, e si è ritrovato a lavorare in una squadra in cui ci si allena con grande intensità. Ieri i primi 45′ dell’allenamento sembravamo da squadra di alto livello, in termini di pulizia ed esecuzione. Sappiamo che le sue prestazioni non possono che crescere, ma che non ci darà mai meno di quello. Cosa che con Roberts accadeva, per gli alti e bassi”.


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