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Boniciolli: “Non sentiamo la pressione visto che ci siamo preparati al meglio”. Su Candi e Daniel… – 3 giu

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Siamo in vantaggio 1-1”. Matteo Boniciolli cita l’espressione di un suo amico giornalista per aprire la conferenza stampa in vista di gara tre. “Adesso si tratta di affrontare con grande impegno una squadra solida e ben allenata. In regular season la partita la vinse la difesa di squadra e i 20 punti di Sorrentino. Di volta in volta, ciascuno dei giocatori è stato in grado di ergersi in varie maniere e risultare protagonista”. In gara tre Boniciolli rischia di dover rinunciare a Candi:“Domani andrà in panchina. Se fosse l’ultima gara lo avrei fatto giocare. Siccome non è questo il caso, mi sembra sensato risparmiarlo. Il ragazzo cammina e l’infortunio è meno grave del previsto”. Un commento anche su Daniel: “Mi aspetto che giochi come ha sempre fatto in questa stagione. Ma, a volte, serve capire che i gruppi hanno delle regole”. Verso gara tre, il coach biancoblu fa anche un riferimento ai precedenti turni di Playoff: “Abbiamo, come nelle altre due serie, la possibilità di far nostro il risultato. Sappiamao anche che c’è la possibilità di giocare gara cinque. Non vedo come posso aspettarmi qualcosa di più da una squadra che ha vinto dodici delle ultime quattordici partite. I ragazzi sono riusciti anche a far dimenticare, a chi la vede, che stiamo giocando senza un americano”. Confermato, poi, il divieto di trasferta per i tifosi di Treviso: “È la cosa più normale del mondo, non c’è molto da commentare”. Poi ancora: “In questa settimana ho ricevuto telefonate di complimenti da parte di colleghi che non mi aspettavo. Alcuni mi hanno detto che giochiamo la migliore pallacanestro d’Italia, per il tipo di idee che sviluppiamo. Se produciamo il 100% siamo una squadra di alto livello, se produciamo il 99% siamo modesti. So bene lo sforzo che hanno fatto i ragazzi. È chiaro che arrivati a questo punto ci piacerebbe andare avanti. Pressione? L’altro giorno mi ha chiamato un agente che mi parlavo col tono di chi conforta qualcuno che sta per andare verso la fine del cammino. Non capivo e alla fine ho risposto dicendogli che saremmo andati in A1. Non credo ci sia pressione quando si ha la consapevolezza di aver fatto tutto quello che si poteva fare per prepararsi al meglio. Abbiamo riattivato delle emozioni attorno ad una società. Non sento la pressione e non vedo ora di cominciare. La pressione esiste quando si ha la percezione di non aver fatto il massimo e questo non è il caso. L’ostacolo è adeguato alle nostre possibilità”.


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