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Boniciolli: “Tutti devono essere mentalmente pronti” – 10 dic

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Dopo la vittoria con Imola, la Fortitudo è attesa dalla sfida con Piacenza. Boniciolli ha parlato della sfida che attende i suoi, facendo anche alcune considerazioni sulla squadra.  Credo siate d’accordo che comparare la squadra di quest’anno a quella dell’anno scorso, di gara 4, sia equivalente a comparare una macchina di buona cilindrata con un’altra che sta per uscire dalla catena di montaggio” dice il coach biancoblu. “Sono due paragoni che non hanno senso, anche se la seconda potrebbe essere migliore della prima. E Lo dico perché stiamo analizzando il percorso fatto fin qui, al netto di tutto quello che è accaduto. Non vi nascondo che il pomeriggio dopo la frattura scomposta di Ruzzier, per me è stato un pomeriggio di disperazione. Poi, abbiamo giocato con entrambi i play, grazie al lavoro dello staff medico e al coraggio dei ragazzi”. Poi aggiunge: “Quando siamo mentalmente presenti, la partita ha un suo svolgimento. Se perdiamo è perché gli avversari sono stati più bravi di noi. E questo chi fa sport, e lo vive con razionalità e non con fanatismo, lo sa. Diventa fastidioso analizzare i 39 punti subiti, contro Imola, per distrazioni difensive gravissime. Mentre, con Roseto, le regole difensive che ci eravamo dati hanno portato Valerio Amoroso a fare solo 2 punti. Gandini ha giocato la sua miglior partita da quando è a Bologna, dal punto di vista difensivo. Questo ha tenuto Knox in panchina più del previsto, ma Justin non ha fatto storie. Quando è rientrato ha catturato tutti i rimbalzi e ha segnato anche il canestro che ha chiuso la sfida. In questo gruppo non c’è il salvatore della patria, siamo tutti uguali. Per questo occorre che tutti siano mentalmente pronti per dare un contributo importante. Della gara con Roseto resta, però, l’incapacità di chiudere la sfida quando dovevamo. Abbiamo concesso a Roseto il tiro del meno tre a 40’’ dalla fine. Questo errore è figlio anche della gioventù, ma miglioreremo anche in questo”.

Gli avversari – “La gara di Piacenza deve ricordarci che i principali avversari per la promozione siamo noi stessi. Dico questo non per sminuire il valore degli altri. Nel caso delle sconfitte, dobbiamo finire le partite con la consapevolezza che gli altri siano stati più bravi di noi. Non recriminare esclusivamente con noi stessi. Ad Imola è stata una sconfitta di natura difensiva. Dobbiamo metterci nelle condizioni di non recriminare per il nostro atteggiamento e per cali mentali. Cambiamo protagonista principe offensivo in ogni gara. Questo ci rende imprevedibili ma non ci fornisce garanzie certe. Senza un aver leader offensivo chiaro, dobbiamo produrre prestazioni mentalmente solide. Piacenza si affida ad un terzetto di esperienza come Hasbrouck, Jones e Infante. La partita di domani può essere vista anche in ottica Coppa Italia. La partecipazione ad un evento così importante pareggerebbe le due settimane che spenderemmo per mettere benzina nel serbatoio, come lo scorso anno”.

MontanoChiusa finale sull’mvp dell’infrasettimanale. Montano ha sofferto il fatto che, a volte, non fosse più il primo cambio degli esterni. Con Candi titolare, e in un grande momento, spesso è stato Ruzzier il primo cambio. Matteo perdeva un giro di rotazioni. Questo lo ha penalizzato, ma deve capire che non può fare l’attaccante. Contro Roseto ha disputato la sua miglior partita difensiva e questo ha giustificato il suo stare in campo, anche davanti ad errori in fase offensiva. Abbiamo un rapporto molto chiaro. Deve capire, e lo sta capendo, che se difende un suo errore offensivo può essere accettato. A Ferrara, uscendo mi ha detto ‘non ti fidi più di me’, quando era stato battuto facilmente da Cortese. La Virtus lo dimostra, per essere primi serve la difesa. Chi difende gioca, chi no sta seduto. Chiunque voglia andare a giocare in A1 deve abituarsi ad essere protagonista”.

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